Dopo la visita ai cantieri Fal nel pomeriggio di mercoledì 4 luglio la due giorni materana del Ministro del Sud Barbara Lezzi è proseguita in mattinata con la visita alla Cava del Sole, sito in cui è stato messo a bando l’allestimento di un’area al coperto in cui realizzare parte del programma culturale di Matera 2019. Un incontro al quale ha partecipato anche il Ministro della Cultura, Alberto Bonisoli. I due Ministri del Governo Conte sono stati accolti a Matera dal sindaco Raffaello De Ruggieri, dal presidente e dal direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Salvatore Adduce e Paolo Verri e dal coordinatore degli interventi per Matera 2019 Salvo Nastasi. In particolare l’architetto Tonio Acito ha illustrato al Ministro Barbara Lezzi il progetto di allestimento di Cava del Sole per il quale è stato aperto un bando europeo con cui individuare l’impresa che dovrà eseguire i lavori. Oltre all’area servizi con bagni e area ristoro sarà sistemata l’area eventi all’aperto per 2500 posti e alle spalle delle quinte naturali ci sarà una struttura amovibile per 800 posti in cui ospitare eventi al coperto.
Nel programma istituzionale dei Ministri Lezzi e Bonisoli è stato inserita in mattinata anche un passaggio alla stazione delle Ferrovie dello Stato di Borgo La Martella, che potrebbe finalmente entrare in funzione una volta completata la tratta Ferrandina-Matera nel 2022, il trasferimento su piazzetta Pascoli per ammirare i Sassi di Matera e a seguire una passeggiata per le strade del centro storico, via Ridola, via San Francesco e piazza Vittorio Veneto per raggiungere il tavolo istituzionale convocato in Prefettura, al termine del quale è prevista una conferenza stampa di cui vi daremo conto in giornata.
Nel pomeriggio il Ministro del Sud Barbara Lezzi visiterà l’ex Opedale San Rocco e a seguire si trasferirà ulla strada statale 99 per visitare i cantieri Anas sulla stradata statale che collega Matera a Bari mentre il Ministro Bonisoli raggiungerà a piedi l’Archivio di Stato dove incontrer la Direttrice Marina Veglia e dopo una breve visita si trasferirà al Museo di Palazzo Lanfranchi, per un’altra visita guidata in compagnia della direttrice del Polo Museale della Basilicata, Marta Ragozzino. Al termine della visita guidata il Ministro del Sud si sposterà a piedi verso il Museo Ridola per l’ultimo appuntamento istituzionale con visita nel museo archeologico nazionale più importante della Basilicata.
Di seguito l’intervista rilasciata dal Ministro Bonasoli ai giornalisti a Cava de Sole.
Ministro Bonisoli, per la prima volta a Matera, che impressione ha avuto? “In questo momento sono venuto qui ad ascoltare, guardare e ragionare. Le dico la verità, io non ho un’idea, ho un’ambizione. Qua ci giochiamo l’immagine del Mezzogiorno. Dobbiamo essere molto ambiziosi ma anche molto cattivi per realizzare quelle che sono gli obiettivi che ci siamo dati. Il mondo ci guarda e guarderà quello che realizziamo, la coerenza di quello che realizziamo e guarderà i dettagli, dobbiamo essere molto attenti ai dettagli”.
Matera nel 2019 dovrebbe ospitare un milione di visitatori e parlando con il sindaco ha chiesto alcune curiosità in merito, cosa in particolare? “Mi interessano il tipo di persone che arrivano a Matera. Noi siamo in una zona che negli ultimi anni ha avuto una crescita dei flussi turistici e questo è positivo. Mi hanno parlato di una maggiore capacità ricettività, ora dobbiamo ragionare su un altro ordine di grandezza e ragionare se sarà in linea con quello che è successo in passato oppure se ci può essere qualcosa di più. Sicuramente l’importanza di Matera non è limitata al turismo, è fondamentale ma non dimentichiamoci che questa è una capitale europea della cultura e ci vuole un elemento culturale molto forte e quindi pensiamo ad un modo intelligente, efficiente e contemporaneamente anche creativo di coinvolgere i ragazzi”.
Sui tempi per realizzare i progetti di Matera 2019 qual’è la sua posizione in merito, il tema dei tempi è centrale? “Io sono pragmatico. oggi è il 5 luglio, noi siamo in onda il 19 gennaio 2019, quindi dobbiamo fare del nostro meglio per far si di essere pronti. Non è il primo evento che viene fatto in Italia, i tempi sono stati sempre un problema. Ci siamo dotati di procedure che sono sofisticate e dobbiamo fare del nostro meglio. Oggi è la prima volta che vengo a Matera e come tanti turisti che arrivano da tutto il mondo posso fare una riflessione: bella Matera ma ci sono ritardi evidenti per l’accoglienza. Dobbiamo fare in modo che il milione di turisti in arrivo nel 2019 possa tornare a casa pensando di aver trovato una città in grado di offrire tutti i servizi richiesti, dalla logistica, alla segnaletica stradale, ai collegamenti, ai servizi”.
Il Governo come si pone rispetto al progetto di Matera 2019, sarà una sentinella come pensa di fare il Ministro Lezzi? “Il Governo ci mette la faccia, qua non serve una sentinella, serve qualcuno che insieme agli altri realizzi quello che c’è da fare”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con i Ministri Lezzi e Bonisoli a Cava del Sole (foto www.SassiLive.it)
Peccato che i due Ministri non sanno ancora che Matera 2019 sarà un flop totale !! Basta fare un giro in città per rendersi conto del degrado che c’è !! Grazie Raffaello & C !!
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire ufficialmente che ci sono enormi ritardi!!! Chissà cosa hanno da dire al riguardo i vari Pittella, Adduce, De Ruggeri,…..
emergono ora tutte le contraddizioni e le problematiche della candidatura di Matera come capitale europea 2019, non avevo dubbi fin da quando è stata proclamata vincitrice nell’ottobre 2014, fin da allora ero convinto che ci sarebbero stati enormi problemi per tutta una serie di questioni legate alle infrastrutture,servizi,ecc.ecc.; Matera non era preparata allora e non lo è adesso; molti hanno sottovalutato l’impegno che questa candidatura richiedeva già nel lontano ottobre 2014. Solo ora ci si rende conto mancando sei mesi dal 2019 che tante, troppe cose sono in ritardo, forse solo ora ci si rende conto che questo titolo per Matera era una cosa troppo “forte”; Matera si è ritrovata di colpo con questo titolo di enorme portata, e tutte le carenze che storicamente ha questa città nessuno poteva pensare di colmarle in 4-5 anni; per decenni questa città è stata isolata dal resto d’Italia, senza una ferrovia degna di questo nome, con treni che sembrano trainati da muli e senza una adeguata rete viaria. Forse questa era l’occasione per cercare di cambiare le cose, ma una città che si fregia del titolo di capitale europea nel 2019 non puo’ arrivare impreparata all’appuntamento anche di fronte alle altre città che concorrevano che obiettivamente non erano da meno rispetto a Matera e che hanno livelli di servizi e infrastrutture davvero eccelsi. A sei mesi dal 2019 doveva già essere tutto pronto.