“Non mi ero reso conto di quanto Matera 2019 fosse famosa in Europa. Con Matera 2019 abbiamo un’occasione unica che non possiamo perdere: deve diventare una delle principali attività all’interno di un più grande sforzo di diplomazia culturale che mi impegno di portare avanti”. Così il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli durante l’audizione di fronte alle commissioni riunite Cultura di Camera e Senato.
“Sono stato a Matera la settimana scorsa – ha continuato Bonisoli – ho visto che ci sono dei ritardi. Non sono un esperto di lavori pubblici
ma non credo che i ritardi possano essere completamente recuperati dal punto di vista strutturale. Ma stiamo parlando di Matera Capitale della cultura, non dei lavori pubblici. E quindi per quanto mi riguarda la risposta a questo ritardo è esagerare sul fronte culturale. È una chiamata alle armi: dobbiamo mobilitare le risorse culturali di questo Paese perché questa è una vetrina che non avremo più in futuro. Mi rivolgo in particolare a chi viene dalla regioni del Mezzogiorno. Ci stiamo giocando la credibilità del Sud di gestire iniziative di un certo tipo. È una scommessa che non possiamo perdere”, ha scandito il ministro.
Più in generale, per Bonisoli, “la diplomazia culturale ha un presupposto ancora più forte: che ci piaccia o no, all’estero siamo
conosciuti principalmente per la cultura”. Il fatto che l’Italia “sia uno dei Paesi leader nella cultura, nessuno lo mette in discussione. Usiamolo come un’opportunità in maniera mirata. Matera è come se, per un anno, ci desse la ribalta, giochiamoci bene questa carta. È un’opportunità che possiamo cogliere a livello di immagine dell’intero Paese”, ha concluso il ministro.
Nella fotogallery la visita del Ministro Bonisoli a Matera (foto www.SassiLive.it)