Tra poche ore Matera entrerà nel 2019, l’anno in cui sarà la capitale europea della cultura. In proposito il materano Franco Lasala ringrazia l’architetto Pietro Laureano. Di seguito le motivazioni nella nota integrale inviata alla nostra redazione.
Grazie architetto Pietro Laureano! (La manna la dobbiamo a te e al Padre Eterno).
Da oggi, iniziano le danze per tutta la nostra Lucania, fino alla fine del mondo (se ci sarà)..
Il “grazie” all’architetto Pietro Laureano è dovuto da tutti i cittadini lucani, come ha voluto ricordare in un recente articolo apparso sul Sole 24 Ore la nostra concittadina Eliana Di Caro (figlia dell’avv. Francesco). Abbiamo festeggiato lo scorso mese di dicembre le “nozze d’argento con l’Unesco”. Qualche giorno fa ho incrociato in aeroporto il grande architetto Renzo Piano, ebbi modo di conoscerlo a fine anni ’80 tramite l’architetto Pino Gandi dell’ufficio “Sassi”, e, andando indietro di parecchi anni ripercorro “fatti, eventi, colpi bassi, di tutto e di più avvenuti a fine anni ’80 a proposito dei “Sassi”.
L’onorevole Vincenzo Viti, redattore e firmatario della Legge 771/86, grazie ad una “abile manovra” fece approvare dal Parlamento lo stanziamento dei 100 miliardi delle vecchie lire. Respiro di sollievo da parte dei nuovi acquirenti. Orbene, senza quello stanziamento, i “Sassi”continuavano ad essere abbandonati al degrado, all’incuria, e alle avversità atmosferiche. Ma bbiamo perso 25 anni e vi spiego perché: siamo negli anni 1988-1989 e il vulcanico Angelo Tosto (già Presidente della Camera di Commercio di Maera, invita a Matera l’Architetto Renzo Piano (già famoso in tutto il mondo) per affidargli lo studio per il recupero di un agglomerato nei Sassi (se non ricordo male il lato sinistro dalla Cattedrale in giù). Angelo Tosto e Vincenzo Viti incontrarono delle difficoltà e resistenze da parte del Sindaco Dc, e architetti area pseudo comunista. Concittadini, immaginate quale risonanza mondiale avrebbe avuto Matera 30 anni fa con la firma dell’architetto Renzo Piano. Sindaco dell’epoca e architetti del fischietto si comportarono da “miserabili”. Al bene comune in questa città in pochi ci hanno pensato.
“Recuperiamo la Matera sepolta”, un appello a firma dell’Onorevole VIncenzo Viti pubblicato lo scorso dicembre sulla Gazzetta del Mezzogiorno.
Siamo cittadini del mondo, il mondo ci guarda, ci scruta, apprezza la conservazione dei luoghi, degli affreschi, del patrimonio intero, tramandato da infinite generazioni, i media mondiali non fanno altro che parlar bene di Matera e dei materani. Tante testate si sono ricredute (ricordo negli anni 70 un articolo su Epoca: Matera. dalle caverne al metrò.. con la foto del Sindaco Gallo), mamma mia che articolaccio!
Auguri a tutti i lucani, la manna continuerà ma dipenderà tutto da noi. Forza e guardiamo sempre in alto!
Franco Lasala