Non è certamente un periodo entusiasmante per il Movimento 5 Stelle. Se a livello nazionale ha dovuto salutare il fido Giuseppe Conte pagando a caro prezzo i capricci di Renzi per consegnare il governo a Mario Draghi e di conseguenza accettare una convivenza con avversari agli antipodi come Forza Italia e Lega, anche a Matera i grillini devono fare i conti con le differenti opinioni degli alleati che hanno contribuito alla vittoria di Domenico Bennardi al ballottaggio per la conquista del palazzo di via Aldo Moro.
Il presidente del Consiglio comunale Antonio Materdomini il 3 febbraio scorso aveva presentato in una riunione di maggioranza la proposta che prevedeva per i consiglieri comunali del governo cittadino il vincolo di mandato, per impedire agli stessi di passare da un gruppo consiliare all’altro”.
Una proposta, quella pentastellata, per blindare il sindaco Bennardi e salvaguardare la maggioranza dalla nascita di eventuali gruppi che potessero minare gli equilibri del governo cittadino.
Nei primi 100 giorni di governo, infatti, i mal di pancia all’interno del gruppo Volt hanno rappresentano un’insidia per la maggioranza a trazione Movimento 5 Stelle ma i grillini non sono riusciti ad imporre la linea “integralista”.
Nella riunione di maggioranza del 10 febbraio scorso i gruppi consiliari di Verdi, PSI, Matera 3.0 e Volt hanno respinto al mittente, ovvero al presidente del Consiglio comunale di Matera Antonio Materdomini la proposta che prevedeva l’obbligo di restare nel partito o nella lista civica in cui si è stati eletti. Regola ferrea per il Movimento 5 Stelle ma che evidentemente non è gradita agli altri pezzi della maggioranza che sostiene il governo Bennardi, perchè a loro avviso, si tratta di un provvedimento incostituzionale e che viola il regolamento comunale.
Probabilmente anche per questo motivo nei prossimi mesi non si escludono “movimenti” all’interno della maggioranza.
Michele Capolupo