“Adesso Matera non può essere una sposa con le scarpe sbagliate, non si può scherzare! Come ogni sposa ha la sua scarpa del cuore o, per meglio dire, per ogni sposa c’è una scarpa perfetta, capace di renderla meravigliosa, sostenerla e valorizzarla per l’intera giornata del matrimonio anche la Basilicata deve descrivere l’emozione di questa festa collettiva. Abbiamo testardamente perseguito e conquistato un obiettivo che sarà certamente consono alle nostre forze, in questo ruolo, ora Matera deve trovarsi a proprio agio e rappresenterà degnamente il nostro Paese proiettandoci in una dimensione europea con la Città dei Sassi Capitale della Cultura Europea 2019”.
Lo dichiarano i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “Matera 2019 deve essere non solo festeggiamenti ma, l’occasione giusta per dare risposte anche a tutte le persone che sono in mobilità, ex lavoratori di imprese che hanno chiuso i battenti dopo aver usufruito di contributi regionali e statali. Per l’Ugl – continuano i segretari – fa sorridere a Matera sapere che in Italia si dibatte di alta velocità o alta capacità quando in Basilicata il treno non c’e’ oppure e’ lentissimo, come a Matera, oppure quel che c’e’ ha rischiato anche di essere soppresso, come per alcune corse dell’Eurostar Potenza-Roma. Ripristinare la stazione, oggi fabbricato vuoto, pronta per l’uso quando e’ stata realizzata per essere al servizio della linea Ferrandina-Matera La Martella che pero’ non e’ mai arrivata. Non sono stati realizzati nemmeno i binari. Matera 2019 vorrà significare anche risolvere la situazione occupazionale e produttiva che da anni investe la Basilicata, indispensabile ridefinire con estrema chiarezza il ruolo degli osservatori provinciali sulla reindustrializzazione, conditio sine qua per il rilancio definitivo di tutto il territorio, cuore e motore del nostro futuro economico. L’Ugl continua come sempre – proseguono Giordano e Tancredi – a denunciare che non servono slogan, tavoli, task force ma necessita un’attenzione alla situazione economica ed occupazionale delle famiglie colpa del fallimento della politica industriale lucana. La politica ha concesso alle aziende lucane innumerevoli contributi per la realizzazione di programmi di spesa relativamente all’ampliamenti produttivi. Bisognava vigilare affinché tali risorse economiche venissero spese e bene per gli obbiettivi previsti ossia, per le Aziende che presentavano quei giusti progetti con priorità ai settori innovativi come l’energia, l’osservazione della terra, l’automotive, le biotecnologie e il manifatturiero avanzato. A Matera è toccato un prestigioso riconoscimento, dobbiamo sfruttarlo affinché possano aprirsi e essere volano di prospettive di sviluppo dove la governance regionale deve saper programmare e governare per utilizzare nel migliore dei modi questa occasione. Ciascuno di noi – concludono i segretari Ugl, Tancredi e Giordano -, dal sindacato, alla politica ed alle istituzioni, dovrà lavorare per far diventare la capitale della cultura europea 2019 un esempio virtuoso di nuova programmazione e di utilizzo al meglio delle risorse che ci verranno dalla nuova programmazione comunitaria e che impongono una svolta rispetto a quanto è accaduto nel sessennio precedente”.