Sabato 21 settembre la città di Matera ha celebrato il 76° anniversario dell’eccidio nazista del 21 settembre 1943. Riconosciuta come prima città del sud ad opporsi all’oppressione nazi-fascista, la città di Matera è stata insignita della medaglia d’argento al valor militare e della medaglia d’oro al valor civile.
La giornata di commemorazione è cominciata con deposizione delle corone d’alloro al cippo di Via Lucana che sorge nel luogo in cui aveva sede la caserma della Milizia fatta saltare dai tedeschi e all’interno della quale erano stati imprigionati i cittadini presi in ostaggio.
Sono stati inoltre resi gli onori ai caduti di Via Cappelluti e di Via Lucana, nei luoghi in cui sorgono le lapidi che ricordano il loro sacrificio: la Camera di Commercio e il Palazzo dell’ex Società Elettrica.
A seguire nella Chiesa di San Francesco D’Assisi, l’Arcivescovo di Matera-Irsina, Monsignor Giuseppe Caiazzo, ha celebrato la Santa Messa.
Terminata la celebrazione eucaristica le Autorità e Associazioni si sono radunate per far partire il corteo diretto in Piazza Vittorio Veneto dove si è svolta la cerimonia civile con gli onori al Prefetto di Matera, Demetrio Martino e la deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti. Sul palco il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, il sottosegretario Mirella Liuzzi, il deputato Gianluca Rospi, Monsignor Pino Caiazzo, il comandante dell’Esercito Basilicata colonnello Lucio Di Biasio, il comandante dei Carabinieri di Matera, Samuele Sighinolfi, il Questore della Polizia di Stato, Luigi Liguori, il comandante del Corpo dei Vigili del Fuoco di Matera, Salvatore Tafaro.
La cerimonia ha previsto gli interventi del Presidente dell’Anpi di Matera, Angelo Tataranno, del Presidente della Provincia, Piero Marrese e del Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri.
Spazio quindi alle Frecce Tricolori della Pattuglia Acrobatica Nazionale, che hanno reso ancora più suggestiva la cerimonia sorvolando la città dei Sassi, anche per celebrare l’anno di Matera capitale europea della cultura 2019.
La cerimonia si è conclusa con l’esibizione della Fanfara del 7° Reggimento Bersaglieri.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16 nella chiesa del Cristo flagellato dell’ex Ospedale S. Rocco sono in programma le conferenze “Cultura della Difesa – Uomini contro bombe”, alle ore 17 “L’Aeronautica si racconta a Matera: dalla difesa aerea al soccorso alla collettività” e alle ore 18 “Capacità antidrone: descrizione, potenzialità, impiego e possibili sviluppi”. Alle ore 16:30 ci sarà anche l’esibizione del gruppo cinofili dell’Arma dei Carabinieri.
La giornata di commemorazione si conclude alle ore 21 nell’Auditorium Gervasio con il concerto della Banda Musicale dell’Aeronautica Militare, diretta dal Maestro Patrizio Esposito.
Nell’ex ospedale San Rocco sabato 21 settembre 2019 dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 è allestita la mostra dedicata al “mondo con le stellette”, che offre la possibilità di ammirare dal vivo mezzi ed equipaggiamenti in uso dal personale dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri, la mostra fotografica “365 – Un Anno con le Forze Armate” ed una esposizione dell’editoria militare.
21 settembre 1943, intervento del sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri
“Il 21 settembre del 1943 a Matera fu piantato il seme italiano della libertà che, attraverso il sacrificio dei suoi cittadini, ha aperto la strada alla Repubblica. Perché quella di Matera non fu una schermaglia ma una vera battaglia di resistenza contro l’oppressione, che ha causato 27 vittime ma a cui hanno preso parte altri 47 materani”.
E’ il messaggio lanciato dal Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, nel corso delle celebrazioni per il 76° anniversario dell’insurrezione della città contro le truppe naziste che la occupavano.
“Oggi la città viene abbracciata dalle Frecce Tricolori che sono un simbolo di pace, mentre 76 anni fa questi cieli erano solcati dalle fortezze volanti portatrici di morte. Il 21 settembre – ha detto ancora De Ruggieri – è una tappa comunitaria di questa città, che è città della pace. Le Frecce Tricolori portano un messaggio di concordia ma esprimono anche un sentimento di orgoglio di appartenenza ad una Nazione che deve uscire dalle divisioni e tornare a credere nell’unità e nella condivisione. Matera è uno scrigno di virtù civiche e storiche e le medaglie riconosciute a questa città sono il simbolo della densità di valori che fanno parte nel dna dei suoi abitanti”.
De Ruggieri ha poi letto il toccante ricordo di Giambattista Bronzino, celebre antropologo, amico di scuola di uno dei caduti del 21 settembre, Michelino Frangione, che ha perso la vita per mano nazista a soli 18 anni: “Ho letto questa pagina perché Matera deve coltivare sempre il seme della dignità che nella giornata del 21 settembre tanti suoi concittadini hanno piantato e reso evidente a tutto il Paese”.
La giornata di commemorazione è iniziata alle 9 con la deposizione delle corone di alloro nei luoghi dell’eccidio: al Cippo di Via Lucana, nell’ex sede della società elettrica e in Via Cappelluti, nei pressi della Camera di Commercio. Dopo la celebrazione della Santa Messa, officiata nella Chiesa di San Francesco d’Asssi dall’Arcivescovo di Matera-Irsina, Antonio Giuseppe Caiazzo, il corteo, composto dalle autorità civili e militari e dai labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, è affluito in Piazza Vittorio Veneto per la cerimonia commemorativa. La deposizione di una corona al Monumento ai Caduti per onorare le vittime di tutte le guerre, è stata incorniciata dai due passaggi della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori che ha sorvolato i cieli della città. A seguire i discorsi pronunciati dal Presidente dell’Anpi di Matera, Angelo Tataranno, dal Presidente della Provincia, Piero Marrese e dal Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri.
Le celebrazioni per il 21 settembre si concluderanno questa sera, alle ore 21, nell’Auditorium Gervasio, con il concerto della Banda Musicale dell’Aeronautica Militare, diretta dal Maestro Patrizio Esposito.
21 settembre 1943, intervento del presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese
Il 21 settembre 1943 rappresenta una data di fondamentale importanza per la storia della città di Matera, fortemente impressa nella mente e nel cuore dei materani.
E nell’anno 2019 in cui la città, un tempo vergogna nazionale, è Capitale Europea della Cultura, questa giornata assume ancor maggiore importanza.
Matera ha sempre dimostrato nella storia passata ed anche presente la voglia di riscatto e di rinascita!
Di quel 21 settembre 1943, di quella ribellione del popolo materano e della conseguente cacciata degli oppressori nazisti dalla città, e soprattutto del sacrificio umano che costà la vita a 26 persone di cui 18 civili, va riaffermata la natura popolare e spontanea dell’evento, testimoniata dai riconoscimenti ufficiali alla città rappresentati dalla prima Medaglia d’argento al valor militare nel 1969, conferita dal il 21 settembre 1966 dal Ministro della Difesa Roberto Tremelloni e consegnata tre anni dopo dal suo successore Luigi Gui e da quella d’oro al valor civile nel 2016 consegnata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Matera fu la prima città del Mezzogiorno a insorgere contro ilnazifascismo, una settimana prima delle “quattro giornate di Napoli”.
Il momento dell’insurrezione della nostra Città merita di essere ricordato, per poter restare sempre vivo nella memoria di tutti, soprattutto nei giovani, chiamati a difendere la libertà conquistata contro gli invasori cacciati dalla città, ad un costo altissimo, quello di diverse vite umane.
I giovani materani devono essere fieri delle storie e del passato della città, soprattutto quando i fatti storici mettono in discussione valori essenziali come la libertà, la democrazia, la pace nel mondo.
Commuove il pensiero che il più giovane Vincenzo Luisi aveva appena 16 anni! Era un ragazzo vivace e intraprendente. Era impiegato presso la prefettura come portaordini e nel pomeriggio del 21 settembre 1943 era al suo posto di lavoro quando udì ripetuti spari provenire da fuori, si precipitò in strada e credette di vedere gli Alleati arrivare in città per liberarla dai nazisti: “Arrivano gli americani!”, comincio ad urlare correndo forsennatamente per le vie del centro città.
Purtroppo però “incontrò” i tedeschi, che lo catturarono per poi imprigionarlo: qualche ora dopo la sua giovane vita si sarebbe tragicamente spenta insieme a quella di altri 11 materani morti tra le macerie del palazzo della Milizia, che fu fatto saltare in aria dai nazisti prima di abbandonare precipitosamente la città.
E’ auspicabile che la scuola si impegni a far conoscere ai nostri giovani questa pagina forte e densa di significato della nostra storia, il senso ed l’alto valore di quel sacrificio a che ha consentito di costruire la Repubblica, di vivere nella odierna democrazia e nella libertà.
La libertà è un bene prezioso da difendere e custodire.
La odierna celebrazione serve a far conoscere e tramandare in particolare ai nostri giovani la memoria di quella giornata, riflettere e operare per conservare il supremo bene della libertà.
Pietro Calamandrei, membro dell’Assemblea Costituente, diceva:
“Dietro ogni articolo della Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta”.
VIVA il 21 settembre 1943!
VIVA LA LIBERTA’!
VIVA LA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019 E PATRIMONIO DELL’UMANITA’!
VIVA MATERA!
Video Frecce tricolori mentre sorvolano piazza Vittorio Veneto (SassiLive Tv)
La fotogallery delle celebrazioni per il 21 settembre 1943 a Matera (foto www.SassiLive.it)