Quali prospettive per il turismo a Matera, designata capitale europea della cultura per il 2019? Nino Silecchia prova a stimolare la nuova amministrazione con una lettera aperta inviata al sindaco De Ruggieri e agli assessori al turismo, alle opere pubbliche e all’innovazione.
Egregi Amministratori,
Matera si sta approssimando ad essere riconosciuta Capitale Europea della Cultura 2019. Nel periodo che precede la candidatura, la nomina a candidata fino ad oggi, Matera sta crescendo in maniera esponenziale come attrazione turistico/culturale.
Non sto qui a dare voti o pagelle a questa o l’altra amministrazione, a questa o altra persona. Il dato di fatto è questo: Matera è al centro dell’attenzione di tutto il mondo.
Solo questa situazione, comporta impegno, attenzione e disponibilità sia del cittadino Materano, sia degli Amministratori in maniera più fattiva e snella nella gestione di quanto sta accadendo e, soprattutto di prevedere quanto accadrà.
Dal mio modesto punto di vista, nel periodo sopra citato, si è vissuto sull’onda dell’euforia, dell’accaparramento di meriti (ritengo del tutto naturali) e di idee che non riescono ad oggi a concretizzarsi.
Ormai, non è più tempo di rincorrere le varie situazioni che si verificano cercando di mettere “toppe” (devo dire ben “orlate”), la macchina Matera cammina inesorabilmente. Il flusso dei turisti (per qualcuno “orde” da frenare) è in continuo aumento, anche ora che poteva considerarsi un periodo “leggero”.
Da qui la mia riflessione: Matera ha la capacità ricettiva per accogliere e dare un degno indirizzo al turista che “vuole” visitare Matera?
La risposta a questa mia riflessione la darà chi si metterà alla “guida” di questa macchina e che direzione intenderà prendere perché comunque il “carburante” della stessa è come se si autoproducesse.
Non mi vorrei avventurare nella problematica delle infrastrutture, perché è una questione di Medio-Lungo termine ma, sul breve qualche suggerimento l’avrei.
1- ristrutturare i locali della ex Banca d’Italia facendone divenire un Albergo;
2- ristrutturare l’ex Ospedale di Via Lanera facendone anche qui albergo;
3- ristrutturare l’ex Mulino Alvino facendone anche qui albergo (ostello per i giovani).
Insomma, detta in breve, utilizzare il patrimonio esistente ed abbandonato rendendolo fruibile ed allo stesso tempo produttore di posti di lavoro ed introiti per il Comune.Tutto questo gestito direttamente dal Comune o concessi in convenzione a prezzi prestabiliti anche per fare da calmiere ad un mercato, quello alberghiero ad esempio, sempre più caro. Non mi riferisco ad alcuni Hotel che sono l’eccellenza per la nostra città, come ad esempio Palazzo Gattini-Palazzo Viceconte ed altri due o tre. Ma vedere che albergatori che si sono improvvisati tali ultimamente, applicare le stesse tariffe degli Hotels sopra citati, mi sembra esagerato.
Fiducioso di aver dato un minimo contributo da cittadino materano e, sperando che quanto dal sottoscritto suggerito possa concretizzarsi, in ossequio alle normative ed ai vincoli esistenti, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti ed un augurio di buon lavoro.
Nino Silecchia
Non solo assolutamente d’accordo, tranne che per il fatto che queste nuove strutture alberghiere pubbliche (un assurdo) non servino per piazzare i raccomandati di turno. Riguardo poi al fatto che il Sig. abbia detto che gli hotel d’eccellenza siano due o tre vuol dire non aver visto le recensioni su booking o tripadvisor dei turisti a Matera, che testimoniano la grandissima qualità dei privati…si tranquillizzi, anzi i posti sono pochi e si dovrebbe incentivare i privati a farne altre di strutture anche piccolissime altrimenti Altamura, Gravina e compagnia bella ci faranno un mazzo che Sig. Sillecchia non se lo immagina neanche….e in Puglia sono tutti B&B, affittacamere e casa vacanze (si faccia un giro nel Salento) o neanche troppo lontano ad Altamura, Santeramo, Gioia del Colle ecc. Se aspettiamo le grosse strutture il 2019 è già bello che andato, servono misure snelle, e se non ci fossero state le piccole strutture altro che pienone a Matera, i turisti sarebbero andati già altrove!
Signor Carmelis, nel tuo commento non fai che darmi ragione. Se i paesi limitrofi a Matera si sono già attrezzati, un motivo ci sarà pure. So benissimo quale è la qualità e l’accoglienza ricettiva dei materani ma, non puoi consentire che il prezzo di un B&B sia come quello di PALAZZO GATTINI. La mia riflessione è proprio quella di incentivare le strutture locali al giusto prezzo altrimenti il rischio che si corre è quello che Matera prende il TITOLO e gli affari li fanno gli altri vicini a noi perché noi vogliamo “battere il ferro quando è caldo” . E quando il ferro sarà freddo, sarà troppo tardi.
nino silecchia
Le tue considerazioni sono equilibrate e propositive. Posso dirti che è ottima la soddisfazione dei turisti in visita nella nostra città in riferimento sia al servizio alberghiero sia alla disponibilità dei cittadini. Per quanto riguarda l’utilizzo dei contenitori pubblici liberi per potenziare la recettività, mi sembra una buona idea.
Troppo facile generalizzare nominando il Gattini e non dicendo il B&b, che magari offre servizi di alto livello…parlando di albergatori improvvisati (quando il riscontro è ottimo), e non tenendo in considerazione il fatto che oramai l’offerta è molto ampia, anche se limitata (le strutture sono poche), e tale carenza comporta il fatto che in alcuni momenti il turista pagherebbe un prezzo anche più alto pur di pernottare (ma ahimè e ciò mi fa rabbia va in PUGLIA, anche perché nella provincia si dorme a sette cuscini). L’amministrazione deve incentivare il privato ad investire ed a crescere, perché gli improvvisati di oggi potrebbero essere i professionisti di domani.. a patto di puntare sulle persone e sulle loro aspettative!
Gentile Carmenilis, premesso che: l’offerta alberghiera attuale è ottima; che la mia non è stata una generalizzazione mettendo a confronto un B&B ed il PALAZZO GATTINI; che il confronto vuole essere una provocazione. Tutto ciò premesso, il mio pensiero è esattamente coincidente con quello che tu dici, cioè che l’offerta non è adeguata alla richiesta e che l’Amministrazione DEVE muoversi per soddisfare in tempi brevi quelle che sono le richieste, mettendo a disposizione dei privati quello che è un patrimonio immobiliare attualmente abbandonato e renderlo fruibile e nello stesso tempo fonte economica ed occupazionale. La mia riflessione, vuole essere da sprone per l’Amministrazione pur usando frasi forti ed anche paradossali. So bene che l’ex Ospedale di Via Lanera è destinato ad altri usi ma l’esempio era ed è per dare una scossa affinché, ripeto, “MATERA SI RITROVA CON UN TITOLO TANTO VOLUTO DAI MATERANI PER CREARE UN TURISMO STANZIALE, E POI RISCONTRARE CHE IL TURISTA SOGGIORNA ALTROVE. Penso di aver chiarito il pensiero e, comunque, la mia soddisfazione sarebbe quella di vedere crescere Matera e che la stessa diventi “traino” di un mezzogiorno abbandonato a se stesso.
nino silecchia