Associazione Matera Ferrovia Nazionale in una nota chiede di potenziare i collegamenti ferroviari tra la Basilicata e la capitale. Di seguito la nota integrale.
Da qualche giorno i temi relativi alle ferrovie lucane trovano sempre più spazio nelle pagine dei giornali. Ciò è dovuto probabilmente al Rapporto Pendolaria, al rinnovo del contratto di servizio tra la Regione Basilicata e Trenitalia, nonché al passaggio della Ferrosud alla MerMec e nelle scorse ore alla firma tra la Regione e FS per prevenire infiltrazioni mafiose durante il completamento della Ferrandina-Matera. Certo rimane alta l’attenzione verso il prolungamento in Puglia, ma non si può sorvolare sull’importanza della MerMec nell’area di Jesce e sull’esigenza di collegare le nostre aree artigianali e industriali allo scalo logistico di Bari Lamasinata e all’aeroporto di Bari Palese (da un lato) e al porto di Taranto, all’aeroporto di Grottaglie e al Salento (dall’altro). Dunque, un momento importante per programmare la ripresa delle imprese e dell’economia lucana. Inoltre, per tali scelte potrebbero scaturire anche risorse e una migliore organizzazione del servizio. Siamo in una realtà oggettivamente ancora difficile da raggiungere perché carente nella mobilità. Situazioni paradossali per una regione che vuole ammodernarsi attraverso infrastrutture fondamentali e che assegna non poca importanza al turismo e al rilancio industriale con le Zes. Investimenti che risulterebbero graditi agli imprenditori, agli studenti, al lavoratori e ai turisti che hanno l’esigenza di arrivare a destinazione nelle ore serali.
Intanto, riceviamo dai cittadini diverse “sollecitazioni” (che giriamo alla Regione e a Trenitalia) circa l’istituzione di un “treno veloce”, in sostituzione dell’Intercity pomeridiano, con arrivo a Roma entro le 18,30 (magari con provenienza/destinazione Brindisi-Lecce) in modo da consentire nella Capitale l’interscambio con la “Freccia” di Trenitalia per Bologna (con arrivo alle 20,53), Milano (22,00) e Torino (23, 10). Quindi si potrebbe creare una seconda relazione “importante” verso il Nord, con una spesa piuttosto contenuta della Regione. In pratica, un treno pomeridiano da/per la Basilicata e la Puglia che troverebbe non pochi viaggiatori.