Giovanni Caserta, componente del direttivo dell’associazione Matera Ferrovia Nazionale in una nota registra la massima apertura e disponibilità dell’l’Associazione degli ex Consiglieri regionali a seguito dell’incontro che si è svolto il 20 settembre scorso a Potenza. Di seguito la nota integrale.
Venerdì scorso presso il Consiglio Regionale di Basilicata, una delegazione della Associazione Matera Ferrovia Nazionale, ha incontrato l’Associazione degli ex Consiglieri regionali, riuniti in assemblea. Componenti della delegazione erano Nicola Pavese, presidente, Giovanni Caserta e Giuseppe Vinciguerra, membri del comitato direttivo. Erano anche presenti, in rappresentanza della città di Potenza, Marco Trotta, presidente della Associazione “Potenza Nostra” e Francesco Laurenzana, ingegnere ferroviario. A presiedere era Gabriele Di Mauro, presidente della Associazione degli ex Consiglieri regionali.
Scopo dell’incontro, che precederà altri incontri con amministratori regionali, era quello di sensibilizzare e coinvolgere nella questione forze politiche e culturali della regione tutta, e Potenza in particolare, dimostrando che il problema posto dalla
Associazione Matera Ferrovia Nazionale è questione che non interessa solo la città di Matera, ma coinvolge l’intera regione, trattandosi di un progetto che unisce direttamente i due capoluoghi ma anche larghe zone interne della Basilicata. Anzi, ha detto Caserta
nella introduzione, è progetto interregionale che unisce, secondo l’antico sogno di Zanardelli (1902), il Tirreno all’Adriatico, attraversando il cuore del Sud.
Prendendo la parola dopo la introduzione di Caserta, il presidente Nicola Pavese ha fatto rilevare come il completamento della tratta Ferrandina-Matera fosse un dovere morale e civile di primaria importanza, trattandosi di una grande incompiuta,
abbandonata dopo che l’opera era stata realizzata per il novanta per cento. Una grande incompiuta era una grande vergogna per tutto il Paese, ma soprattutto in riferimento al Sud, per il rilancio del quale si chiede la creazione di grandi infrastrutture. Anzi Caserta
non ha mancato di sottolineare l’assurdo per cui al Sud, mentre si chiedono infrastrutture per investimenti, si lasciano morire industrie esistenti, all’avanguardia e capaci di dare lavoro a qualche migliaio di lavoratori. Tipico è il caso della Ferrosud,
industria del Materano all’avanguardia della più moderna tecnologia, che ieri, producendo interi convogli ferroviari, dava lavoro a 800 dipendenti. Ora ne ha solo settanta, in fase di licenziamento o trasferimento.
Ci vuol poco a capire che la questione Ferrosud è anche la questione della Ferrandina- Matera, a proposito della quale Pavese non ha mancato di dire che si tratta semplicemente di un primo segmento di un tracciato ben più ampio, che, già introdotto
da Caserta, si innesterà ad Est e a Ovest nella rete ferroviaria nazionale, entrando in circolo con questa. La tratta Ferrandina- Matera, preveniente da Napoli, Salerno e Potenza, dovrà necessariamente proseguire verso Gioia del Colle e verso Bari. Il
progetto, insomma, è un “circuito” che, innestandosi nella rete nazionale, svolgerà un servizio a favore del turismo lucano, ma anche, cosa ben più importante, per lo smistamento merci riguardo ai prodotti agricoli del Metapontino, riguardo all’area
industriale del Basento e alla prossima ZES. Grande vantaggio, ovviamente ne trarrà la montagna del Potentino e del Materano. Insomma – ha continuato Pavese – si tratta di un grande progetto, su cui conviene battersi con tutte le forze in campo.
L’illustrazione di Pavese ha ottenuto il consenso unanime dell’Assemblea degli ex Consiglieri regionali, che hanno promesso tutto il loro impegno, per tutte le vie, istituzionali e civili. Altro impegno è stato assunto per una partecipazione a tutte le
iniziative della Associazione Matera Ferrovia Nazionale. Con grande entusiasmo l’ex Consigliere Gerardo Mariani ha pensato bene di inserire, immediatamente, il presidente Nicola Pavese nel comitato organizzatore delle manifestazioni culturali che, il prossimo
13 ottobre, si terranno a Muro Lucano.