Far nascere idealmente una macroregione attraverso la costituzione di un sistema integrato di servizi turistici e culturali. Questo l’obiettivo principale che è contenuto nel progetto Matera Mediterranea presentato nel pomeriggio di mercoledì 27 settembre dall’assessore al turismo del comune di Matera Adriana Poli Bortone. “Valuteremo collegialmente idee e progetti, spiega l’assessore- e avvieremo la costituzione di un tavolo tecnico con professionisti che seguiranno i vari settori di riferimento. In questa progettualità che viene dalle basi istituzionali, saranno coinvolti altri soggetti istituzionali a partire dalla regione Basilicata e dalla regione Puglia” chiarisce ancora l’assessore.
All’incontro di ieri hanno partecipato numerosi comuni di Puglia e Basilicata. Per quanto riguarda le città capoluogo ha partecipato Lecce, Potenza ha dato il placet al progetto, Bari ha già sottoscritto un protocollo. Ora si auspica la partecipazione di Foggia e Taranto. Proprio con la zona di Taranto, intanto annuncia Adriana Poli Bortone si sta sottoscrivendo un protocollo col consorzio Mari per la costituzione del distretto della Magna Grecia. Prossima riunione operativa prevista per metà ottobre.
DESTINATION MANAGEMENT – MATERA MEDITERRANEA
Progetto di Marketing Strategico. Dal brand alla destinazione turistica
LINEE GUIDA
Con questa proposta progettuale di oggi vogliamo avviare un percorso volto a gestire la destinazione turistica “Matera Mediterranea” attraverso la costruzione di un management specifico.
L’obiettivo è di promuovere ed organizzare l’insieme degli elementi dei nostri territori per dar corpo ad un’offerta turistica distintiva, cercando di governare lo sviluppo sia in termini di competitività che di sostenibilità, dapprima in vista del 2019, e successivamente per gli anni avvenire.
L’obiettivo è portare benefici su tutto il Sud grazie alla sfida che abbiamo di fronte.
Vogliamo avviare un processo strategico che individui le azioni necessarie per gestire i fattori di attrattiva e i servizi turistici per interessare la domanda di mercato e posizionare la destinazione in ambiti competitivi adeguati rispetto alle caratteristiche del territorio.
Vogliamo iniziare a discutere di concetti quali Destination Management, dove gestiamo il prodotto e di Destination Marketing, dove lo commercializziamo nella sua globalità.
Il tutto con l’obiettivo di lavorare sui processi di creazione dell’offerta attraverso le seguenti azioni:
– Analisi delle risorse e delle attrattive della destinazione;
– Identificazione e selezione dei target di mercato adatti alla destinazione;
– Elaborazione di un piano di sviluppo dell’offerta;
– Scrittura di un piano di marketing operativo;
– Strutturazione dell’accoglienza turistica, elaborando azioni di customer care;
– Monitoraggio della customer satisfaction, misurazione dell’impatto economico, sociale e
ambientale del turismo;
– Costituzione di un Sistema Turistico Locale;
– Costituzione/aggregazione dei Distretti Turistici Territoriali.
Per raggiungere tali obiettivi vorremmo:
– Perseguire gli obiettivi e le linee guida individuate dal Piano Strategico del Turismo;
– Perseguire gli obiettivi e le linee guida individuate dal Piano Strategico per la Digitalizzazione del Turismo Italiano;
– Definire tutti i fattori di attrattiva e individuare tutte le componenti di carattere imprenditoriale presenti sotto il profilo turistico;
– Creare e sviluppare prodotti turistici organizzandoli;
– Definire delle politiche e degli standard di qualità;
– Intercettare la domanda interessata a tali prodotti attraverso una serie di azioni di Destination Marketing attraverso gli strumenti dell’Innovation and Communation Tecnology (ICT) quali: portale turistico, social media management, digital PR, educational tour, azioni di co-branding, ecc.;
– Costituire un osservatorio del turismo per rilevare, elaborare e analizzare dati in relazione al fenomeno turistico;
– Realizzazione del convention & visitors bureau;
– Commercializzazione integrata di servizi e pacchetti integrati sui temi del turismo culturale, enogastronomico, congressuale, ecc.
L’obiettivo la realizzzazione di una struttura organizzata che possa permettere di gestire al meglio l’attività promo commercializzazione che vede il 2019 il punto di partenza e non di arrivo delle attività, sfruttando la notorietà della città all’inizio e consolidandolo il brand negli anni successivi, che possa fungere da collante tra il pubblico e i privati, coinvolgendo tutti gli stakeholder.
L’idea è quella di arrivare ad una DMO sotto il brand “Matera Mediterranea” che possa lavorare anche dopo il 2019 per tutta la destinazione sud.
Sinteticamente.
I STL, come definiti dalla “Riforma della legislazione nazionale del turismo” del 2001 sono contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate (L. 135/2001).
Avremo:
1. Un Sistema Turistico Locale a carattere Territoriale (STL Territoriale), destinato prioritariamente allo sviluppo di azioni volte al elevare qualità dell’offerta, all’implementazione ed alla standardizzazione dei servizi al turista;
2. Dei Distretti turistici (D.L. 13 maggio 2011) a carattere Tematico, destinati a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la creazione di nuova e migliore occupazione, la crescita delle imprese che operano nel settore del turismo.
Imprese, istituzioni ed enti possono entrare a far parte dei sistemi turistici locali dove il sistema turistico locale si fonda sulla integrazione territoriale/istituzionale, mentre i distretti turistici sulla complementarietà e/o contiguità delle risorse, servizi/prodotti.
È un’organizzazione, che può essere interprovinciale e/o interregionale con vocazione internazionale, e definisce obiettivi e strategie da raggiungere secondo una programmazione almeno triennale.
Prossimi passi:
1. Definizione di una relazione programmatica pluriennale – business plan – studio di fattibilità – cronoprogramma;
2. Formalizzazione di un programma degli eventi e protocollo di partnership;
3. Domanda di riconoscimento agli Enti preposti;
4. Avvio attività.
La fotogallery dell’incontro con la Poli Bortone e i sindaci pugliesi e lucani