Arriva questa volta dal segretario della UIL Vaccaro il monito –provocazione di “azzerare la Regione Basilicata”. Dichiarazione che potrebbe apparire roboante o provocatoria quella lanciata Ieri ,a margine della presentazione da parte del centro studi della Uil sul lavoro in Basilicata, nel commentare i dati inconfutabili della perdita di 3000 posti di lavoro e di 600 imprese in meno di un anno. I dati sono talmente drammatici che non serve più lanciare provocazioni,ma nemmeno pensare che si possa fronteggiare una crisi economica così grave senza affrontare il vero problema rappresentato da un modello regionale piccolo ,dispendioso, incapace di difendere le proprie ricchezze .Non è solo un problema di ricambio di classe politica,di questo o quel partito.
Per noi il problema è quello di un modello che non funzione più e non è più né sostenibile nè giustificabile .Così com ‘ è , non solo è inutile ed inadeguato alle nuove sfide, ma è soprattutto incapace di tutelare gli interessi degli stessi cittadini .
E’ora di accelerare il processo di aggregazione Macroregionale . Per unire debolezze e renderle invece forze in grado di risolvere problemi complessi senza sprechi .Per programmare politiche economiche di rilancio non frammentate e che debbano interessare territori omogenei piu ampi .Per ridurre enti inutili, doppioni,opere pubbliche –spreco e per liberare invece risorse verso politiche di sviluppo e di riduzione della pressione fiscale.
Per noi il problema è quello di un modello che non funzione più e non è più né sostenibile nè giustificabile .Così com ‘ è , non solo è inutile ed inadeguato alle nuove sfide, ma è soprattutto incapace di tutelare gli interessi degli stessi cittadini .
E’ora di accelerare il processo di aggregazione Macroregionale . Per unire debolezze e renderle invece forze in grado di risolvere problemi complessi senza sprechi .Per programmare politiche economiche di rilancio non frammentate e che debbano interessare territori omogenei piu ampi .Per ridurre enti inutili, doppioni,opere pubbliche –spreco e per liberare invece risorse verso politiche di sviluppo e di riduzione della pressione fiscale.
Massimiliano Amenta (Portavoce Matera SI muove)