Il movimento “Matera Si Muove” interviene sulla visita a Matera del premier Renzi per il Patto per la Basilicata: “Matera capitale europea della cultura 2019 aveva bisogno di un attenzione maggiore, non di una trovata propagandistica”. Di seguito la nota integrale.
Da tempo, sosteniamo che Matera Capitale Europea della Cultura 2019 rappresenterà non semplicemente una città del Sud, ma l‘intera Italia e che meritava e merita un attenzione strategica ed un impegno concreto, ben oltre la trovata propagandistica di memoria berlusconiana del Patto per la Basilicata. Un Patto che non fa che ribadire una mera cronologia dell’iter burocratico delle somme peraltro già note nell’entità derivanti dai fondi europei FSE nel periodo 2014- 2020. Ci saremmo aspettati, che nel Patto per la Basilicata, vi fosse una previsione particolare e specifica non solo in termini economici per Matera, magari sulla falsa riga del decreto a suo tempo firmato per l’Expo di Milano, per definire compiti ed indirizzi e procedure più snelle per quegli interventi consistenti in opere di preparazione, opere infrastrutturali di connessione del sito stesso, opere riguardanti la ricettività, opere di natura tecnologica essenziali e per le attività di organizzazione e di gestione dell’evento. Quest’ultime sono letteralmente scritte negli obiettivi contenuti in quel decreto per l’Expo che noi riteniamo essenziale ed urgente per Matera 2019. Bene ha quindi fatto il Sindaco De Ruggieri nel suo pacato ma efficace intervento, che senza fronzoli e responsabilmente, sentendo su di se solo il peso degli eventi e di una storia della Città che vuol mettere la parola fine all’isolamento storico infrastrutturale, ad elencare le priorità e le opere pubbliche strutturali necessarie. Le opere pubbliche non si realizzano con le parole o con le trovate ad effetto: ci vogliono i soldi e le procedure speciali che ne velocizzino i tempi e la loro realizzazione, nel rispetto della trasparenza massima e della legalità. Non si tratta di un atteggiamento piagnone e meridionalista, ma semplicemente molto più realista, meno propagandistico. Sicuramente, più europeo!