Enzo Di Pede, dirigente del Partito Democratico di Matera, ha inviato una nota per fare il punto sulla nuova strategia che dovrà mettere in atto il partito dopo l’elezione del segretario Matteo Renzi. Di seguito la nota integrale.
Di Pede: “Cambiare verso al PD, rinnovare la politica e cambiare verso alla Basilicata e all’Italia, perchè in Europa operi con forza più di quanto non stia già facendo”.
In questa frase è chiusa l’essenza della Mozione Renzi che è stata votata a maggioranza anche in tutti i comuni lucani confermando un lento ma progressivo ritorno alla cosa pubblica e che dimostra una grande richiesta di rinnovamento che sfido chiunque a volerla illudere, boicottare o ridicolizzare.
Lettera aperta a chi fa finta di nulla, come se tutto quello che è successo è stato uno scherzo.
Anche nelle roccaforti dei “generali doc” hanno votato, in modo contenuto ma incoraggiante, la Mozione Renzi. Invece a partire da Matera e da Potenza che hanno conquistato la maggioranza assoluta, per giungere a Garaguso o Castelluccio Superiore dove la vittoria è stata plebiscitaria, i lucani per la seconda volta chiedono con forza al PD di rinnovare metodi e gruppi dirigenti, di mettere al governo persone, donne e uomini, capaci di ricongiungere il Partito democratico con le ambizioni dei gruppi nati nell’area dell’impegno sociale e dei mondi vitali che sono stati chiamati a partecipare alla nuova “rivoluzione democratica” della politica lucana.
Chiunque sa che per sconfiggere sia l’antipolitica, sia il populismo, sia l’astensionismo non basta una vittoria numerica, ma ci vuole anche un nuovo metodo, quello appunto di CAMBIARE VERSO, che abbiamo voluto al centro del programma dello schieramento e che dovrà governare per il prossimo quinquennio la Basilicata sulla base di idee e programmi, creando cento cantieri in ogni singolo comune nei quali si costruisce il futuro per la Regione e una nuova sostenibilità ambientale e sociale.
La scelta che emerge è una nuova qualità dell’azione di governo, che può attuarsi solo stando dentro le cose, scardinando ingranaggi arrugginiti, dando giusto riconoscimento alle competenze (meritocrazia), velocizzando tempi e procedure della macchina amministrativa.
Ancora oggi a livello locale gli scettici, gli pseudo-benpensanti, i tromboni/trombati, certa stampa, quelli attaccati alle loro postazioni politiche, non hanno ancora capito che l’8 dicembre 2013 sarà ricordata in Italia come data storica della rivoluzione democratica e che nuove leve stanno già conducendo il carro del rinnovamento. Tutti già a buttare fango, parlando di “prima ora o ultima ora”, di falsa rottamazione, etc. resta il dato di fatto che anche la gente lucana ha scelto il nuovo, già dal 22 settembre con la storica vittoria di Davide contro Golia.
Occorre velocizzare le scelte ed i programmi, attuarli nel più breve tempo possibile è una lotta contro il tempo, contro l’esasperazione, contro la miseria, contro la fame, contro il malaffare. Occorre rimboccarsi le maniche, saper criticare in modo costruttivo, diventare la linfa su cui dare nuova intelligenza al Partito Nuovo, che i lucani hanno voluto con il loro contributo decisivo e che ancora oggi con rinnovata forza e determinazione viene rivolto a quelle sfere della politica distratte e in tutt’altre faccende affaccendate che hanno perso anche queste primarie con numeri che la dicono lunga sulle opinioni della nostra gente.
La maggioranza della classe dirigente materana del PD insieme al primo cittadino e alla sua giunta, ancora si arrampica sugli specchi, ancora si aggrappa al potere che l’ha logorata e che ha messo in ginocchio la città e fa sventolare la bandiera della cultura per coprire in modo pudico il degrado, l’abusivismo, le deroghe al PRG, gli inceneritori, i miasmi della discarica de La Martella, la complicità con le soprintendenze nella lentezza del recupero dei beni culturali, il degrado in cui versano gli antichi rioni, senza pensare che è l’ora di fare un passo indietro e di dimettersi.
La città ha ribadito a voce alta la sua sfiducia sin dal 22 settembre nelle diverse espressioni di voto succedutesi ed ancora tutti i consiglieri comunali non si accorgono che il loro tempo è scaduto. Complici dell’incapacità di amministrare la città, che vive nel virtuale, nel pressappochismo, nei falsi proclami e nessuno ammette che si sta percorrendo una strada pericolosa per il futuro della stessa città.
E su questo chiamo a raccolta gli uomini di buona volontà per dare nuova vitalità, allo stesso mondo politico che pare uscire da un sonno profondo e di ritrovare una nuova capacità a parlare ai tanti, che offesi dalla crisi chiedono aiuto, ed ai tanti coraggiosi che non si sono rassegnati al solito tran tran ed hanno combattuto per avviare un nuovo processo sociale e politico per poterne uscir fuori.
Il nostro impegno è quello di contribuire a rinnovare le istituzioni come obiettivo comune per costruire nuove soggettività politiche progressiste nella società lucana al servizio dello sviluppo sociale ed economico stabile ed irreversibile che fino ad ora era mancato. Occorrono progetti su acqua, petrolio, ambiente e beni culturali, resi concreti dall’analisi mirata e innovativa della loro qualità e consistenza, dalla tecnologia per la loro messa a valore, dalla capacità di renderli fruibili dalle nuove imprese, dalla domanda crescente da parte delle nuove generazioni di potere disporre, oggi e nel futuro, di risorse naturali di pregio.
“Basta con la divisione tra politica e società civile, sì alla “contaminazione”: quando pensiamo alla nostra esperienza politica dobbiamo pensare a un partito di persone, ad un soggetto che pulsa insieme al cuore della società lucana, capace di sentirne le ansie e le speranze”.
C’è bisogno di un’assunzione di responsabilità di tutti e di tutto quel quadro pensante, diffuso e privo di precisi riferimenti partitici, ma pure esistente e resistente, intrecciato con esperienze di movimento, di ricerca intellettuale, di militanza culturale, politica e sociale rivolte alla costruzione di nuovo senso per una moderna società europea del Mezzogiorno d’Italia.
Enzo Di Pede, dirigente del Partito Democratico di Matera.