Ciufer Basilicata: Nuovo tracciato ferrovia Matera-Gioia del Colle-Bari: un doppione rappresenterebbe un inutile spreco di denaro pubblico nonché l’ennesima occasione mancata. Di seguito la nota inviata da Davide Mecca per conto di Ciufer Basilicata.
Apprendiamo dalla stampa, per bocca delle dichiarazioni dell’assessore Pepe, la scelta di optare per il collegamento ferroviario via Gioia del Colle tra Matera e Bari. È una decisione che non condividiamo, né nella forma né nella sostanza. Nella forma perché non è mai esistita alcuna interlocuzione tra la Regione, i cittadini e coloro che rappresentano una parte importante dell’utenza. Trovarsi davanti ad una decisione già assunta, voluta da alcuni politicanti (pochi per la verità), è inaccettabile e irrispettoso, una scelta di metodo sbagliata in linea con altri atti che si stanno consumando sull’ente regione attraverso fughe in avanti solitarie in totale assenza di contraddittorio. Non c’è dubbio che si tratti di un’opera discutibile già a livello di progettazione, basti pensare alla decisione di realizzarla partendo dalla periferia invece che dal cuore della città, facendone di fatto un doppione della ferrovia Matera-Altamura-Bari delle Fal. Forse sarebbe più giusto realizzare una nuova linea fino a Bari, piuttosto che progettare un “doppione” che, in concreto, non apporterà alcun beneficio alle reali esigenze di spostamento dei cittadini. In entrambi i casi i tempi di percorrenza resterebbero pressoché identici, la tratta Bari-Matera oggi è percorribile in 1 ora e 40 (in futuro lo sarà in 1 ora e 10 minuti), con le FS (Via Gioia) servirebbero almeno 90 minuti. Un’ulteriore conferma di questo paradosso, a dimostrazione di come la decisione sia il frutto di un ragionamento puramente unidirezionale e improntato a prevedere un ipotetico quanto fantasioso sviluppo del trasporto merci su rotaia, è rappresentato dalla lunghezza del percorso, che se confrontato con quello delle Fal, risulta essere addirittura più lungo di una ventina di kilometri (74 km quello delle Fal, circa 90 il nuovo itinerario via Gioia). Adesso la parola passa al Governo, nelle prossime settimane il commissario governativo si pronuncerà sulla soluzione progettuale ritenuta più valida. Mai come adesso sarà fondamentale non commettere errori se non si vuol pregiudicare il futuro della mobilità su ferro dell’intero territorio materano.
In risposta a Ciufer, direi che è la volta buona x eliminare FAL x sempre. Bisogna insistere a mio avviso su Matera Bari FS. Elettrificato. La linea madre sarebbe Metaponto, quasi in abbandono ormai, Matera, Bari.Matera -LaMartella , serve veramente a poco.Collegare Matera a Ferrandina va bene anche con dei Bus navetta , magari a Metano o GPL, come su usano ora da 30 posti e il gioco e’ fatto. Pensateci: Metaponto-Matera-Bari FFSS. Porterebbe turisti in tutta la provincia, fino alle coste ioniche.
La tratta ferroviaria Matera la Martella deve proseguire in direzione Gravina in Puglia via fondovalle di Picciano, senza fare doppioni di nessun genere e aprendo a Matera un nuovo bacino di 300.000 abitanti. Metaponto – Ferrandina – Matera – Gravina in Puglia – Spinazzola – Canosa di Puglia – Barletta. Questa idea progetto da grandi opportunità reciproche a tutti e mette Matera al centro di un crocevia di persone e merci.
Abbiamo progetti di massima, delibere di Consiglio Comunale di diversi comuni e un documento della Regione Basilicata che in passato caldeggiava questo collegamento ferroviario per guardare all’Europa. Vediamoci, parliamone. Datemi un contatto. Grazie
Michele Capone Presidente ASSOciazione Territoriale IMprednitori – Confartigianato Gravina in Puglia
Ciufer dimentica che la ferrovia Gioia del Colle – Bari e’ a doppio binario, con velocita’ massima consentita di 150 km/h; quindi Matera-Gioia-Bari 70 minuti. Riguardo lo spreco di denaro pubblico, la linea da realizzare sarebbe lunga solamente 17 km, da La Martella verso Borgo Venusio per Matera Jesce; da li si proseguirebbe utilizzando il tracciato del raccordo della Ferrosud verso Casal Sabini, agganciandosi quindi alla linea Rocchetta-Gioia gia’ esistente. Realizzando poi un baffo ferroviario nei pressi della stazione di Gioia del Colle (evitando cosi’ il cambio banco), i tempi di percorrenza scenderebbero addirittura a 60 minuti. Si potrebbero istituire dei treni diretti Salerno-Potenza-Matera-Gioia-Bari, Sibari-Metaponto-Matera-Gioia-Bari, ma anche Matera-Gioia-Taranto-Brindisi-Lecce. Riguardo la distanza dal centro abitato di Matera, ovviamente a Borgo Venusio ci sarebbe l’ interscambio con i treni FAL per Matera Centrale. Matera pero’, va collegata anche con Barletta e Foggia, e questo sarebbe possibile realizzando una breve ferrovia di 15 km da Borgo Venusio verso la linea FS Altamura-Gravina-Spinazzola. Due brevi tratte che consentirebbero alla citta’ dei sassi di essere collegata con i principali hub ferroviari pugliesi. Anche le aziende materane gradirebbero tutto cio’; oggi per spedire/ricevere le merci, hanno solamente la gomma a disposizione.
La tratta ferroviaria Matera la Martella deve proseguire in direzione Gravina in Puglia via fondovalle di Picciano, senza fare doppioni di nessun genere e aprendo a Matera un nuovo bacino di 300.000 abitanti. Metaponto – Ferrandina – Matera – Gravina in Puglia – Spinazzola – Canosa di Puglia – Barletta. Questa idea progetto da grandi opportunità reciproche a tutti e mette Matera al centro di un crocevia di persone e merci.
Abbiamo progetti di massima, delibere di Consiglio Comunale di diversi comuni e un documento della Regione Basilicata che in passato caldeggiava questo collegamento ferroviario per guardare all’Europa, come per la sss 655. Vediamoci, parliamone. Grazie
Michele Capone Presidente ASSOciazione Territoriale IMprednitori – Confartigianato Gravina in Puglia
L’ASSOciazione Territoriale IMprenditori – Confartigianato di Gravina in Puglia da molti anni propone un collegamento diretto ferroviario tra la stazione della RFI di Matera La Martella con Gravina in Puglia.
Si tratta di costruire una tratta di circa 20 km. che metterebbe in collegamento l’area jonica, il materano con l’area bradanica – pre murgiana – provincia di Matera nord est, provincia di Potenza nord est e la provincia BAT. Un servizio a favore di un bacino di circa 300.000 abitanti.
Già dal 1974 la Regione Basilicata caldeggiava questa proposta mettendo di fatto Matera, e il suo territorio, al centro di un crocevia ferroviario che guardasse a sud e a nord della Basilicata valorizzando un corridoio Jonico – adriatico molto interessante per lo sviluppo delle nostre aree interne sia in ambito di trasporto persone che merci.
L’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Covelli presso la CCIAA di Matera l’11 gennaio 1974 in presenza dell’allora Ministro dei Trasporti on. Luigi Preti evidenziava la volontà della Regione Basilicata di collegarsi a Gravina in Puglia – Canosa – Cerignola. Questo collegamento era sostenuto con le stesse motivazioni con cui si sosteneva la costruzione SS 655 ora realizzata e che a Matera ha dato uno sbocco incredibile verso il nord.
Noi imprenditori di questa area bradanica – ofantina guardiamo da sempre con attenzione alla connessione con Matera e riteniamo che questo territorio di 300.000 abitanti, di zone Pip, Paip, industriali e tanti attrattori culturali e paesaggistici, può gravitare sulla città dei Sassi generando un interscambio culturale ed economico di rilevante importanza.
Gravina in Puglia in particolare ha molti elementi complementari e anche affini a quelli di Matera e della sua provincia, molti sono gli interessi turistici, agricoli, agroalimentari e di diversi altri settori che ci accomunano e questa infrastruttura potrà generare un importante sviluppo attivando stazioni ferroviarie a carattere nazionale con treni a media e lunga percorrenza che viaggerebbero sull’ asse nord – sud.
Questo comporterebbe che alcuni treni che dal Nord Italia proseguono per la Calabria/Sicilia, e viceversa, possano essere “deviati” nell’entroterra, partendo da Barletta, proseguire verso Gravina/Matera ed attestarsi alla nuova linea AV in progettazione sulla Potenza – Metaponto all’altezza della stazione di Ferrandina e viceversa. Inoltre, le merci che dal porto di Gioia Tauro, andranno verso il Nord Europa, sempre all’altezza di Ferrandina, vengano deviate verso Matera/Gravina ed arrivino sulla linea Adriatica, raccogliendo molti altri container e passeggeri.
Questa infrastruttura darebbe la possibilità di interscambio e di valorizzare anche la rete ferroviaria delle FAL a nord di Gravina in Puglia e creerebbe una interconnessione con la SS 96 bis direzione Tolve – Potenza, basentana e con la SS 655 Gravina in Puglia – Genzano di Lucania – Palazzo san Gervasio – Spinazzola – Foggia.
Grazie alla collaborazione di professionisti abbiamo redatto alcune tavole tecniche e fatto anche noi una valutazione di massima moto positiva perchè e’ visto con una visione piu ampia e con il collegamento tra bacini geografici e non solo comuni confinati. Provate a cambiare visione e vi accorgere dei tanti benefici possibili a medio termine. Grazie
Quindi niente treni diretti Potenza-Matera-Santeramo/Gioia-Bari? Oppure le FAL riapriranno miracolosamente la tratta lumaca Avigliano-Gravina? E’ assurdo che i due capoluoghi di regione non siano collegati su ferro. Se vogliamo soluzioni concrete e a breve termine, utilizziamo le linee esistenti. I treni vanno riempiti, escludere Altamura da ipotetici collegamenti diretti Matera-Barletta/Foggia, sarebbe un grave errore. E poi la citta’ dei sassi va collegata passando per Santeramo/Gioia, anche con Taranto e soprattutto con l’ aeroporto di Brindisi, che presto sara’ raggiunto dalla ferrovia. Riguardo i treni merci provenienti da Gioia Tauro, saranno sempre istradati sulla linea a doppio binario Taranto-Bari, che per caratteristiche tecniche ed altimetriche, e’ molto piu’ adatta al transito di simili convogli. Comunque, la colpa piu’ grande in tutta questa storia, c’e’ l’ ha chi ha realizzato la Bari-Altamura-Matera a scartamento ridotto, condannando la citta’ dei sassi ad un perpetuo isolamento; una soluzione del genere sarebbe stata idonea qualora Matera fosse situata a piu’ di 1000 mt di altitudine. A chi contesta la scelta di stazioni lontane dal centro abitato, cito l’ esempio di Catanzaro, il cui scalo (Catanzaro Lido) dista 10 km dal centro abitato; ma e’ una stazione frequentatissima, perche’ ben collegata con il centro citta’ grazie alla linea a scartamento ridotto delle Ferrovie della Calabria, che tra l’ altro stanno realizzando un tracciato nuovo di zecca, per dare vita ad un vero e proprio servizio metropolitano. Per Matera, l’ interscambio avverrebbe nei pressi di Borgo Venusio.