Medinlucania è Donna: il mondo femminile lucano c’è e vuole contare. Di seguito il report sul conegno organizzato a Sant’Angelo le Fratte.
C’è una Basilicata attiva, dinamica, consapevole, ricca e bella che, senza enfasi, in silenzio e con rispetto di tutti, opera quotidianamente, ragiona, agisce e produce azioni e risultati.
Un pezzo importante di questa Basilicata il 5 gennaio scorso era a Sant’Angelo le Fratte, all’evento rosa sul tema “Medinlucania è Donna. Testimonianze e riflessioni dell’universo femminile lucano. Per la Basilicata, contro la discriminazione di genere in ogni sua forma”.
In circa due ore di profondo e articolato dibattito, basato sugli interventi di sette straordinarie
protagoniste della vita professionale, artistica, istituzionale e politica lucana, è emersa la Basilicata migliore, quella che troppo spesso è marginalizzata e non ha lo spazio che meriterebbe. Quella che potrebbe dare la svolta ad una regione rannicchiata su se stessa, piegata sui suoi problemi ed ostaggio dell’incapacità del sistema politico, pubblico e istituzionale di dare risposte alle tante questioni sociali ed economiche aperte e mai risolte.
Le riflessioni fatte hanno sviluppato il tema “Donna” voluto da Medinlucania e dal Comune di Sant’Angelo le Fratte, ma hanno anche esaminato le ultime vicende di attualità politica regionale.
Molto toccanti le esperienze personali raccontate in apertura dalla pittrice Beatrice Summa e dalla poetessa e scrittrice Donatella Di Grusa. Dopo di loro è intervenuta l’avvocatessa ed ex sindaco di Marsico Nuovo Gelsomina Sassano, coordinatrice di Medinlucania, che ha fatto una panoramica sul quadro giuridico-legale a partire dalle sue esperienze vissute a livello professionale.
A seguire ha preso la parola Barbara Verrastro, componente della direzione regionale del Pd, che, oltre a portare il suo punto di vista sul variegato universo femminile lucano e sulla violenza di genere, si è soffermata sulle ultime vicende politiche in vista delle elezioni regionali: “Oggi essere donna in Basilicata e in Italia è difficile. Sia come single, che come madre e professionista. Il problema di fondo, per le donne lucane, è il lavoro e la mancanza di autonomia economica. Per questo voglio anche parlare delle prossime elezioni regionali e di come sarebbe necessario mandare a casa il centrodestra. Vedo però che nel Pd ci sono schemi del passato che vogliono riproporre vecchie soluzioni. I politici già bocciati dagli elettori non possono determinare le scelte di oggi. Servirebbe una rivoluzione femminile anche per le prossime regionali lucane, forse noi donne abbiamo un quid in più e sarebbe interessante avere una donna candidata presidente”. Questi i concetti principali di Barbara Verrastro.
Poi, è intervenuta Alessia Araneo, coordinatrice M5S della provincia di Potenza: “Ringrazio Medinlucania per le tante attività che propone e organizza. Rispetto al mondo femminile c’è da fare un lavoro culturale. Le donne sono brave, sono in maggioranza come numero di laureate, ma il 96% dei ruoli apicali pubblici e delle grandi aziende sono coperti da maschi.
I mestieri continuano ad essere declinati al maschile, solo 14 su 100 al femminile. La cura delle famiglie, degli anziani, degli ammalati è affidata alle donne e in tutto il mondo vale 12 mila miliardi di dollari. Il liberismo e il capitalismo hanno una cultura patriarcale e sfruttano più di ogni cosa le donne e le vogliono utilizzare per fare i figli che poi devono diventare braccia per il lavoro. Non è vero che le peggiori nemiche delle donne sono donne. Lo dicono perché vogliono dividerci”.
Dopo Araneo, è intervenuta Rossana Mignoli della segreteria regionale di Fratelli d’Italia: “Qui intervengo come consigliera vicaria di parità della Regione Basilicata, quindi mi soffermerò su quello di cui mi occupo ricoprendo questo ruolo. Le attività che gestiamo per le discriminazioni di genere, sono dedicate prevalentemente a quello che accade sui luoghi di lavoro, a partire dai casi di molestie. Quando vengono segnalati ai nostri uffici, noi interveniamo attivando azioni conciliative, oppure agiamo in giudizio su delega. Ci occupiamo anche di conciliazione vita lavoro e della certificazione di genere delle aziende”.
La serata al femminile voluta da Medinlucania è stata conclusa da un incisivo intervento di Margherita Perretti, presidente della Commissione pari opportunità della Regione Basilicata: “La cultura patriarcale che domina, è la questione di fondo. In Italia c’è un divario di genere molto forte. Con la pandemia il tema donne è emerso con forza perché 350 mila donne hanno lasciato il posto di lavoro e sono tornate ad occuparsi della casa e della famiglia. Dopo il covid si parla molto di più di questi aspetti ma continuano a mancare le scelte politiche e gli investimenti economici. In cinque anni di giunta Bardi sono stati presentati due disegni di legge regionali ma sono ancora fermi. Gli asili nidi sono un esempio di mancanza di investimenti. Le rette costano molto e non tutti le possono pagare. Il tema della parità di genere non ha attenzione neanche a livello nazionale.Solo lo 0,6 del bilancio dello Stato è destinato a questo. Non ci sono investimenti. I cambiamenti sono lentissimi. C’è un lavoro enorme da fare. Le donne hanno competenze e sensibilità diverse e dovrebbero governare le istituzioni. E non dovrebbero essere solo riempi liste quando si va a votare. I partiti sono organismi vecchi. In Basilicata servirebbe una rivoluzione a 360 gradi. La violenza e le umiliazioni alle donne dipendono molto dai problemi economici, dalla subalternità e dalla dipendenza dai maschi”.
L’evento è stato coordinato dal presidente di Medinlucania Dino Nicolia ed ha visto la partecipazione del sindaco di Sant’Angelo le Fratte Michele Laurino e del presidente dell’associazione Svimar Giacomo Rosa.
Da segnalare l’esposizione delle donne artiste di Medinlucania, Beatrice Summa e Liliana Romanella, che hanno presentato opere riferite all’universo femminile lucano create per l’occasione.