Matera Civica contesta scelte Governo Bennardi su taglio risorse per fondo asilo nido e scuole infanzia. Di seguito la nota integrale.
Poche risorse? E quei fondi per l’infanzia al Comune di Matera non interessano?
Come intende accedere alle risorse del Fondo asili nido e scuole dell’infanzia il Comune di Matera?
Superando la logica dei tagli lineari in sede di Bilancio, il movimento politico Matera Civica intende evidenziare – all’attenzione dell’Amministrazione Comunale – la pubblicazione dell’avviso che consente ai comuni di accedere ai primi 700 milioni di euro del Fondo asili nido e scuole dell’infanzia per il finanziamento degli interventi relativi a opere pubbliche.
Tale fondo prevede il suo utilizzo in interventi per la messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati a nidi, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alle famiglie.
Le risorse sono state ripartite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (30 dicembre 2020), di concerto con il Ministro dell’Interno, dell’Economia e delle Finanze, delle Pari Opportunità e la Famiglia e dell’Istruzione.
Non risulta però, al momento, nessuna iniziativa da parte del Comune di Matera.
Forse perché la comunità non ha bisogno di rafforzare il suo sistema educativo a favore dell’infanzia?
Ad ogni modo, è noto che la priorità sarà data ai progetti che riguarderanno aree svantaggiate e periferie urbane, prevedendo interventi in territori dove oggi ci sono minori opportunità per le bambine e i bambini e per le loro famiglie. A questi interventi sono destinati il 60 per cento delle risorse totali.
In particolare, il primo finanziamento di 700 milioni di euro, per il quinquennio 2021-2025, rispetto ai 2,5 miliardi di euro previsti fino al 2034, prevede: 280 milioni di euro per i nidi, di cui 168 milioni alle aree svantaggiate; 175 milioni di euro per le scuole dell’infanzia, di cui 105 milioni alle aree svantaggiate; 105 milioni di euro per i centri polifunzionali per i servizi alle famiglie, di cui 63 milioni alle aree svantaggiate; 140 milioni di euro per la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati e per progetti innovativi.
I Comuni potranno presentare i progetti entro e non oltre le ore 15 del 21 maggio 2021, utilizzando esclusivamente la piattaforma del Ministero dell’istruzione “Edilizia scolastica”.
Tanto si deve all’attenzione dell’Amministrazione da parte di chi predilige al verbo faremo – vedi la vicenda del monitoraggio della qualità dell’aria in città – l’espressione abbiamo fatto.
Bennardi vuoi metterti al lavoro ??? PATERINO vuoi accedere a questi fondi??? LAVORA ,…Sveglia !!! forse non volete avere finanziamenti ?? siamo ricchi in città ???? Non eri tu quello che diceva che non abbiamo nessun aiuto economico dallo stato o dalle regioni??? ora lavora ! Il problema è prprio quello :Mettersi a lavorare!!