Meritocrazia Italia: “Super green pass o super caos”. Di seguito la nota integrale.
Tra complottisti e docenti scientifici, tra Vax e non Vax, tra obbligatorietà e non obbligatorietà dei vaccini ci stiamo avviando ad una battaglia che non avrà né vinti né vincitori.
In questo quadro ambiguo la formula migliore non esiste ma potrebbe invece essere utile almeno quella che abbatta il caos informativo.
Non si può invitare a vaccinarsi facendo firmare cinque fogli di esonero da responsabilità perché equivarrebbe ad affermare che tra il covid ed il vaccino si scelga quale rischio correre, visto che il vaccino non è sempre sicuro ed il covid non è sempre letale.
Non si può nemmeno dire che non vaccinarsi sia la migliore opzione perché la libertà che oggi viviamo tra relazioni personali e professionali è stata obiettivamente garantita dal “braccio” (vaccinazione) di molti italiani.
Sarebbe a questo punto importante creare uno schema internazionale o almeno Europeo visto che ci sono Stati confinanti che non hanno numeri importanti di vaccinati che potrebbero creare il medesimo problema al nostro Paese anche se dovessimo vaccinare il 100% della nostra popolazione.
Al super Green Pass dovrebbe succedere la European Card Pass che possa regolamentare in maniera completa gli spostamenti dei cittadini salvaguardando la scelta tra chi vuole e chi non vuole vaccinarsi, salvo se non si opti per l’obbligatorietà del vaccino.
In questo ambito MI evidenzia, però, la ferma contrarietà alla vaccinazione dei più piccoli sino a quando non vi dovesse essere una seria e definitiva credibilità scientifica in ordine a questa scelta.
L’incertezza generata da una scarsa credibilità nelle istituzioni che sembrano prive di visioni unitamente ad una ambiguità di misure frammentarie e non di sistema, si uniscono, in uno, ad una campagna informativa inadeguata e poco trasparente e a un bombardamento mediatico che si nutre del contrasto tra posizioni opposte, alimentando dubbi.
Meritocrazia Italia invoca la libera autodeterminazione dei cittadini sino a quando non si realizzino scelte di serietà da parte dell’Europa e dello Stato che assumano la responsabilità dell’introduzione di un obbligo vaccinale, di fatto surrettiziamente favorito dalla obbligatorietà della certificazione verde per l’accesso ad attività e servizi, oggi rafforzata con le nuove misure.
Il green pass non può esaurire la strategia di ripresa.
Servono dati scientifici che siano in grado di adottare misure volte a sollecitare condotte di responsabilità da parte dei cittadini.
Il limite di sopportazione oramai è valicato da un caos informativo sempre più presente nella nostra quotidianità e sarebbe auspicabile che finalmente si possa assistere a decisioni internazionali che traccino una unica strada per uscire da questa pericolosa pandemia.