Notoriamente Miglionico è sempre stato un paese molto ospitale, chi ci arriva avverte subito la sensazione di essere a casa sua. Un tempo all’ospite si usava offrire il “letto grande” e seppure questa consuetudine si è persa negli anni, permane forte la predisposizione dei miglionichesi per l’accoglienza e per l’ospitalità che si manifesta in tanti modi. Questo devono averlo capito anche gli amici cani, se negli ultimi tempi, evidentemente, hanno pensato di scegliere il paese della congiura per le loro scorribande. Non è dato sapere se il fatto che molti cani randagi vengano abbandonati in territorio di Miglionico da qualche buontempone dei paesi vicini, sia una leggenda metropolitana o realtá, ma sicuramente risponde al vero che la popolazione canina rappresenti oltre il dieci per cento della popolazione. Difatti, sono almeno 150 gli animali ospitati da tempo presso il canile di Matera ma altrettanti vagano randagi nelle campagne adiacenti e nelle vie cittadine. Guardano con occhi languidi le buste della spesa, spasimano per un boccone vicino ai tavolini dei bar, a volte infastidiscono o spaventano, ma generalmente questi cani senza padrone, orfani della strada, inteneriscono. I cani ospitati nel canile gravano sul bilancio comunale per oltre centomila euro, una bella sberla per le casse del Comune che fa fatica ad assicurare servizi minimi ai cittadini, tantomeno si è mai pensato seriamente di realizzare un canile comunale.
Tra l’altro, approfittando dell’agevolazione di poter ottenere una consistente riduzione sulla Tari, molti cittadini hanno ritenuto di prendere in affido i cani, circostanza su cui grava il sospetto, da approfondire, che sia stata anche la causa di uno spropositato quanto ingiustificato, visto lo stato pietoso del servizio, aumento della tassa sui rifiuti.
In forza delle risultanze di una recente gara di affidamento, in data 15 giugno i cani avrebbero dovuto essere trasferiti dal canile di Matera a quello di Ferrandina, trasferimento su cui si sono sempre dichiarate contrarie le varie associazioni animaliste e ambientaliste che più volte avevano segnalato l’inadeguatezza del nuovo affidatario. Il Comune di Miglionico ha sempre eluso tali richieste rifiutando ogni forma di dialogo con le associazioni che potesse far luce sugli aspetti poco chiari delle risultanze di gara e, difatti, ha predisposto tutto quanto necessario affinché, come da contratto, si organizzasse il trasferimento. Tuttavia, nel momento in cui gli incaricati si sono presentati a Matera per il prelievo degli animali, si è scoperto che non c’era più alcun cane da trasferire perché nel frattempo erano stati tutti adottati da semplici cittadini e dalle associazioni animaliste. Cani fantasma, quindi, che hanno indotto le minoranze in seno al consiglio comunale di Miglionico ad alzare la guardia.
In particolare il gruppo di minoranza “Esperienza e Futuro per Miglionico” già nel consiglio comunale del 14 giugno aveva approntato un’interrogazione in tal senso, di cui ne è stata impedita la discussione per un’arbitraria interpretazione del regolamento da parte della maggioranza, interrogazione che ripercorre con dovizia di particolari l’incresciosa vicenda:
“Sembrerebbe che nella giornata di domani, sabato 15 giugno 2019, sarebbe previsto il trasferimento dei cani del Comune di Miglionico dal canile di Matera a quello di Ferrandina, in forza di un ribasso del 33% applicato al servizio; il predetto canile di Ferrandina, nuovo aggiudicatario, si dovrà occupare, tra l’altro, del mantenimento, custodia e cura dei cani randagi e del servizio di accalappiamento per i prossimi due anni; l’indubbio risparmio che il Comune avrebbe ottenuto dall’esito della nuova gara, deve portare a domandarsi se un servizio così oneroso e impegnativo per l’aggiudicatario potrà essere espletato a costi così irrisori, essendo praticamente impossibile che al modico costo di cerca 1 € al giorno possa essere garantito a ogni animale custodito la sufficiente nutrizione, pulizia, assistenza sanitaria e quant’altro occorra a termini di legge”.
L’interrogazione, i cui firmatari sono i due consiglieri Vito Rago e Giuseppe Dalessandro, prosegue “Sembrerebbe che proprio la procedura scelta dal comune (procedura negoziata senza previa pubblicazione di gara) abbia consentito di non fissare una soglia di anomalia, che invece avrebbe garantito l’esclusione delle offerte anormalmente basse”.
“Il Comune -insistono Rago e Dalessandro- non poteva esimersi dalla verifica circa la congruità dell’offerta formulata, in quanto con una somma così bassa nessuno può garantire il rispetto della dignità delle condizioni di vita ed il benessere psico-fisico degli animali ospitati nei canili, come la legge impone, garanzie che in nessun modo possono essere sacrificate a beneficio di un risparmio economico. Non risulta, inoltre, che il Comune abbia mai dato riscontro alle istanze delle associazioni, e parimenti non si è attivato per effettuare adeguati controlli sul canile aggiudicatario, per fugare eventuali dubbi sull’affidabilitá della nuova struttura, tra l’altro in passato già oggetto di varie segnalazioni negative”.
“Nella certezza che al sindaco non sfugga l’obbligo di garantire la tutela della salute ed il benessere degli animali nonché la conoscenza che ogni qualsivoglia forma di maltrattamento nei confronti degli animali è severamente punito per legge, per tutte le ragioni suesposte, si interroga il sindaco per conoscere se si intende consentire alle Associazioni Animaliste di presenziare alle operazioni di trasferimento degli animali, autorizzando, altresì, a ispezionare periodicamente il canile per verificarne le condizioni e, alla luce delle suesposte considerazioni se non ritiene di bloccare l’affidamento”.
Ovviamente la vicenda dei “cani fantasma” ha suscitato ilarità nella popolazione
-ha detto il consigliere Vito Rago- e indubbiamente semplici cittadini e associazioni animaliste di tutta Italia adottando tutti i cani di Miglionico hanno dato al comune una grande lezione di civiltà e di sensibilità.
Dal canto suo Giuseppe Dalessandro ha tenuto a precisare che “ il Comune non può pensare di essersi liberato tutto in una volta di ben 150 cani, a beneficio del bilancio comunale. Ve ne sono altrettanti in giro da accalappiare e anche grazie al sostegno della popolazione noi faremo pressing affinché le risorse risparmiate vengano destinate alla realizzazione di un canile comunale e a una ottimale gestione dei randagi”.
Giu 19