Un migrante proveniente dall’area sub sahariana ha aggredito questa mattina una donna di circa 50 anni, con lo scopo di abusare di lei, nell’androne di un palazzo, nel centro storico di Potenza. L’uomo è stato bloccato da due uomini, prima di essere portato in questura dalla Polizia, che lo sta interrogando. L’aggressione è avvenuta quando la donna stava per uscire dallo stabile: le sue urla hanno richiamato l’attenzione di altre persone e due uomini hanno bloccato il migrante. Poco dopo è arrivata la Polizia e il giovane è stato trasferito in
Questura. Sul fatto indagano gli investigatori della Squadra Mobile. La donna, molto provata psicologicamente, non ha riportato lesioni.
Migrante aggredisce donna a Potenza, nota di Adriana Domeniconi (Coordinatrice Donne Basilicata di Noi Con Salvini) e Antonio Cappiello (Segretario regionale Noi Con Salvini Basilicata)
Un giovane immigrato è stato arrestato dalla polizia per tentata violenza ai danni di una donna.
L’aggressione intorno alle 8:30 di questa mattina a Potenza in via Due Torri, nel centro storico del capoluogo lucano.
Una lama ed una ferita invisibile nel cuore.
Si assiste, ormai quasi quotidianamente a eventi tragici consumati nelle nostre strade che hanno come vittime le Donne che vengono stuprate ,abusate e maltrattate dai cosiddetti richiedenti asilo. Non passa giorno, ormai che scorrendo le pagine dei quotidiani o guardando le immagini dei telegiornali, non siamo spettatori inermi di esiti estremi di una violenza fisica e morale perpetrata da persone, ospiti nel nostro Paese,che dovrebbero tenere un alto profilo ed invece per la loro cultura trovano naturale usare violenza contro noi Donne. Le vittime, abusate,dilaniate nel loro animo, violate nella loro dignità porteranno sempre nel loro cuore le ferite taglienti di questo vile atto, le cui cicatrici non si rimargineranno mai!!! Noi Con Salvini Basilicata denuncia che lo stupro è il ripugnante condimento di questa perversione dell’ accoglienza, prodotta dall’ incapacità del nostro governo di rispondere in maniera seria all’ Invasione. Purtroppo, però, la questione della violenza sessuale non è affatto secondaria. Da un lato, è endemica a situazioni di sovraffollamento e disagio. Dall’ altro, testimonia quale sia la considerazione della donna in certi contesti e in certe culture. A quanto pare, c’ è chi importa dal proprio Paese d’ origine anche l’ abitudine a usufruire del corpo femminile come più gli aggrada. Non sono casi isolati che all’ interno dei famigerati Cara esistano da tempo giri di prostituzione, denunciati dagli stessi operatori che lavorano nei centri di accoglienza. Basta leggere le testimonianze riportate in una marea di articoli e servizi televisivi: ragazzine costrette a rapporti di gruppo, violenza diffusa, sesso venduto per pochi euro. Infatti per questi personaggi che invadono le nostre strade ogni giorno la scarsa considerazione della donna è una questione culturale, il degrado la amplifica, e alla fine la violenza non risparmia nessuno: né i minorenni né le donne. Ci accusano impropriamente di allarmismo e qualunquismo,ma è piuttosto il finto buonismo dei virtuosi e della politica scellerata del PD che ha voluto questa invasione epocale e che si dimostra incapace di governare il fenomeno delle migrazioni e dei richiedenti asilo. E, quando, questi delinquono e violentano, non ci si rende conto che creano i presupposti dell’invasione e della sopraffazione della nostra gente. Siamo di fronte al totale dispregio della dignità delle Donne, causato da una ingiustificabile inadeguatezza politica ed amministrativa che ogni giorno di più rende le città della Basilicata e di altre regioni d’Italia, città allo sbando in cui non è più possibile garantire la sicurezza e tutelare gli equilibri sociali. Noi con Salvini Basilicata e soprattutto il Coordinamento Donne Basilicata di Noi Con Salvini denunciano l’inettitudine delle cooperative, del governo e delle amministrazioni locali che, con senso di menefreghismo e senza responsabilità lucrano sull’ospitalità, sempre pronte all’accoglienza spesso senza preoccuparsi del pericolo che fra gli ospiti si nascondano delinquenti. Non considerando assolutamente l’impatto ambientale che ha questa “ospitalità” in contesti molto particolari come possano essere i paesi della Basilicata e di altre regioni italiane. È ora di dire basta a questa politica scellerata e alle cooperative che fanno affari d’oro con l’ospitalità incondizionata a clandestini e sedicenti profughi. Le politiche sulla sicurezza delle amministrazioni come purtroppo stiamo verificando sulla pelle e sull’incolumità dei nostri cittadini, sono meno di zero: siamo all’inaffidabilità totale e al vuoto assoluto di propositi ed interventi per la salvaguardia dei lucani e di tutti gli italiani!!! Noi Con Salvini Basilicata e il Coordinamento Donne Noi Con Salvini Basilicata da tempo denuncia la pericolosità di ospitare clandestini “richiedenti asilo”, pericolo che troppo spesso è stato sottovalutato da tanti. È davvero necessario aspettare sempre che accada una tragedia per aprire gli occhi?
Tentato stupro a Potenza, Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale: “Solidarietà alla Signora e razionalità ci impongono di rivedere la sostituzione etnica che ha voluto Pittella”
Esprimiamo piena solidarietà alla Signora di Potenza vittima, questa mattina, di un tentato stupro da parte di un migrante.
A chi pensa che questa sentita partecipazione al dolore di un atto di violenza così brutale sia razzista, rispondiamo semplicemente che non ci importa. Saremo razzisti ma siamo anche realisti. Questi episodi si stanno ripetendo con una costanza che fa paura. Molta paura.
Fonti informali ci hanno riferito che il migrante continuasse a ripetere che aveva bisogno di fare sesso. Sarà vero? Non ne siamo sicuri. Ma è plausibile.
La verità che tutti conoscono ma che nessuno dice è che per loro le donne non sono persone. Chiedete a qualche dottoressa o infermiera. Chiedete a qualche avvocato donna. Chiedete a qualche agente di polizia donna.
Certo, lo stupro è stupro. Non è la questione della pelle che rende più o meno deplorevole l’atto. E’ uno stupro. E’ violenza. E’ reato. E su questo penso che siamo tutti d’accordo.
Ma il fatto che il ragazzo che ha tentato lo stupro a Potenza proviene dall’Africa subsahariana e molto probabilmente non ha diritto di stare in Italia, fa rabbia. Molta rabbia. Se il Governo nazionale non fosse stato abbacinato dal profitto della nuova tratta degli schiavi, dal buonismo eccessivo e da uno strano senso di solidarietà che gli ha fatto preferire accogliere indiscriminatamente chiunque, magari non sarebbe successo. Se Pittella non si fosse intestardito a voler rimpinzare la Basilicata con il doppio del numero di migranti che ci sarebbero spettati, forse non sarebbe accaduto nulla. Se si fosse rispettata la legge, questo episodio, come molti altri in Italia, non sarebbe accaduto.
È questo che fa rabbia. Non il colore della pelle ma il fatto è che, nel pensiero comune, accogliendo tutte queste persone che hanno una sensibilità così diversa, una cultura così lontana dalla nostra e che non si può cambiare con qualche corso di italiano o con qualche lavoro utile, sembra che ce la siamo andata a cercare.
Perché, se è vero quello che la sinistra radical chic, quella delle villone a Capalbio dove gli immigrati non li hanno voluti o quella dei ‘possedimenti’ a Lauria dove sono accolti solo ‘veri’ (e sottolineiamo veri) profughi, il cui esempio più noto è rappresentato dal nostro Governatore, se, dunque, è che anche gli italiani stuprano, la delinquenza non giustifica la delinquenza.
E poi noi ci chiediamo che senso ha ‘importare’ altri delinquenti. Ci bastano i nostri. Dunque, ribadiamo la nostra solidarietà alla Signora potentina. E a tutte le donne vittime di tali aberrazioni. E ribadiamo anche che se Pittella vuole ‘fare il buonista’, lo faccia a casa propria senza mettere a rischio la serenità dei Lucani.