La seconda Commissione (Bilancio e Programmazione) del Consiglio regionale di Basilicata, presieduta da Luca Braia (AB), ha audito, nell’ambito dell’attività di verifica, controllo e monitoraggio sullo stato delle politiche regionali, la dirigente generale del dipartimento Presidenza della Giunta, Maria Teresa Lavieri, sullo stato di attuazione del Pon inclusione (Fse) 2014-2020, “Interventi di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo” e del progetto P.i.u.-Supreme.
Nel corso dell’audizione la dirigente Lavieri, accompagnata dalla funzionaria Mirella Locantore, ha spiegato come “la cifra totale per la realizzazione dei progetti è di 16 milioni di euro di cui il 50 per cento (8 milioni di euro) fa capo al Pon legalità. Si tratta – ha detto – di attività in favore dei migranti che lavorano sul territorio lucano, di progetti singoli che riguardano l’accoglienza e una serie di servizi. In questi progetti sono coinvolte diverse istituzioni”. “C’è, ad esempio – ha precisato – il progetto ‘Pasim’ che prevede un importo totale di circa 308 mila, di cui 99 mila 435 euro attestati alla Regione Basilicata. La fonte di finanziamento è il Fondo Fami, il soggetto proponente è la Prefettura di Potenza e i soggetti aderenti sono il Comune di Palazzo San Gervasio, l’Inps, l’Inail, l’Asp, l’Asm, la direzione regionale del lavoro, il Cpi di Melfi e il Cpa di Lavello. Il progetto punta ad elaborare una ‘smart integration policy’ regionale e a realizzare una sperimentazione rivolta ai migranti inseriti nel centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio e, in generale, nell’area del vulture Alto Bradano, dove vi è la più significativa presenza di lavoratori stagionali stranieri nel contesto regionale. La maggior parte dei progetti finanziati in ogni caso vedono attestati alla Regione Basilicata solo una parte dei fondi in quanto i soggetti interessati sono vari”.
“Quando si parla di Supreme – ha precisato la Lavieri – bisogna considerare che si tratta di due progetti: il ‘Supreme Piu, Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento’ e il ‘Supreme Sud, Protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e marginalità degli stranieri regolarmente presenti in Basilicata’. Il primo progetto prevede un importo complessivo di 677 mila euro (la fonte del finanziamento è il Fondo Fami emergenziale), il soggetto capofila è la Regione Puglia e prevede percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento da realizzarsi in partnership con Arlab e Consorzio Nova. La scadenza del progetto è prevista il 31 dicembre del 2020. Questo progetto ha riguardato anche Palazzo San Gervasio”. “Il ‘Supreme Piu’ – ha detto ancora la dirigente – prevede, in particolare, la realizzazione di servizi specifici per l’integrazione lavorativa degli immigrati, l’ospitalità presso centri ma anche il trasporto. Il progetto più corposo, che viene associato al ‘Supreme Piu’, è di tre milioni e quattro (il ‘Supreme Sud, Protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e marginalità degli stranieri regolarmente presenti in Basilicata’) e anche in questo caso, capofila è la Regione Puglia. Di quest’ultimo progetto stiamo predisponendo gli atti per approvare lo schema di convenzione da stipulare con il Ministero del lavoro. Il progetto ha come fonte di finanziamento il Pon inclusione 2014-2020. Si tratta di un programma di interventi per il contrasto alle forme di sfruttamento e per la creazione di sistema di accoglienza che faccia superare tutte le forme di grave marginalità nelle aree dove è maggiormente presente il caporalato e quindi nell’Alto Bradano e nel Metapontino. I tre milioni e quattro non sono ancora iscritti in bilancio perché non è stata stipulata la convenzione con il Ministero che sarà fatta appena la delibera viene approvata”.
“Riguardo, invece, ai ritardi per l’avvio del progetto ‘Supreme Piu’ da 667 mila euro, quest’ultimo è stato approvato a marzo scorso – ha spiegato la funzionaria Mirella Locantore – ma il finanziamento è stato notificato a luglio e anche per questo c’è stato il ritardo su Palazzo San Gervasio. Ci sono poi altri otto milioni di euro di cui due milioni sono stati previsti per la ristrutturazione dell’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio mentre sei milioni di euro riguarderebbero la zona del Metapontino dove la Regione non ha immobili e quindi bisogna individuare un sito”. Rispondendo alle domande dei consiglieri Lavieri ha poi rassicurato che “non ci sono fondi a rischio”.
Sull’argomento sono intervenuti, oltre al presidente Luca Braia, anche i consiglieri Dina Sileo e Gino Giorgetti.
Alla riunione della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Luca Braia (Avanti Basilicata), i consiglieri Vincenzo Acito e Gerardo Bellettieri (Fi), Dina Sileo e Pasquale Cariello (Lega), Vincenzo Baldassarre (Idea), Roberto Cifarelli (Pd), Piergiorgio Quarto (Basilicata positiva), Gino Giorgetti (M5s) e Giovanni Vizziello (Fratelli d’Italia).