Migranti, ennesima tragedia sulle coste italiane a pochi giorni da Cutro. Esposito (Cgil Potenza): “Mettere insieme energie e progetti a partire dai territori. Serve programmazione e unità per affrontare l’accoglienza fuori dall’emergenza”. Di seguito la nota integrale.
Superare gli accordi per esternalizzare le frontiere, rivedere l’accordo di Dublino e il memorandum Libia, costruire di canali di ingresso sicuri per i migranti che arrivano nel nostro Paese e corridoi umanitari. Sono le richieste ribadite dalla Cgil di Potenza all’indomani dell’ennesima e preannunciata strage in mare sulle coste italiane. “Dopo Cutro – ribadisce il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito – le decine di morti e dispersi confermano l’urgenza di agire sui meccanismi che governano le politiche migratorie: non si tratta di sventure occasionali ma di mancate azioni da parte del Governo sulla organizzazione del soccorso in mare. Dopo il depotenziamento della guardia costiera, la criminalizzazione delle Ong del mare e gli ostacoli alle attività di ricerca e soccorso e la perseveranza nella politica di accordi coi Paesi di partenza (Libia, Tunisia, Turchia) per il solo fine di fermare le partenze, ci restano solo le grandi tragedie. Le persone in mare vanno sempre soccorse, senza se e senza ma. Pensare che si possano fermare i migranti che fuggono da guerre e persecuzioni nei Paesi di partenza è una grande falsità.
A un Governo che ha deciso di concentrarsi sulle modifiche alle norme per stringere le maglie sui permessi di soggiorno e sulla esclusiva lotta agli scafisti – prosegue Esposito – che non ha voluto incontrare i parenti delle vittime di Cutro né tanto meno avvicinarsi al luogo della tragedia, per poi festeggiare con un karaoke, a poche ore di distanza, il compleanno di uno dei propri massimi esponenti insieme alla presidente del Consiglio dei ministri, si contrappone l’enorme spirito di solidarietà espresso dalla maggior parte degli italiani, a partire dalle popolazioni che hanno visto con i propri occhi l’immane tragedia.
È evidente – conclude Esposito – che da soli non possono nulla. Il nostro Paese e l’Europa devono definire nuove politiche migratorie che mettano al centro i diritti umani e l’accoglienza. Intanto è obiettivo della Cgil mettere insieme le forze attive di questo Paese, chiamando all’unità partiti, associazioni e terzo settore, al fine di presentare una serie di proposte che consentano di affrontare la questione dell’accoglienza in maniera programmatica e fuori dall’emergenza. Per questo motivo la Cgil di Potenza nei prossimi giorni incontrerà le realtà presenti in Basilicata per cominciare a lavorare insieme e proporre al governo regionale e agli enti locali un documento unitario che affronti anche l’accoglienza sul nostro territorio”.