La proposta di legge è di iniziativa dei consiglieri Pittella, Fazzari, Verri, Aliandro, Cifarelli e Morea. Esaminato, altresì, il Manuale per le procedure di accreditamento delle strutture residenziali socioassistenziali per anziani
Ultima seduta, prima della pausa estiva della quarta Commissione consiliare (Istruzione, politiche sociali, sanitarie e del lavoro), presieduta da Nicola Massimo Morea (Azione). Al centro dei lavori odierni la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Pittella, Fazzari, Verri e Aliandro, componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, recante “Modifica alla legge regionale 6 luglio 2016, n.13 (Norme per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini migranti e dei rifugiati).
“Si tratta di un tema di scottante attualità anche se non ha incidenza diretta sulla situazione del Cpr di Palazzo San Gervasio – ha precisato il presidente della quarta Commissione Morea, all’inizio della discussione della pdl-. Una questione fondamentale per l’avvio della campagna della raccolta del pomodoro nell’Alto Bradano. Si ha la necessità di garantire la possibilità di un intervento mirato a causa della gara andata deserta e nelle more della procedura già bandita che ha scadenza a fine mese”.
A seguito di un’ampia discussione svoltasi nell’aula del Parlamentino del Consiglio regionale, alla quale hanno partecipato i consiglieri Cifarelli, Lacorazza, Araneo, Tataranno, Picerno, Napoli e Polese e dopo l’audizione del dirigente dell’ufficio legislativo e segreteria della Giunta, Michele Busciolano, è stato presentato un emendamento al testo normativo dal consigliere Cifarelli. Il progetto di legge, così emendato, sottoscritto anche dai consiglieri Cifarelli e Morea, è stato approvato, a maggioranza, dalla IV e dalla II Commisione consiliare, riunite in seduta congiunta.
Per la IV Ccp hanno votato favorevolmente i consiglieri Morea, Napoli, Picerno, Bochicchio, Cifarelli, Tataranno e Polese. Si sono astenuti i consiglieri Araneo e Vizziello. In II Ccp hanno espresso voto favorevole i consiglieri Cifarelli, Picerno, Tataranno, Bochicchio, Napoli, Morea e Polese. Si è astenuta la consigliera Verri.
Il testo normativo detta modifiche alla legge regionale n.25/1998 (Disciplina delle attività e degli interventi regionali in materia di protezione civile – Abrogazione L.R. 19.12.1994, n. 46) e alla legge regionale n.4/2024 ((Norme per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini migranti e dei rifugiati).
In particolare, tra l’altro, si prevede che: “In occasione o nell’imminenza di emergenze connesse ad eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo che per loro natura o estensione comportano l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni e devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo, disciplinati dalla Regione nell’esercizio della propria potestà legislativa, il Presidente della Giunta regionale, con proprio decreto, dichiara lo stato di emergenza regionale, determinandone la durata e l’estensione territoriale con riferimento alla natura e alla qualità degli eventi”. Disposto, altresì, che: “In conseguenza della dichiarazione dello stato di emergenza, il Presidente della Giunta regionale può adottare, ai sensi dell’articolo 25, comma 11, del decreto legislativo 2 gennaio 2018 n. 1 ‘Codice di Protezione Civile’, in deroga alle disposizioni legislative regionali vigenti, purché nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico e delle norme statali e dell’Unione europea, ordinanze di protezione civile per il coordinamento dell’attuazione degli interventi da effettuare durante il perdurare dell’emergenza stessa”.
Con la modifica alla legge regionale n.4/2024 si stabilisce che: “In caso di situazioni di emergenza per avvisi pubblici andati deserti, per l’attuazione dei compiti previsti dal comma 3 dell’articolo 6, la Giunta regionale è autorizzata., ai sensi della L.R. n. 25/1998, a mobilitare gli attori coinvolti nei processi di accoglienza, tutela ed integrazione dei cittadini stranieri migranti e rifugiati, per interventi resisi urgenti, avvalendosi di strutture esistenti e siti di proprietà dell’Ente in attesa del completamento dei centri di accoglienza regionali esistenti, utilizzando anche fondi regionali o fondi comunitari a ciò destinati”. Le risorse finanziarie previste per l’attuazione della legge ammontano a 50.000 euro annui.
In apertura di seduta è tornato all’attenzione dell’organismo consiliare l’atto amministrativo riguardante il Manuale recante “Procedure di accreditamento delle strutture residenziali socioassistenziali per anziani a bassa,media o alta intensità assistenziale”. Sul provvedimento è stato ascoltato il funzionario Nicola Coviello del dipartimento per la Salute e le Politiche della Persona. Procedure di accreditamento, quote sanitarie e iscrizioni all’Albo dei Comuni gli argomenti trattati. Dopo gli interventi dei consiglieri Napoli, Cifarelli e Tataranno, il presidente Morea ha disposto, per la prossima seduta, l’audizione del direttore generale Massimo Mancini e del dirigente Antonio Corona del dipartimento Salute e Politiche della Persona.
La Regione Basilicata, con il Manuale stabilisce i criteri e le modalità per l’accreditamento delle strutture residenziali socioassistenziali per anziani a bassa, media o alta intensità assistenziale, al fine di programmare, favorire e supportare i processi fondamentali che stanno alla base del sistema integrato di interventi e servizi sociali nel territorio regionale e alla relativa pianificazione da parte della Regione e degli Ambiti Socio-territoriali, con lo scopo di garantire carattere universalistico del sistema integrato dei servizi sociali, secondo quanto previsto dagli artt. 2 e 3 della Costituzione. L’accreditamento ha durata triennale e non può essere tacitamente rinnovato.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente Morea (Azione), i consiglieri regionali Bochicchio (AVS-PSI-BP), Tataranno (Lega), Vizziello (BCC), Araneo (M5S), Lacorazza, Cifarelli e Marrese (PD), Napoli (FDI), Polese (OL), Picerno (FI).