“Le condizioni dei lavoratori migranti nelle aree del Melfese, Alto Bradano e Metapontino restano inaccettabili. È necessario intervenire subito per costruire soluzioni concrete”. E’ quanto sostengono in una nota congiunta i consiglieri regionali del centrosinistra Antonio Bochicchio (Avs-Psi-LBp), Alessia Araneo e Viviana Verri (M5S), Angelo Chiorazzo e Gianni Vizziello (Bcc), Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza e Piero Marrese (PD). “Centinaia di lavoratori stagionali, essenziali per la nostra agricoltura, sono costretti a vivere in condizioni disumane. La chiusura dell’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio, unico presidio pubblico di accoglienza, ha aggravato ulteriormente la situazione – evidenziano gli esponenti regionali – Il centro è stato dichiarato inagibile, probabilmente a causa delle indagini penali in corso, lasciando i lavoratori senza accesso all’acqua, sparsi nelle campagne o sgomberati dalle immediate vicinanze del tabacchificio, dove tentano di trovare riparo di fortuna. Questa situazione porta con sé il rischio di una gravissima emergenza igienico- sanitaria, aggravata dalle piogge e dai temporali di questi giorni, che non può essere ignorata né gestita con indifferenza dalle istituzioni regionali”. “È necessario intervenire subito per costruire soluzioni concrete – continuano i consiglieri regionali delcentrosinistra – Sebbene la proposta di legge regionale, modificata e approvata in commissione, promossa da una parte della maggioranza, denoti una certa sensibilità verso il problema, essa sancisce tristemente l’inefficacia el’inadeguatezza delle soluzioni immediate necessarie per affrontare l’emergenza attuale. Per questo motivo, chiediamo al presidente della Regione, Vito Bardi, di incontrare subito il Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, e diattivare tutte le misure necessarie per garantire condizioni di vita dignitose ai lavoratori stagionali. Inoltre, sollecitiamo il presidente del Consiglio Regionale, Marcello Pittella, a convocare con urgenza il Consiglio regionale affinché si proceda all’approvazione rapida della proposta di legge già approvata in Commissione”.