“Chiediamo al Governo un supplemento di indagine: vi è una platea di operatori che, non per colpa loro, non riescono ad attivare gli impianti minieolici entro il 29 giugno 2017. E’ vero che il contesto normativo dà la possibilità di attivare presso l’Autorità procedimenti di risarcimento per il riconoscimento del danno, ove la responsabilità del mancato adempimento non sia a carico degli operatori; ma a chi ha costruito un piano finanziario, facendo affidamento su una tariffa incentivante più significativa, e non per colpa sua non riesce ad attivare l’esercizio dell’impianto, non possiamo rispondere invitandolo a fare ricorso per un risarcimento, perché creiamo un quadro operativo assolutamente inattendibile per gli investitori”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Direzione Italia) commentando la risposta del Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, Umberto Del Basso De Caro, all’interrogazione sul mini eolico che verteva sulla richiesta al ministro dello Sviluppo Economico “di rinnovare, almeno fino al 31 dicembre 2017, l’attuale entità dell’incentivo dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico o, quantomeno, di prospettare una soluzione per chi, per cause indipendenti dalla sua volontà, si trova nelle situazione di non poter allacciare entro il 29 giugno 2017, in particolare, moltissimi impianti del cosiddetto “mini-eolico”. “E’ importante fare una verifica per vedere se non c’è ancora il margine per allungare di qualche mese e per mettere in condizione l’Enel di attendere ai suoi obblighi e gli operatori di fare gli investimenti. Non possiamo – ha continuato il deputato lucano – dare una risposta del tipo: attivate le pratiche per il risarcimento. Non mi pare una risposta all’altezza di un sistema. Inoltre, c’è una seconda domanda a cui non abbiamo avuto risposta, e cioè cosa si intende fare per quanto riguarda il decreto ministeriale per il triennio 2018-2020, al fine di assicurare un periodo relativamente lungo rispetto agli investimenti nel campo delle energie alternative. Anche su questo si attende da tempo un pronunciamento da parte del Ministero che non arriva”.
Lug 04