Il Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellaviva è ritornata in tarda mattinata in Basilicata per incontrare il mondo agricolo lucano in occasione della presentazione di Italia Viva, la nuova formazione politica di Matteo Renzi. Ad accoglierla il Consigliere Regionale e Capogruppo di Italia Viva, Luca Braia e la già Senatrice Maria Antezza, l’onorevole Vito De Filippo, il consigliere regionale Mario Polese, cittadini e amministratori locali. Il battesimo ufficiale di Italia Viva Basilicata è avvenuto a Matera all’interno di Alvino 1884 hotel&resort.
“Siamo convinti – dichiarano Braia e Antezza – insieme a tanti cittadini e amministratori, oltre che all’onorevole Vito De Filippo e al Consigliere Regionale Mario Polese, che anche in Basilicata si possa aprire una nuova fase politica più riformista e liberale, inclusiva e moderata, con l’obiettivo principale di riavvicinare le comunità alla politica e formare una nuova classe dirigente utile alla Basilicata e al paese intero. E’ partita in questo modo anche in provincia di Matera e con il contributo fondamentale della Bellanova, la fase organizzative e operativa di Italia Viva, che consolida la propria attività dopo la presentazione del gruppo regionale a Potenza nelle scorse settimane avvenuta alla presenza del Vice Presidente della Camera Ettore Rosato”.
Dalla tarda mattinata e per l’intero pomeriggio Luca Braia e Maria Antezza hanno accompagnato il Ministro Bellanova nella visita ad alcune aziende agricole e alcuni tra i più importanti stabilimenti produttivi per la lavorazione dell’ortofrutta.
In particolare il Ministro Teresa Bellanova ha visitato i campi di fragole della Cooperativa Frutthera di Francesco Nicodemo a Marconia e i campi innovativi di frutta esotica (prima sperimentazione in Basilicata) della Ditta Rocco Zuccarella a Pisticci. Poi ha raggiunto Policoro per la visita dello stabilimento Orogel e quindi Scanzano Jonico per la visita allo stabilimento Apofruit e l’incontro con le Organizzazioni di Produttori Terre Della Luce e Club Candonga.
Una serie di appuntamenti che hanno permesso al Ministro dell’agricoltura di conoscere e toccare con mano le eccellenze agroalimentari e imprenditoriali presenti nel territorio, sulle quali abbiamo molto lavorato negli ultimi anni per sostenere e favorire i processi aggregativi di filiera, di innovazione e di ricerca dell’identità, della qualità e della sostenibilità, puntando anche alla valorizzazione del brand Basilicata dell’agroalimentare in Italia e nel mondo.
Nel pomeriggio è stato anche organizzato un incontro nella sede Alsia di Pantanello a Metaponto con le delegazioni delle Organizzazioni di Produzione di tutti i settori agricoli della Basilicata. Quindi il trasferimento a Matera per la presentazione ufficiale di Italia Viva Basilicata negli spazi dell’ex Mulino Alvino. All’incontro con la Bellanova hanno partecipato le delegazioni delle associazioni di categoria di settore. Un incontro nel quale sono state segnalate criticità e progettualità utili a sviluppare un comparto strategico per la Basilicata e il Sud Italia, a partire dalla realizzazione della Piattaforma dell’ortofrutta a Ferrandina, inserita nella Zes Ionica con il Porto di Taranto.
Ministro all’Agricoltura Teresa Bellanova risponde ai giornalisti sulle questioni che riguardano il caporalato e danni da maltempo: “Sul caporalato ho detto che abbiamo cominciato a fare il piano per la prevenzione in agricoltura che presenteremo con la Ministra Lamorgese e la Ministra Catalfo a fine mese, un piano che prevede un intervento nell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, perchè se vogliamo liberre il settore agricolo dal caporalato dobbiamo mettere in campo quei servizi che oggi purtroppo fornisce il caporale dietro comportamenti ricattatori e spesso malavitosi. C’è la questione del trasporto. Non basta dire che ci sono le risorse ma bisogna organizzare il servizio e questo lo devono fare le Regioni con le autonomie locali e il mondo dell’impresa e il sostegno anche dei Ministeri a livello nazionale. E poi c’è il problema degli alloggi perchè tutte le imprese pongono lo stesso problema. Ci sono prodotti che non sono stati raccolti per mancanza di manodopera. Si può continuare con il teatrino che vede gli immigrati come gli invasori o invece si può affrontare in modo razionale ed equilibrato questo tema prevedendo che i flussi di manodopera devono essere governati e regolari verso il nostro Paese e noi dobbiamo attrezzarci non solo perchè le persone debbano lavorare in condizioni dignitose ma una volta che finiscono di lavorare queste persone sono cittadini che vanno rispettati nei loro diritti civili e nella loro umanità. Su questo con la Ministra Lamorgese ragioniamo sull’utilizzo di risorse comunitarie perchè si possano creare delle strutture che non devono essere le tendopoli, perchè le tendopoli inevitabilmente portano verso fenomeni illegali”.
L’altro problema è quello dei dazi, il nostro Paese rischia molto in particolare nel Mezzogiorno. “Noi rischiamo perchè i dazi sono una scelta sciagurata. Noi abbiamo contestato i dazi, ho scritto una lettera al commissario europeo Hogan che sarà in missione a Washington per chiedere di intervenire sulla revoca dei dazi che sono stati attuati e per la istituzione di un fondo compensativo a livello comunitario per ripagare gli imprenditori che stanno subendo le scelte fatte da Trump che non sono a seguito di una responsabilità degli imprenditori agricoli nel nostro Paese. Oltre questo noi diremo al Ministro dell’Agricoltura americano che incontrerò il 30 gennaio che il nostro Paese porta negli Stati Uniti d’America prodotti d’eccellenza. Intervenire con i dazi non significa solo fare un danno ai produttori agricoli, all’industria alimentare italiana, significa fare un danno ai consumatori americani perchè vengono privati di prodotti d’eccellenza che sono qualitativamente molto alti, non solo per soddisfare il gusto ma anche perchè fanno bene alla salute. Ricordiamo sempre che la dieta mediterranea è riconosciuta dall’Unesco come una dieta che fa bene alla salute delle persone e se noi siamo il Paese dopo il Giappone dove c’è un’aspettativa di vita più lunga lo dobbiamo anche alla qualità della nostra dieta mediterranea e quindi dei prodotti che arrivano sulle tavole dei cittadini italiani e dei consumatori a livello mondiale”.
Qual è l’obiettivo di Italia Viva in Basilicata? “L’obiettivo è ramificare un progetto politico al quale tengo molto perchè questo Paese ha bisogno di superare l’astrattezza, di una politica che spesso si divide senza individuare qual è l’oggetto del contendere, una politica che sappia mettere in campo proposte riformiste, Italia Viva è nata per questo, per dare casa a tutti quei riformisti che vogliono misurarsi con la trasformazione che i tempi moderni ci mettono di fronte”.
Michele Capolupo
La fotogallery della giornata in Basilicata del Ministro Bellanova (foto www.SassiLive.it)