“Non mi convince la soluzione semplicissima individuata ieri a Matera al vertice con il Ministro Lezzi: per attrarre turisti specie dall’estero sarebbe sufficiente incrementare le navette di collegamento tra Matera e l’aeroporto di Bari, un vertice che sancisce il disinteresse acclarato nei fatti di Governo nazionale, Consorzio Industriale e Regione per l’aviosuperficie Mattei di Pisticci e conferma che in tema di trasporti-mobilità prevalgono le improvvisazioni”. A sostenerlo è il consigliere regionale Paolo Castelluccio che aggiuge: “persino il sindaco di Pisticci Verri ignora quali ricadute sarebbero venute dal funzionamento immediato dell’aviosuperficie della Valbasento in termini di economia locale e di occupazione. Invece di coinvolgere direttamente e responsabilizzare i ministri Cinquestelle, la Lezzi (Sud) e Toninelli (Infrastrutture) in primo luogo, la Verri si limita ad esprimere l’auspicio che si torni a parlare di Pisticci piuttosto che, dopo tante parole di questi anni, si passi ai fatti. Per non parlare dell’Amministrazione Comunale di Matera sempre più “bari-dipendente” con il risultato che una volta arrivati all’aeroporto di Bari i turisti soggiornano nel capoluogo pugliese o nella Murgia barese dedicando mezza giornata alla visita di Matera.
E’ evidente che il Ministro Lezzi se non adeguatamente “pressata” da amministratori regionali e comunali, operatori turistici, imprenditori non ha alcuna volontà di occuparsi dell’aeroporto regionale di cui ieri a Matera nessuno ha speso una sola parola. Tutto ciò mentre la Giunta Regionale, che deve ancora recuperare dalla Regione Puglia la quota per il servizio Frecciarossa Taranto-Ferrandina-Potenza-Milano, se ne esce con la brillante idea della Franconi di chiedere i soldi al Governo per il funzionamento del servizio. Poteva pensarci prima di investire 3,3 milioni di euro dello scorso anno. Siamo di fronte a casi di improvvisazione perché – dice ancora Castelluccio – la verità è che non si è mai voluto affrontare seriamente e con programmazione la questione dei trasporti e della mobilità essenziale senza pensare ad un’accelerazione nel programma che riguarda la pista Mattei – di cui si sono perse le tracce della gara per la nuova gestione – e con essa ad una programmazione coordinata dei mezzi di trasporto e di mobilità.
Forse non poteva esserci trovata migliore del “passaporto” per i visitatori di Matera – conclude Castelluccio – perché in una zona a più basso indice infrastrutturale, come nei Paesi in via di sviluppo, il passaporto diventa obbligatorio.
Concordo pienamente, oramai siamo in caduta libera nel baratro e senza paracadute. Senza la connessione delle Feerrovie dello Stato a Matera ( che è rivolta ad una utenza popolare) e senza Pista Mattei per un utenza elitaria ( e non solo), non ci sarà aumento di navette adeguato al bisogno. No comment! Tutt’al più mi va di rimarcare la necessità di un servizio-navetta che colleghi la città di Matera CEC ( Capitale Europea della Cultura 2019) alla sua stazione designata (Matera-Ferrandina), come servizio (extra) urbano alla stregua delle corse per il Cimitero o per Picciano o la Martella e Venusio. Tutte le stazioni d’Italia sono collegate con i capoluoghi attestati sulla stazione e quindi il viaggiatore che scende dal treno nella Stazione Ferrandina- Matera ha diritto a trovare il mezzo di trasporto che lo porti a Matera e…gratis o, al più, al costo del biglietto per il trasporto urbano, e non solo per il 2019.