Il Comitato spontaneo genitori bambini con bisogni speciali di Matera scrive al Ministro per le Disabilità chiedendo, ancora una volta, un suo intervento a tutela dei diritti dei propri figli.
“Già ad inizio Febbraio ci siano rivolti a Lei in qualità di Ministro per le Disabilità con una lettera aperta – scrivono i rappresentanti dei Genitori – invocando un Suo intervento, ma, con nostra grande sorpresa e delusione, non abbiamo ricevuto alcun riscontro da parte del Ministero.
Siamo oltre 100 famiglie aderenti al Comitato, e la questione conta circa 200 bambini con disabilità ai quali da Ottobre 2023 sono state sospese le terapie ex art 26 a causa dell’esaurimento del budget annuale assegnato alla struttura che eroga le terapie.
Della nostra vicenda si sono occupati e continuano a seguirne le evoluzioni sia la stampa e i media locali, che nazionali.
Attualmente la Regione Basilicata si è limitata ad autorizzare uno sforamento del limite mensile del budget, consentendo così alla struttura di riprendere le terapie, ma, senza un aumento del tetto di spesa annuo le terapie saranno nuovamente interrotte allo scadere dei progetti riabilitativi semestrali, ad Ottobre prossimo. La Regione ha intrapreso un’analisi dei fabbisogni al fine di stabilire gli importi in modo congruente, ma nessun impegno o garanzia scritti sono stati presi in tal senso.
Vista la Sua presenza a Matera in programma il 4 aprile in occasione della campagna elettorale per le elezioni regionali del 21 e 22 Aprile, con la presente Le chiediamo un incontro urgente, affinché siano trovate quanto prima le soluzioni definitive e concrete a cui hanno diritto i nostri figli.”
Qualora anche questa volta non avremo un riscontro alla nostra richiesta siamo pronti a manifestare rumorosamente – concludono i rappresentanti – affinchè i diritti dei nostri figli siano concretamente e definitivamente garantiti e messi in sicurezza, poiché garantire il Diritto alla Salute dei bambini con disabilità, rappresenta una battaglia di civiltà che dovrebbe andare oltre le appartenenze politiche e le logiche che fino ad oggi hanno penalizzato la Basilicata e i suoi Figli.