Il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, Giuseppe Miolla in una nota esprime alcune riflessioni sulla vicenda legata alla raccolta firme per dare la possibilità ai cittadini di partecipare attivamente alla vita democratica dell’Amministrazione Comunale di Pisticci. Di seguito la nota integrale.
Succede a Pisticci che un gruppo di cittadini, movimenti e partiti politici decidono di avviare una raccolta firme per chiedere all’amministrazione comunale di Pisticci di aggiungere al nostro Statuto Comunale la possibilità da parte dei cittadini di richiedere un Consiglio Comunale Aperto, strumento importantissimo di democrazia diretta e dal basso, per permettere alla cittadinanza di chiedere la convocazione dello stesso, di stabilire i punti all’ordine del giorno e soprattutto di prendere parola all’interno della massima assise locale, al fine di avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni e nel caso proporre soluzioni alternative.
Nel mese di Agosto 2018 le firme raccolte vengono protocollate.
A questo punto, su iniziativa dell’avvocato Leonardo Galeazzo, viene interessato della questione il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta Riccardo Fraccaro, esponente del movimento cinque stelle, il quale prontamente risponde alla missiva, manifestando apprezzamento per l’iniziativa, meritevole di accoglimento per la costruzione di una nuova idea di comunità.
Ad oggi non si è ravvisata nessuna apertura al dialogo da parte dell’amministrazione sebbene il programma elettorale con cui i 5 Stelle di Pisticci preveda espressamente tra i suoi punti proprio l’istituzione di strumenti per favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla vita democratica delle istituzioni
(punto 2 del programma 5 stelle: Su richiesta di almeno 100 cittadini, del Sindaco, di un membro della Giunta o di 1/3 dei consiglieri comunali, dovranno tenersi consigli comunali aperti, per discutere argomenti di interesse collettivo. A tali consigli i cittadini potranno intervenire esponendo problemi o avanzando proposte che dovranno essere oggetto di apposita delibera; Referendum consultivo: è uno strumento di confronto tra istituzioni e cittadini ed è già previsto dallo Statuto del comune di Pisticci per le materie di competenza esclusiva dell’Ente comunale: a tale riguardo, per potenziarlo, si prevede di abbattere la soglia per la sua proponibilità (2/3 dei consiglieri comunali o 1000 elettori), riducendola alla metà +1 dei consiglieri comunali o a 500 elettori e di abolire il quorum di validità della metà più uno degli aventi diritto al voto.)
L’iniziativa ha invece fortemente infastidito i paladini dell’onestà e della trasparenza, che non vogliono interferenza alcuna e si sottraggono puntualmente ad ogni confronto con i cittadini.
Dopo quasi tre anni di amministrazione grillina le stelle hanno perso la loro brillantezza e il Paese è precipitato nelle tenebre più oscure.