A seguito della votazione sulle modifiche del regolamento zone di sosta a Potenza riportiamo di seguito la nota integrale inviata dai Consiglieri Comunali dell’opposizione del Comune di Potenza Andretta, Blasi, Falconeri, Falotico, Fuggetta, Pergola, Telesca, Smaldone, Giuzio, Tramutoli e Biscaglia
In sesta commissione in data 21 settembre si è tenuta la votazione sulle modifiche del regolamento zone di sosta.
La maggioranza ha approvato un testo che va contro un modello di città sostenibile, preferendo puntare su una visione autocentrica anche in contrasto con le linee di indirizzo del redigendo piano urbano della mobilità sostenibile.
Alcuni emendamenti dell’opposizione che , da tempo avevano ricevuto parere favorevole degli Uffici, hanno trovato voto contrario della maggioranza.
Andiamo per ordine.
Nel nuovo regolamento i veicoli a due ruote potranno sostare nelle strisce blu (a pagamento). Dopo aver ragionato su una serie di difficoltà ( dove posizioneranno il grattino o il ticket, cosa diranno i residenti trovandosi altri posti occupati) questa opposizione ha apensato di chiedere tramite emendamento di lasciare il punto a riguardo come nel vecchio regolamento, cioè lasciare la possibilità di parcheggiare nelle zone preposte e gratuitamente.
Probabilmente sarebbero serviti nuovi stalli…ma è più facile chiedere sacrifici ai potentini.
Stessa sorte è toccata all’emendamento che mirava a mantenere il previgente testo regolamentare che indicava in un massimo di n. 2 i permessi annuali per abitazione per la sosta sulle strisce blu.
Oggi invece la maggioranza ha deciso che i permessi devono passare a 3 per nucleo familiare.
Aumentare questa disponibilità a tre autovetture significa andare ad avallare una serie di difficoltà che si sarebbero potute risolvere con un pò di buon senso e con un attenzione particolare al centro storico che ha visto l’eliminazione di parcheggi bianchi e blu.
Per i Consiglieri di opposizione ciò sintomatico di una scarsa sensibilizzazione all’uso del trasporto pubblico, delle debolezze sul fronte di altre forme di mobilità sostenibile dell’assenza o carenza di misure che convincano i cittadini ad utlizzare altri mezzi di trasporto. Trasporto che in città riporta serie e gravose difficoltà che sembravo non vedere soluzioni.
Secondo lo studio Isfor servono politiche pubbliche per limitare l’uso dell’auto, incentivi e disincentivi mirati, alternative “obbligate”, ma anche una sensibilizzazione alla base, pubblicità e iniziative che ci facciano sentire meno dipendenti e meno attratti dal possesso dell’auto. Purtroppo la modifica che arriva da questa maggioranza di centro destra va proprio nella direzione contraria alle politiche della sostenibilità.
Un quadro desolante che non lascia ben sperare per la nostrà città.