Montalbano Jonico esclusa dalla Zes Jonica, “Montalbano In Movimento”: “Le imprese locali spostino la sede fiscale a Scanzano Jonico”. Di seguito la nota integrale.
La “Zona Zes Jonica” è finalmente attiva: è stata finanziata per 180 milioni.
Le imprese (agricole, industriali, artigianali, commerciali) di questa area ad “economia speciale”, beneficeranno di sgravi fiscali, riduzione di Iva, finanziamenti mirati, sburocratizzazione, detassazione, aree franche (niente dazi) e … infrastrutture ad hoc.
Dura 7 anni, replicabili per altri 7.
In questa area franca di privilegi non c’è Montalbano Jonico. Ci sono le aree Paip e Pip di Policoro, Scanzano, Ferrandina e Pisticci, l’area industriale della Val Basento, e ci sono le zone produttive di Matera, l’area industriale di Jesce tra Matera e Altamura.
Non c’era Bernalda, poi il sindaco di questa comunità ha fatto fiamme e fuoco per entrarvi e c’è riuscito.
Poi ci sono Senise, Lauria, Baragiano, Balvano, Viggiano e Tito che si affacciano sul Tirreno o sono aree di prossimità al Tirreno e non allo Jonio. Che c’entrano???
Le Zone Zes le ha fortemente volute il governo Conte 1 (M5S e Lega), mentre le aree che compongono la Zona Zes Jonica le ha decise la Regione Basilicata, amministrazione di Marcello Pittella.
Più volte, in questi anni, il sindaco e presidente della Provincia, Piero Marrese, e le sue amministrazioni hanno sempre svicolato da una risposta chiara sul perché dell’esclusione di Montalbano, affermando in sintesi che la Zona Zes Jonica “riguarda solo le aree industriali” (falso), che “in realtà non è conveniente” (falso), che “per Montalbano era più produttivo investire” nel vecchio progetto di 40 anni fa sulla Val d’Agri intorno alla vecchia stazione calabro lucana.
Se non si è fatto in 40 anni, vuol dire che non serve.
Dunque, mentre per le attività economiche dei più grossi comuni jonici c’è una forte possibilità di crescere, a Montalbano ci dobbiamo invece accontentare di/del:
– una nuova scuola da 2,5 milioni di euro che non ci serviva (si fa fatica a comporre le classi di alunni)
– una vecchia e solida scuola ristrutturata per 3 milioni di euro (che ora resterà mezza vuota)
– lampioni messi dalla Provincia lungo la strada per Scanzano (all’una/due di notte si spengono)
– Sacro Cuore ristrutturato dalla Provincia
una Riserva dei Calanchi in sostanza quasi chiusa al pubblico e alle scolaresche
un finanziamento avuto da tutti i comuni da parte del Ministero dello Sport per il campo sportivo
2 finanziamenti avuti da tutti i comuni dai Beni ambientali per le mura storiche
le case della “Basulata” consegnate ai titolati piene di umido e con barriere architettoniche
– molta attività ludens (panem et circenses) e di molta, ma molta propaganda.
E siamo sempre un comune indebitato fino al midollo osseo del paese.
Il Movimento per Montalbano – purtroppo – deve consigliare alle imprese montalbanesi che possono, di spostare la residenza fiscale dell’azienda a Scanzano Jonico o a Policoro.