E’ morta nella notte scorsa la governatrice della Calabria Jole Santelli. Ancora non sono note le cause del decesso della politica, che secondo indiscrezioni, sarebbe stata trovata questa mattina esanime da un membro del suo staff.
Santelli, 52 anni da compiere il prossimo 28 dicembre, esponente di Forza Italia, era stata eletta presidente della Calabria a febbraio scorso a capo di una coalizione di centrodestra.
Di seguito il messaggio di cordoglio inviato da Adriana Domeniconi, Presidente regionale ENAC Presidente nazionale ACOP Sportello antiviolenza.
La morte non è niente! Sono solo passata dall’altra parte : è come fossi nascosta nella stanza accanto……Non sono lontana sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo ……Mi sembra di sentire la Sua voce proferire il Suo pensiero di vita ed esordire con le parole sopra citate , la voce è quella di Jole Santelli, una Donna eccezionale ,vera ed autentica il cui volto dagli occhi penetranti ed espressivi con passione ed intensità ci trasmette, ancora ora, dopo la Sua morte, la voglia di vivere attimo per attimo la vita,rinascendo ogni attimo in modo diverso! Ogni tratto del suo viso sembra raccontarci momenti ed eventi della sua esistenza,è una Donna non artefatta che aveva coscienza della Suafemminilità,ma non l’ha mai ostentata; ciò che ha sempre desiderato mostrarci è la sua anima limpida e trasparente, velata di malinconia, di una vena di tristezza, di amarezza e di sconforto per le avversità e le insidie che la vita, purtroppo riserva. Si percepisce dal suo sguardo il rimpianto per la felicità degli attimi in cui il cuore non ha conosciuto solo tormenti, ma anche gioia ed amore cosicché il mondo che la circondava appariva favoloso e splendido. E così al pari della grande Anna Magnani, è ,con la stessa veemenza e veracità , che Lei si rivolgeva ai cittadini della Sua Regione iquali non erano semplici spettatori ,ma un “Coro”interlocutore , attivo , presente e partecipe dei pensieri,delle riflessioni che emergevano dalla Sua determinazione e dal Suo coraggio di guerriera,trasmettendo anche a chi l’ascoltava, la consapevolezza che la realtà è diversa dai sogni del passato e che lo smarrimento di un essere umano che cerca di realizzarsi fra la noia e l’indifferenza di chi lo circonda, lo porta al desiderio di tornare indietro negli anni per rivivere almeno in sogno l’ingenuità del periodo della gioventù, quando pensi ,di poter governare il mondo con l’innocenza e la determinazione che è propria di quell’età. Considerazioni ,queste, mirabilmente espresse nelle Sue interviste o dissertazioni redatte nel corso del Suo impegno politico dove ognuno di noi si riconosce e dove con vibrante passione ci insegna a risorgere dai momenti bui, da quegli “attimi” che segnano un solco profondo nel nostro cuore per poi cogliere “l’attimo ,il tanto agognato”CARPE DIEM”ed afferrare al volo il dono della luce ,che se pur silente ,arde in ognuno di noi .L’istrione che albergava nel Suo animo era palpabile ed aleggiava nell’aria e le permetteva di manifestare e palesare il Suo credo e la voglia di cambiare lo stato delle cose incancrenite da una vecchia forma mentis. Ed è la Sua passione e il Suo cuore di guerriera ad averla accompagnata e ad accompagnarla, ancora, in questo splendido viaggio di canto poetico dai toni intensi che si chiama e denomina “Vita”
Nel suo excursus di impegno politico e lavorativo si palesa la sua forza e l’umorismo con cui ha affrontato la scena del Suo iter quotidiano ,ma soprattutto un momento particolare della sua vita,quando improvvisamente con estremo coraggio, ha dovuto lottare conto lo spettro di un terribile male :il cancro .E così ,dopo che il tenue cristallo della felicità si era frantumato ,dopo essere scesa negli abissi del dolore più profondo come l’Albatros di Baudelaire o la capinera della” Quercia caduta” di Pascoli ,simile ad una rondine ferita o ad un gabbiano prigioniero del catrame ,ha elaborato una specie di rosario-bilancio che l’ha portata ad un’introspezione interiore rendendola più forte e più consapevole della complessità dell’essere umano tanto da raggiungere una sorta di liberazione dalla sofferenza di questo immane dolore,arrivato come un’onda del mare. Un iter ed una battaglia contro “la bestia” lunga ed estenuante raccontata e descritta senza commiserazione, ma anzi tirando fuori una forza inimmaginabile che l’ha portata a celare la Sua sofferenza con una caparbietà incredibile. La morte ha bussato alla mia porta,io mi sono barricata e non ho aperto”, pare aver voluto manifestare e trasmettere a tutti dove traspare la sua visione disincantata della vita ed il coraggio per sconfiggere il “demone”.La vita è fatta di “attimi”;attimi di gioia ed attimi di dolore,tragici dove tutto cambia, dove senti strisciare un serpente velenoso lungo tutto il tuo corpo, ma un momento dopo con un’inaspettata forza d’animo si rinasce a nuova vita rifiorendo apportando radicali cambiamenti di valori e riscoprendo principi morali e veri affetti. Questo assunto sembra averci voluto palesare la nostra carissima amica regalandoci una filosofia di vita che fa la differenza! E prima di lasciarci ci ha regalato sempre, ogni volta, che la vedevamo e incontravamo un gioioso, un brioso e garbato sorriso. E in questa guisa desidero ravvisarla e rammentarla. Ciao Jole, da lassù continua ad infonderci quella determinazione, coraggio e forza che era insita nel Tuo cuore.