Nicola Matronardi, iscritto al PD, commenta la decisione assunta dall’Amministrazione Comunale pentastellata di negare la possibilità di istituire i seggi per le primarie del PD presso la sede del Comune sia a Pisticci, sia a Marconia. Di seguito la nota integrale.
Siamo alle solite. Siamo ancora una volta davanti alla dimostrazione da parte dei pentastellati pisticcesi di non voler collaborare con la comunità, negandole la possibilità di istituire i seggi per le primarie del PD presso la sede del Comune sia a Pisticci, sia a Marconia, dando prova, con mio grande disappunto, di negare il senso di libertà politica e democrazia di un paese che aveva il sacrosanto diritto di farlo. E siamo ancora una volta davanti alla spaccatura di un partito che nel comune di Pisticci avrebbe potuto fare molto di più, con maggiore coerenza e serietà. Lo abbiamo visto dal risultato delle elezioni a segretario nazionale del Partito Democratico. Solo 358 cittadini pisticcesi hanno deciso di esprimere il voto (di questi solo 29 tesserati) e lo hanno fatto così: Orlando 49,72%, Renzi 30,44%, Emiliano 13,40%. C’è stata scarsissima partecipazione, anche e soprattutto da parte degli stessi tesserati al partito e dei leader. Ancora una volta la nostra comunità, martoriata da malapolitica e afflitta da anni di assenza di una vera politica costruttiva, ha voluto dare dimostrazione di essere stanca di essere “sedotta e abbandonata”. Se solo ci fosse stato più coinvolgimento, sono sicuro che la risposta degli elettori sarebbe stata più incisiva. Anche i leader del partito e il loro comportamento tenuto durante la campagna elettorale avvalorano questa tesi. Io sostengo con forza che bisogna camminare insieme, andare tutti verso un unico obiettivo: valorizzare il territorio, far ripartire le filiere importanti per noi: l’agricoltura e il turismo. Abbiamo una costa lunga più di 20 km e ad oggi, alle porte della stagione estiva, non abbiamo un programma di eventi e attività che attiri gente. Le spiagge del comune di Pisticci non sembrano spiagge, ma hanno l’impressione di essere paludi. Per non parlare della Valbasento, la zona industriale ex Anic che nei tempi passati ha dato lavoro e prosperità alla provincia di Matera, ma negli ultimi anni è continuamente vittima di politiche scellerate. Insisto su questo discorso perchè io quell’area industriale la vivo quotidianamente da venticinque anni. Sono profondamente amareggiato perchè ho assistito a promesse di apertura di nuovi scenari, di nuove condizioni, invece nuovi scenari si sono aperti solo per alcuni di loro. Sono dispiaciuto da cittadino pisticcese e da iscritto al PD, poichè l’amministrazione Cinque Stelle non dimostra nessuna voglia e intenzione di collaborare verso uno scopo comune, per questo lancio un appello a tutte le forze politiche della nostra comunità: meditate e prepariamoci a fare un’opposizione forte e vera al Movimento.
Nicola Matronardi