Abolizione degli studi di settore, chiusura di Equitalia, riduzione del cuneo fiscale, riduzione aliquote Irpef e inversione dell’onere della prova, perché per il M5S, “il cittadino è onesto fino a prova contraria”.
E ancora: cancellazione di 400 leggi inutili, la maggior parte delle quali contribuisce a inasprire i rapporti tra i cittadini, le famiglie e le piccole e medie imprese da una parte e lo Stato dall’altra.
In una sola parola, abolizione delle pratiche medioevali con le quali, i governi che si sono susseguiti negli ultimi 20 anni, di destra e di sinistra, hanno vessato la piccola e media impresa italiana. È quanto porteranno in discussione, venerdì 9 febbraio, alle 19, i candidati del M5S, Mirella Liuzzi, Vito Petrocelli, Saverio de Bonis e Gianluca Rospi, invitati a un confronto con l’associazione degli artigiani, CNA Matera, il cuore della reale economia dei territori della Basilicata.
Tutti i candidati sono pronti a spiegare anche le coperture finanziare predisposte per riuscire a rilanciare l’economia italiana e lucana, attraverso la moralizzazione della spesa corrente dello Stato, quantificata in 50 miliardi di euro, e con l’istituzione di una banca pubblica, l’abolizione degli investimenti sul fossile, la riduzione delle migliaia di società pubblico/private, la soppressione degli enti inutili e una gestione trasparente e partecipata del bilancio dello Stato.