I consiglieri comunali Michele Paterino, Emanuele Pilato, Maria Visaggi Visaggi, Franco Di Lecce, Tiziana De Palo, Gianfranco Losignore, Angela Caldarola, Filomena Fiore, Pasquale Doria, Liborio Nicoletti, Carmine Alba, Tommaso Perniola, Lucianna Stigliani, Anna Teresa Ramundo, Biagio Iosca, Mario Montemurro, Mimmo Carlucci, Nicola Stifano hanno inviato una mozione al sindaco di Matera da discutere nel prossimo consiglio comunale contro i tagli ai Comuni previsti nel disegno di legge di bilancio del Governo Meloni.
Di seguito la nota integrale.
Premesso che la legge di bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri e all’esame del Parlamento , per la prima volta dopo anni prevede tagli per 250 milioni agli enti locali, di cui 200 milioni a carico dei comuni e 50 milioni per Province e città metropolitane;
Rilevato che questi tagli rischiano di mettere in crisi i fragili equilibri di bilancio dei comuni, già in difficoltà per via della crisi energetica e della crescita generalizzata dei prezzi. Se questi tagli venissero confermati dal voto del Parlamento le conseguenze sarebbero particolarmente difficili anche per bilancio del nostro Comune: riduzione dei servizi ai cittadini, aumento dei tributi e delle tariffe dei servizi a domanda individuale, blocco delle assunzioni su organici già pesantemente sottodimensionati,come noto, in modo particolare nei Settori Lavori Pubblici e Urbanistica;
Atteso che questi tagli colpiscono in maniera generalizzata tutte le amministrazioni locali cui sindaci hanno pure manifestato la loro preoccupazione per i tagli previsti che li costringerebbero a tagliare servizi ai cittadini e alle famiglie o a mettere le mani nelle loro tasche;
Preso atto che all’assemblea dell’ANCI tenuta a Genova nei giorni dal 24 al 26 ottobre 2023 tutti i sindaci all’unanimità hanno detto NO ai tagli previsti nella legge di bilancio;Considerato che la legge di bilancio non è stata ancora approvata in via definitiva e potrebbero esserci ancora dei margini per scongiurare i tagli previsti agli Enti locali;
impegna il Sindaco ad agire, unitamente alla Associazione nazionale dei Comuni (ANCI), in tutte le sedi istituzionali nei confronti del Governo e del Parlamento per scongiurare i tagli ed evitare così pesanti ripercussioni sulle proprie comunità.