Una mozione “tutta politica” è stata presentata ai giornalisti dal capogruppo di Forza Italia Michele Napoli e dal consigliere regionale Paolo Castelluccio alla vigilia della discussione ed approvazione della manovra finanziaria regionale in tema di finanziamenti a favore dei comuni lucani in dissesto finanziario, tra i quali il Comune di Potenza. L’obiettivo principale – ha spiegato Napoli – è quello di scongiurare, come avviene ormai in ogni Finanziaria Regionale, provvedimenti che rispondono solo alla logica di soccorrere amministratori che hanno accumulato deficit di bilancio senza finalizzare l’intervento della Regione, per altro che non tiene conto di quanto prevede la Costituzione, vale a dire che solo lo Stato può erogare finanziamenti a Comuni in dissesto accertato, all’aspetto fondamentale che riguarda la qualità dei servizi erogati ai cittadini. Nell’incontro con i giornalisti è stato diffuso il report di Opencivitas – una struttura di esperti insediata al Ministero Economia e Finanza – sul fabbisogno standard del Comune di Potenza. Tra i dati più eclatanti: i servizi di trasporto registrano un fabbisogno standard di poco più di un milione di euro e una spesa storica al 2010 di oltre 7,5 milioni di euro (-86,24%), una differenza decisamente incrementata con dati più recenti; per lo smaltimento dei rifiuti il fabbisogno standard è di 8,5 milioni di euro a fronte di una spesa storica di circa 14,5 milioni (-41,23%); nell’istruzione pubblica al fabbisogno di 4,7 milioni di euro corrisponde una spesa storica di 8,2 milioni (-43,1%). Ma – ha detto il capogruppo azzurro in C.R. – non è solo una questione di spesa sotto il segno meno. E’ sufficiente incrociare questi dati con il rapporto annuale del Sole 24 Ore per verificare che la qualità, l’efficienza e l’efficacia di gran parte dei servizi erogati dal Municipio di Potenza sono fortemente inadeguate. Per questo il principio che vogliamo affermare – continua Napoli – è insieme alla responsabilità degli amministratori , la possibilità di valutazione del cittadino, una sorta di “vedo, pago e voto”, nel senso di verifica dei servizi, pagamento equo degli stessi per determinare i consensi o i dissensi a favore degli amministratori. Ciò per spezzare il circolo, che è tutto il contrario del virtuosismo, dello scaricabarile di responsabilità, tanto poi ci pensa la Regione. Il capogruppo di Fi ha quindi evidenziato che non si può fingere di ignorare che l’art. 6 del decreto legislativo 149/2011 sancisce l’ incandidabilità per il sindaco del Comune nel quale la Corte dei Conto ha accertato il dissesto finanziario, un principio che deve trovare applicazione pratica quale principio di piena responsabilità.
Per Castelluccio che ha evidenziato la situazione diffusa di dissesto nei Comuni delle due province “c’è un altro aspetto riferito alla spesa per investimenti. Mentre altri comuni medio-grandi nel Paese hanno indirizzato la spesa per investimenti infrastrutturali, per dotazione di centri erogatori di servizi, per la promozione del turismo, da noi il deficit accumulato riguarda solo ed esclusivamente la spesa corrente. Un modo per badare – ha detto – al consenso elettorale e non certo al futuro delle comunità locali e favorire le opportunità di sviluppo, di promozione di impresa e di occupazione. Quanto alle funzioni sovracomunali svolte dal Comune capoluogo , esse non possono diventare un alibi per battere cassa alla Regione, piuttosto vanno definite in una specifica normativa di legge, per questo la mozione è tutta politica ed assume il Comune di Potenza come un esempio, sia pure il più clamoroso”.