Michele Napoli, capogruppo Forza Italia Consiglio Regionale: “Giovani Forza Italia rilanciano protagonismo giovani generazioni sul petrolio”.
La mobilitazione dei Giovani di Forza Italia intorno alla questione petrolio ha l’indiscutibile merito di rilanciare il protagonismo delle nuove generazioni intorno ad uno dei temi centrali per lo sviluppo della Basilicata. Solo ieri, ancora una volta, il presidente della Svimez Giannola ha messo in guardia: “la fuga dei giovani dalle regioni del Sud rischia di essere senza ritorno”. E allora in attesa della comunicazione che il Presidente Pittella farà al Consiglio Regionale nella seduta del 7 aprile sull’accordo preliminare Regione-Mise non ci resta che ribadire che non possiamo più sprecare l’opportunità del petrolio, specie se vogliamo pensare al presente e al futuro dei giovani.
Intanto, la battaglia politico-istituzionale che il Gruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale conduce da sempre, sintetizzabile nella strategia di non accontentarci di qualche punto percentuale in più di royalties da “strappare” nella contrattazione con Governo e compagnie, comincia a dare alcuni risultati, tra tutti il superamento del metodo di impiego “polverizzato” delle royalties per concentrale su tre-quattro questioni di emergenza. Ed è sicuramente merito della nostra azione incalzante in Regione se per il futuro è prevalsa la nostra visione, affermata nella normativa di legge della Regione, vale a dire la possibilità di utilizzare le royalties solo ed unicamente in conto capitale, ovvero per investimenti e non per spesa corrente o per interventi riconducibili alla mera gestione ordinaria.
Sulla cosiddetta card sociale è il caso di fare chiarezza. Lo abbiamo detto in aula in occasione del dibattito sul Reddito Minimo di Inserimento: il forte disagio sociale che coinvolge, statisticamente, il 24,5 per cento del totale delle famiglie lucane in stato di povertà (ma purtroppo più numerose di quante ne calcola l’Istat) non si contrasta con programmi assistenziali. Sappiamo che per chi vive in stato di indigenza anche poche centinaia di euro al mese sono essenziali per le spese alimentari della famiglia. La verità è che le politiche sinora attuate dal Governo regionale per la riemersione dall’emergenza sociale, tutte improntate sull’assistenzialismo, sono contestate dai cittadini interessati dal Programma COPES, da volontariato sociale e civile e dai sindacati in particolare dei pensionati, la categoria sociale a “rischio povertà”.
La nostra proposta più complessiva in tema di utilizzo delle royalties petrolifere in sintesi consiste nell’utilizzare le risorse per creare una banca regionale che garantisca investimenti in settori fondamentali per lo sviluppo regionale quali infrastrutture, ricerca, innovazione, export e ambiente. Una banca che deve promuovere, attraverso i finanziamenti, le attività delle imprese rivolte ai settori produttivi, oltre a misure di credito a sostegno di start-up ed imprenditoria giovanile.
Ritornare a crescere significa, innanzitutto, realizzare infrastrutture e finanziare la ricerca e l’innovazione, innescando quel processo di valorizzazione dei saperi che è il vero fattore di guida del cambiamento. Lo dobbiamo soprattutto ai giovani.