Il governatore lucano è intervenuto questa sera a Matera, per la chiusura della due giorni dal titolo #Narrazioni19 ed è stato protagonista di un’intervista condotta dal giornalista De Pizzo di Rai News 24.
Infrastrutture, viabilità, creazione di una politica industriale audiovisiva per Matera e per il Sud in vista delle ingenti risorse che arriveranno con Matera 2019. Ma anche progetti e percorsi da percorrere per il futuro della Basilicata. Sono alcuni argomenti sui quali si è soffermato il presidente della Regione, Marcello Pittella, intervistato nella Città dei Sassi dal giornalista Mario De Pizzo (Rai News 24) a chiusura di #Narrazioni19, la due giorni organizzata presso il Palazzo Lanfranchi dal Centro Internazionale per gli Studi Storici Sociali e dei Territori, sulla centralità di Matera Capitale europea della Cultura 2019 nel dibattito pubblico e nelle scelte di governo.
“Se potessi enucleare il bisogno per la Basilicata e collocarlo su due solchi da tracciare – ha detto il presidente – li suddividerei così: da un lato abbiamo bisogno di testa, dall’altro di costruire una programmazione più ampia e condivisa nell’utilizzo delle risorse. C’è necessità di una programmazione che non sia spacchettata, ma mirata su grandi progetti. Se non costruiamo le condizioni culturali, se non favoriamo l’acquisizione di conoscenza e sapere, l’applicazione di metodologie che provano a discutere su questioni che ci riguardano, credo che la sfida di Matera, e la sfida dell’Italia in Europa, non si vincano. Cosa serve per la Basilicata? Non serve soltanto elencare pochi e sintetici asset strategici, come ad esempio infrastrutture, ambiente, energia, scuola digitale, aerospazio, automotive o l’indotto. C’è bisogno di testa e di programmazione. Nel rapporto con il governo – ha evidenziato – abbiamo la possibilità di trasferire una metodologia che non è solo numerica: il patto con la Basilicata non si misura solo su quante risorse prendiamo, ma su come concordiamo con le altre regioni un’idea di sviluppo”. Diversi gli argomenti affrontati, in un’intervista a tutto tondo: reddito minimo, petrolio, risorse naturalistiche e ricchezze del territorio lucano,“necessità che gli enti locali della Basilicata lavorino insieme, attraverso le unioni dei Comuni per l’utilizzo delle risorse”. Sulla questione dei collegamenti Pittella ha detto: “C’è un’idea precisa: che la Regione Basilicata recuperi la sua funzione anche perché baricentrica rispetto al Mezzogiorno non c’è dubbio. Proprio per questo c’è bisogno di connettere la Basilicata con i corridoi Adriatico e Tirrenico. Abbiamo chiesto un intervento del governo nazionale, ad esempio, per il potenziamento dei collegamenti tra Matera e Bari, dall’alto Melfese al Foggiano, da Melfi a Potenza. L’aviosuperficie di Pisticci? Sul piano della sostenibilità economica non ce la facciamo. Dobbiamo ricordare che nell’ambito della creazione di collegamenti ci sono priorità, ma non esiste un libro dei sogni. La Basilicata che ho in mente nel 2019? Una Basilicata un po’ più libera. Noi non nasciamo liberi, la libertà è qualcosa che ci costruiamo giorno per giorno. Ma non sempre ci riusciamo. Spesso siamo vittime di un meccanismo di mediazioni, di compromessi forse anche portati agli estremi, nel tentativo disperato di provare a sdoganarci culturalmente. Non si è liberi solo se conquistando un posto di lavoro. Si è liberi solo se si è responsabili. Lavoro per una Basilicata che riesca a concepire cosa sono le reti di imprese, che passi dall’individualismo ad un’economia di sistema. Lavoro per una Basilicata che non abbia timore della contaminazione. Il mio punto di vista? Non ho timore di confrontarmi con Puglia, Calabria, Campania. Non ho timore di confrontarmi nemmeno con la Lombardia”. Il presidente ha parlato anche di spettacolo. “Abbiamo investito moltissimo – ha spiegato – sulla cultura nelle sue declinazioni, ad esempio con la legge sullo spettacolo dal vivo. Grazie al nostro intervento in Basilicata si fa auto-impresa sullo spettacolo dal vivo, sulle produzioni cinematografiche, e c’è stato un aumento di quasi dieci mila posti di lavoro in Basilicata”. “Il lavoro costante che riusciremo a fare – ha detto ancora il governatore – incoraggerà gli investimenti nella nostra regione. Ce la metteremo tutta, con l’approccio di cui ho parlato. Il fatto che la Rai per Capodanno abbia individuato Matera rendendola vetrina del mondo in Italia, accogliendo anche una nostra esigenza di sostenibilità economica, chiudendo una intesa quadriennale, è senz’altro un’operazione seria. Dobbiamo provare tutti a fare squadra, per raggiungere ulteriori importanti obiettivi, per vincere le nostre sfide”.