Giovedì 20 settembre 2012 è stato ufficialmente costituito il Comitato referendario “Matera SI Muove”.
Lo scopo di questo comitato è di trasferire la Città di Matera nella Regione Puglia.
Dopo anni di sottomissione a Potenza, Matera e i materani sono stanchi di questa Regione Basilicata che ha occhi solo per Potenza.
Quello che il comitato chiede è che siano i Materani a scegliere attraverso un Referendum, come prevede l’art. 132 della Costituzione Italiana, se aggregarsi alla Regione Basilico-Potentina o alla Regione Puglia.
Quello che il comitato chiede è che siano i Materani a scegliere attraverso un Referendum, come prevede l’art. 132 della Costituzione Italiana, se aggregarsi alla Regione Basilico-Potentina o alla Regione Puglia.
Nella riunione costitutiva si è approvato lo statuto e si sono ufficializzate le cariche.
Il Comitato sarà Presieduto da Angelo Angelastri, con la collaborazione del comitato promotore formato da: Massimo Andrisani, Davide Stella, Eustachio Fasano, Francesco Cappiello, Giovanni Tortorelli, Massimiliano Amenta, Marco Delli Noci e Carlo Martinelli.
La sede del Comitato è in via XX settembre numero 39 .
La prima iniziativa sarà quella di presentare ai Materani le nostra proposta attraverso una raccolta firme che successivamente verrà presentata al consiglio Comunale, in modo che tutti i Consiglieri possano esprimere la loro opinione, sperando che decidano di non sottomettersi ai dirigenti Potentini dei loro Partiti.
Bisogna decidere di intraprendere la strada del cambiamento e dello sviluppo, destinazione Puglia!
Il Comitato sarà Presieduto da Angelo Angelastri, con la collaborazione del comitato promotore formato da: Massimo Andrisani, Davide Stella, Eustachio Fasano, Francesco Cappiello, Giovanni Tortorelli, Massimiliano Amenta, Marco Delli Noci e Carlo Martinelli.
La sede del Comitato è in via XX settembre numero 39 .
La prima iniziativa sarà quella di presentare ai Materani le nostra proposta attraverso una raccolta firme che successivamente verrà presentata al consiglio Comunale, in modo che tutti i Consiglieri possano esprimere la loro opinione, sperando che decidano di non sottomettersi ai dirigenti Potentini dei loro Partiti.
Bisogna decidere di intraprendere la strada del cambiamento e dello sviluppo, destinazione Puglia!
Il presidente di “Matera SI Muove” Angelo Angelastri.
Lo so che c’è tanta disoccupazione ma…sciat’v a jecchj n’ fatij!!!
già il fatto che sia nato questo comitato referendario che propone di “spostare” matera in puglia, agli occhi dei politici può essere vista come una pericolosa, se vogliamo, provocazione che può dare una svegliata a quei nullafacenti consiglieri regionali materani…anche se probabilmente questa regione verrà abolita molto presto…
Altra cavolata alla materana. Brutta cosa l’assenza di lavoro…
E serio andata a trovarvi un vero lavoro ragazzi invece di porpore queste cavolata. Vediamo quanti di voi non lavorano .Ragazzi che fate nella vita andate a spasso pensando di fare i politici o siete come diceva il ministro brunetta i bamboccioni Nella vita si suda per conquistare il podio. Ecco il filo FLI Futuro e libertà del grande fini il truffatore di Roma
X VACANZIERO E SIMONE: i vostri commenti sono lo specchio di quanto la vs mente sia molto limitata e priva di senso di appartenenza. Magari dite così xkè vivete nel vs mondo comodo e fatto di cose astratte, magari avete avuto vita facile e un posto con raccomandazione da qualcuno…(sto ipotizzando ed è al quanto verosimile visto l’andamento odierno), parlate senza sapere e informarvi e quindi vi dico che questa iniziativa, prescinde dal “fattore lavoro”, è portata avanti innanzitutto per tutelare gli interessi di un territorio, molte volte non considerato ed umiliato, quindi anche di gente come voi che non merita niente. ADDIO
Nessuna “vita facile ” nè “un posto con raccomandazione”, caro “MATERA”. Sono un libero professionista che il lavoro se lo procura e guadagna giorno per giorno solo e sempre con le proprie forze e capacità.
E sono anche MATERANO e LUCANO, fiero di appartenere a questa città e a questa terra dalla storia antica e intensa.
Parlo con cognizione di causa, caro mio, altrochè. Conosco bene i fatti e conosco la storia: Matera tornò a far parte della Lucania staccandosi dalla Terra d’Otranto nel 1663 divenendone capoluogo, ruolo che le fu usurpato nel 1806 da Potenza rimasta fedele ai francesi di Bonaparte (che allora regnavano nelle Due Sicilie) durante i moti del 1799, mentre Matera si schierò con i Borbone e per questo fu punita. E da lì iniziarono tutti i mali della nostra città, questa è l’unica cosa su cui siamo d’accordo, con il potere politico-amministrativo potentino che ha sempre soffocato le istanze materane.
Ma io Lucano sono nato e Lucano rimango: MAI con la Puglia! Anche perchè bisogna sfatare questo mito dei pugliesi intraprendenti e dinamici: ci ho avuto a che fare spesso nel mio lavoro e ti garantisco che è davvero dificile, per non dire altro…
E comunque il referendum che proponete è assolutamente inutile, è un’iniziativa che sa tanto di folklore, ecco perchè vi invitavo a impiegare meglio il vostro tempo. Ma mi scuso se sono risultato offensivo.
Se invece promuoveste iniziative per favorire l’istituzione della provincia unica a Matera, vi appoggerei invece con tutte le mie forze.
allora Simone, ti fa piacere sentire lo stato in cui versiamo?? ti fa piacere sapere che potenza ci impedisce ogni iniziativa?? come intendi fronteggiare questa situazione?? cosa proponi di fare visto che il tuo ragionamento è a senso unico?? vuoi rimanere prov di pz, se andrà a finire che ci tolgono la provincia a mt?? se prima avevi 0, domani ti toglieranno qualcosa, nel senso che dovrai dare tu loro..non so se mi sono spiegato..aaah un’altra cosa, è anche verosimile, caro simone, che la stessa regione venga eliminata in futuro prossimo come altre regioni come molise quindi ci ritroveremmo in mezzo ad una strada ugualmente…saluti
Caro “MATERA”, se avessi letto la mia risposta fino in fondo avresti appreso qual è la mia idea e proposta.
E cioè…”Se invece promuoveste iniziative per favorire l’istituzione della provincia unica a Matera, vi appoggerei invece con tutte le mie forze”
CHIARO???
Il comitato è fatto di ragazzi e adulti che vogliono “perdere tempo” per la loro città e per la propria terra!La provincia Materana è destinata a scomparire e con lei il ruolo che aveva la città di Matera, A questo punto ci chiediamo se vale la pena rimanere in una regione che da anni ha defraudato il nostro territorio provinciale concedendole il nulla o guardare a nuove aggregazioni territoriali,magari guardano alla puglia lo scenario piu fattibile da un punto di vista economico e turistico oltre che storico dato che la nostra città,prima apulia poi terra d’otranto non ha mai avuto a che fare con Potenza.
Vi invito a fare una riflessione seria NON CALCISTICA sulle reali possibilità che la Regione Basilicata ha concesso a Matera..ma sopratutto su quello che succederà quando questa città perderà la sua provincia e sarà una dependace di Potenza con un governo regionale che decide per noi… con consiglieri regionali materani in minoranza rispetto ai potentini e che non daranno nulla a questa città,così com’è stato nel corso degli anni. QUESTO REFERENDUM SI PROPONE COME UNO STRUMENTO PER DARE FINALEMNTE AI MATERANI LA POSSIBILITA’ DI SCEGLIERE SENZA CHE NESSUNO DECIDA PER NOI IL NOSTRO DESTINO(DI FATTO GIA DECISO PURTROPPO) AI MATERANI LA SCELTA SE VOGLIONO RIMANERE IN UNA REGIONE CHE NON HA DATO PRATICAMENTE NULLA PER LA NOSTRA CITTà..SALVO QUALCHE CONTENTINO…OPPURE GUARDARE ALLA PUGLIA E AD UNA REGIONE CHE FA INVESTIMENTI SOTTO UN PROFILO DI TURISMO E INFRASTRUTTURE!?!?!
In questa città c’è gente che, grazie alla situazione attuale di “nulla”, mangia e pure parecchio, peccato per i tanti giovani costretti ad emigrare.
atto coraggioso che sfida l apatia l indifferenza e i contentini e che porterà comunque un dibattito serio in Citta per decidere le sorti della nostra Matera comunque la si pensi
l’ospedale che viene depotenziato il contrario di altri, le infrastrutture che vengono annunciate ma poi nel frattempo passano anni che si aggiungono ai decenni già passati, una situazione economica drammatica che vede matera come la principale vittima in basilicata, denaro che viene regalato a potenza per un suo debito e per matera che ha un patrimonio più significativo li vengono dati spiccioli, un campus universitario che stenta a partire proprio nel capoluogo culturale della basilicata, il mobile imbottito e ferrosud che non hanno li stessi trattamenti delle industrie potentine…ecc ecc…Caro Simone, pur rispettando il tuo pensiero ammetto che i consiglieri materani hanno una grossa responsabilità su come stanno andando male le cose in questa città ma il tutto viene poi deciso e reso esecutivo dalla regione che è evidentemente interessata più a risolvere i problemi di potenza che di matera…perciò la regione basilicata a cosa serve??? a soddisfare i capricci dei potentini, io percepisco questo…mi viene da ridere quando nominano l’area metropolitana di potenza che conta 110mila abitanti (con una ventina di comuni) quando la sola matera e altamura (15km) supera i 130mila abitanti per fare un esempio… e questo avviene tutto con il benestare della regione che invece di sottolineare che potenza non è new york appoggia questi capricci…c’è molto da dire ma mi fermo qui. La storia la conosciamo tutti, ma conosci la situazione attuale di questa regione?…una regione che ha piccoli numeri, che nelle statistiche, da quando è nata, è sempre stata tra li ultimi…che ci stiamo a fare, perciò se mai dovesse esservi questo referendum ognuno è libero di pensare e di scegliere ciò che è giusto anche se secondo me non c’è ne sarà bisogno perchè a momenti questa regione verrà abolita…
E allora pensiamo a noi alla nostra città…anticipiamo i tempi…ormai la regione basilicata non ha ragione di Esistere. Politici che non sono stati in grado di far valere le nostre ragioni e allora è arrivato il momento che sia il popolo a decidere con lo strumento referendario. Proporremo raccolte firme per tutta la città al fine di sensibilizzare i materani in questo ambizioso progetto perche amiamo il nostro territorio e ci battiamo contro l’apatia che da anni imperversa in questa regione. Diamo un segnale forte a certa classe dirigente incapace di contrattare e avida nel donare! Forza Matera!
l’ideale era formare un’aggregazione territoriale con le città limitrofe. Mi auguro che andando in Puglia Matera avrà la considerazione che merita e che in Basilicata non ha mai avuto…
Io credo che tutto ciò sia solo il risultato di una classe politica incapace. Sarei il primo ad essere felice di essere annesso alla Puglia, ma il fatto è che se i miei politicanti locali si grattano la pancia comunque, non cambierebbe nulla.
Credete che ad esempio non si genererà una situazione non dico proprio analoga ma quasi quando i rappresentanti materani eletti siederanno in consiglio regionale in Puglia e magari se ne fregheranno di fare il loro lavoro poichè come da sempre accade, penseranno a sistemare solo le loro famiglie ed i loro amici?
Ragazzi, la Puglia, la Basilicata, il Veneto, il Trentino ecc… La politica è sempre la stessa!
Invece di dire ste boiate, io andrei da Braia, da Viti, dalla Mastrosimone, da Venezia, da Bubbico, dalla Antezza, a domandare cosa caspita hanno fatto loro in questi anni per la nostra realtà. Tutti sti tizi sono o sono stati seduti sulle poltrone del consiglio regionale, e parliamo di gente della nostra provincia. Quanti soldi arrivavano alla città di Matera quando il governatore era Bubbico e la Antezza sedeva sulla poltrona di presidente del consiglio regionale? Quali grandi opere hanno messo in atto per Matera e per la sua provincia? ZERO! (SALVO “SISTEMARE” I LORO PARENTI E/O AMICI).
Ed i Materani come hanno reagito? Li hanno eletti a senatori ed a padroni della città, con tutte quelle che sono le conseguenze.
Quindi, cerchiamo di fare una riflessione seria e di prendere provvedimenti contro i veri responsabili dei mali della nostra provincia.
Discutibile e giusto al tempo stesso questo referendum, però mi viene una domanda: perchè questa iniziativa parte solo dalla città di Matera, qui si parla di provincia, quindi i comuni della provincia cosa dicono in proposito, non credo che loro ci guadagnino qualcosa nell’essere governati da Potenza. La lotta deve essere unitaria, perchè almeno , credo, siamo un’identità territoriale da farci rispettare nella nostra cultura, esigenze economiche agricole e industriali.
Da soli non si va da nessuna parte.
La cosa buffa è che la Città di Altamura (avente circa 70.000 abitanti e distante 40 Km dal Capoluogo di Regione, Bari), nonostante il fatto che sia da sempre parte integrante del territorio pugliese, non sembra aver goduto delle stesse attenzioni che Matera ha potuto ricevere stando in Basilicata (seppur giudicate insufficienti dalla popolazione); questo è stato dimostrato in più di qualche occasione quando i Sindaci di quei Comuni pugliesi che confinano con la Città dei Sassi hanno chiesto che i territori che essi rappresentano fossero annessi alla Provincia lucana di Matera, decidendo, in questo modo, di “muoversi” nella direzione opposta a quella intrapresa dai promotori di questo Referendum.
Problemi che vanno dall’inquinamento (si veda la vicenda legata al torrente Jesce, il cui sversamento di sostanze inquinanti, messo in atto proprio in Puglia, causa non pochi problemi lungo tutta la Gravina materana) alle infrastrutture (non sono a conoscenza del fatto che la SS96 sia dotata, superato il centro abitato di Altamura, di due corsie per senso di marcia, come si presenta, invece, la tratta che collega Matera alla Città pugliese) e, per finire, all’occupazione (le cause della crisi del salotto, ahimè, debbano essere cercate altrove, dato che entrambe le Regioni ne risentono in egual misura) sembrano affliggere anche la vicina Puglia, territorio che qualcuno considera essere la soluzione ai problemi più svariati.
Inoltre, il fatto che la Provincia di Bari si appresta a diventare un’Area Metropolitana debba far sorgere più di qualche dubbio al Comitato promotrice del Referendum; infatti, popolazione (quella materana sarebbe poca cosa se paragonata ai circa 1.300.000 abitanti della Provincia barese) e distanza da quel tessuto urbano il cui fulcro è rappresentato dalla Città di Bari (Matera, insieme a quei Comuni che, con il plauso del Presidente Stella, hanno chiesto di essere annessi alla Basilicata, occuperebbe un territorio alquanto periferico se si considera il fatto che la maggior parte dei centri che fanno parte della costituenda Area Metropolitana sorgono al di là della Murgia e, pertanto, molto più vicine a Bari) non ritengo possano giovare alla comunità materana.
Matera ha bisogno della Basilicata tanto quanto questa meravigliosa Regione ha bisogno della Città dei Sassi, ieri Capoluogo del Giustizierato, oggi la sua Capitale culturale; solo la perfetta simbiosi tra queste due entità (Regione Basilicata e Comune di Matera) potrà portare, un giorno, al raggiungimento di ambiziosi obiettivi che ritengo siano alla portata di in una Regione come la nostra che, in molti settori, non ha niente da invidiare alle altre realtà del Mezzogiorno d’Italia (e non solo); pertanto, condivido, ad esempio, quanto detto da Simone, il quale vorrebbe che ci si mobilitasse affinché la Città dei Sassi fosse scelta, da chi di dovere, come sede della Provincia unica lucana (come credo avverrà).
Con questo post, vi prego di non fraintendere le mie intenzioni; non è mio desiderio chiedere ai cittadini di Matera di condividere il mio parere. Auspicherei, invece, che si ragionasse, tutti insieme, in modo tale da evitare di prendere decisioni affrettate che, in un futuro non troppo lontano, potrebbero portare ad un peggioramento dei problemi che affliggono questa splendida Città.
A tal proposito, non si dimentichi l’errore commesso dai liberali duo-siciliani; infatti, dopo non appena un decennio dalla fine del (glorioso, permettetemi di dirlo) Regno delle Due Sicilie, le politiche messe in atto dall’Italia unita fecero sì che i Meridionali potessero conoscere, per la prima volta, un fenomeno che, col passare degli anni, ha preso sempre più piede: l’emigrazione, diretta conseguenza della povertà.
Mi scuso con il Comitato per avergli dato del “promotrice” e con i lettori per altri eventuali errori di battitura o distrazione; sarebbe stato meglio se avessi riletto il tutto con meno fretta, prima di postarlo. Ciao a tutti!
Salve, sono felice che ci sia gente che ci dica di andare a lavorare.
Io personalmente, cerco di LAVORARE per la mia città, e non rimango fermo a guardare cosa i politici mi dicono o mi obbligano a fare.
Io ragiono con la mia testa, e a mio modesto parere, penso che andare in Puglia sia la scelta più consona per Matera.
BASTA CON SPIRITO “LUCANO” perchè è solo una presa in giro.
Voglio vedere tutti questi che si sentono LUCANI cosa fanno per la loro Regione. Al 90% non fanno niente, rimangono impassibili come statue, mentre Potenza deturpa la nostra Città, ci isola, ci umilia, ci ruba.. Noi invece, continuiamo a decantare questo grande amore per Potenza. Complimenti, UN VERO LUCANO, COMBATTE, non si fa mettere i piedi in testa.
Beh, tanto per cominciare, “questi che si sentono lucani” (e, forse, lo sono per davvero) hanno marciato in 100.000 per evitare che Scanzano Jonico diventasse il deposito unico di scorie radioattive.
Sempre in campo ambientale, ci sono state delle catene umane contro le trivellazioni petrolifere, adoperate sia in mare che in terra (le cui manifestazioni hanno avuto luogo sulla spiaggia di Policoro e, più di recente, nei pressi del Lago del Pertusillo).
Queste sono solo alcune delle iniziative che il popolo lucano ha intrapreso, negli ultimi anni, in campo ambientale.
Dal punto di vista dell’attivismo politico, invece, non posso non citare il lavoro svolto dal M5S Basilicata (che, per chi non lo sapesse, è un movimento formato da cittadini incensurati, non iscritti a partiti e con la voglia di fare del bene per questo territorio), i cui attivisti, con il consenso di 3.849 cittadini lucani, sono riusciti a far discutere, in Consiglio Regionale, la proposta di Legge di iniziativa popolare denominata “Zero Privilegi”.
Questo, a mio avviso, rappresenta un primo passo atto a contrastare lo “strapotere potentino”…
…Certo, si può fare di più!… E di più si farà.
Da quello che scrivi, deduco (correggimi se sbaglio) che tu sia membro di “Matera SI Muove”. Se così fosse, da uno come te mi aspetterei che argomentasse (possibilmente con ragionamenti più elaborati rispetto a quelli che considero essere slogan da politici consumati) le ragioni che lo portano a pensare che la Puglia, per Matera, rappresenti la soluzione dei suoi mali, andando oltre a quella che sembra essere solo una semplice sensazione (e che, in un modo o nell’altro, non posso non rispettare).
Con questo, non è mia intenzione dire che, in Basilicata, va tutto bene. Anzi… Di problemi, purtroppo, ce ne sono (ed anche tanti!).
E’ per questo che ritengo sia necessario far prevalere l’unità di un popolo in un periodo storico come questo, tanto singolare quanto delicato, dove scelte fatte tempo addietro (sia in campo ambientale, sociale che economico) si stanno rivelando essere volutamente sbagliate; non a caso, quella del 2008 è “la crisi delle crisi”.
Tu stesso, nella tua ultima frase, affermi che un “vero lucano combatte” (lasciando trapelare il fatto che, con la tua presa di posizione, rientri, a pieno titolo, nella categoria). Potresti spiegarmi cosa c’è di così combattivo nella fuga? A mio avviso, il tuo sembra più l’atteggiamento di un codardo e, soprattutto, di un “non-lucano” (dato che tale non ti senti).
Ciao!
perchè il presidente non chiede ai cittadini quando elargisce locali pubblici(biblioteca)ai suoi compagni di merenda???????????????????????????????????????????????????non sono di sua proprietà eppure l’ha fatto.preferisco non averla la provincia e non essere spettatrice di comportamenti poco politici e molto affaristici!!!!.
“Matera ha bisogno della Basilicata tanto quanto questa meravigliosa Regione ha bisogno della Città dei Sassi, ieri Capoluogo del Giustizierato, oggi la sua Capitale culturale; solo la perfetta simbiosi tra queste due entità (Regione Basilicata e Comune di Matera) potrà portare, un giorno, al raggiungimento di ambiziosi obiettivi che ritengo siano alla portata di in una Regione come la nostra che, in molti settori, non ha niente da invidiare alle altre realtà del Mezzogiorno d’Italia (e non solo); pertanto, condivido, ad esempio, quanto detto da Simone, il quale vorrebbe che ci si mobilitasse affinché la Città dei Sassi fosse scelta, da chi di dovere, come sede della Provincia unica lucana (come credo avverrà).,,”l obiettivo del comitato mi pare partire da un dato di fatto un a regione piccola eè uno spreco di risorse e sopratutto non sara capace di affrontare le difficili sfide che ci attendono ma non sa darci un progetto per il futuro ..il punto è questo non provincia si provincia no ammesso che i potentini ve ce la concedino..io no nci credoo
PIACENZA:iL CONSIGLIO HA APPROVATO LA RICHIESTA DI CONSULTAZIONE PER IL PASSAGGIO DI PIACENZA dall ‘EMILIA IN LOMBARDIA A SEGUITO DELLA SOPPRESSIONE DELLA PROVINCIA DI PIACENZA . SÌ ANCHE AL DOCUMENTO BIPARTISAN PRESENTATO DAI CAPIGRUPPO: ACCORPAMENTO CON PARMA È IL “PIANO B”. LA PROVOCAZIONE DI BERGONZI (PD): MI DIMETTO SE PASSA IL REFERENDUM
Pubblicato: lunedì 24 settembre 2012 – 13:19
PER DOVERE DI CRONACA