Francesco Salvatore, già amministratore del Comune di Matera, in una nota esprime alcune riflessioni sulla partecipazione degli operatori turistici e culturali nel periodo natalizio nella città di Matera. Di seguito la nota integrale.
Facciamo un po’ di chiarezza. Come ogni anno, il Natale materano si presenta condito della lagnanza di qualche operatore turistico (fortunatamente casi isolati) che si improvvisa analista di progetti e azioni, senza provare a essere costruttivo per la città. Si dimentica che la complicata situazione affrontata da Matera in questo momento storico, è generata proprio dal continuo e costante astio verso il bene comune, dimostrato da un manipolo di personaggi in cerca di visibilità con un linguaggio aggressivo che non ha reso giustizia alla Capitale europea della cultura (Ecoc). Partiamo dal presupposto innegabile, visti atti e fatti: dal 2022 gli operatori turistici possono vendere il pacchetto “Natale a Matera” combinando Presepe Vivente e mercatini, esclusivamente grazie al bando biennale per le attività culturali, pensato, scritto, promosso dall’Amministrazione comunale Bennardi con l’assessore Tiziana D’Oppido. Tutto ciò è incontestabile, perchè la programmazione a inizio anno si è resa possibile grazie all’asse “Eventi speciali”, che ha permesso a imprese di produzione culturale e amministratori di garantire a tutto il sistema turistico la sostenibilità gestionale in un periodo fondamentale dell’anno. E’ altrettanto innegabile, che il lavoro di destagionalizzazione e definizione della visione futura ha prodotto risultati paragonabili, se non migliori, rispetto al periodo di avvicinamento al 2019, considerato il biennio pandemico e la necessaria ricostruzione e ridefinizione del modello di partecipazione dei produttori e delle associazioni culturali alla programmazione della vita culturale della città post Ecoc. Risultati di questa visione sono la designazione a “Capitale mediterranea della cultura e del dialogo”, l’avvio del processo di candidatura a Capitale europea del volontariato e altri processi che inseriscono Matera in programmi nazionali e internazionali. Tralascerei gli spot elettorali di qualche ballerino della politica, intento da diverso tempo a intestarsi risultati che non gli appartengono. Lo stesso che ha avuto l’onore di partecipare a incontri di programmazione a cui mai avrebbe immaginato di presenziare, sedendo tra i banchi della parte rancorosa e maleducata del consiglio comunale; quindi operando non per favorire la crescita della città, ma in preparazionndele la campagna elettorale verso via Verrastro. Non vi è dubbio che, per il ruolo acquisito dalla città di traino dello sviluppo turistico e culturale della Basilicata e dell’intero mezzogiorno d’Italia, è necessario un continuo confronto tra tutte le componenti di un sistema, il famoso patto “e-Matera”, che deve continuamente essere adeguato alle mutabili condizioni storiche, economiche e culturali. Per questo motivo, da cittadino mi sarei aspettato che il giorno dopo l’interruzione improvvisa e scellerata dell’Amministrazione Bennardi, operatori, produttori turistici e culturali facessero quadrato intorno alla città, promuovendo azioni in collaborazione con il commissario prefettizio per non disperdere il lavoro di quattro anni che, dati alla mano, ha garantito se non il perenne sold out delle strutture, quantomeno gli stessi livelli di presenze del comparto al livello nazionale. Natale 2024 per Matera sarà comunque un successo sull’onda di quanto già definito e progettato, ma da gennaio sarà necessario rimettersi al lavoro per evitare che la città cada in mani sbagliate, e soprattutto per garantire la democratica partecipazione che abbiamo realizzato negli ultimi quattro anni.