“Lo Stato batta un colpo per garantire la trasparenza e la legalità nel mercato della green economy, che rischia seriamente di diventare terreno di conquista delle mafie di vario ordine e grado. Lo dimostra la recente operazione della DDA di Catanzaro, che ha scoperchiato gli intrecci tra ‘Ndrangheta e politica nella gestione del business delle biomasse, soprattutto in mano alla cosca Grande Aracri di Cutro (Crotone). Per questo ho presentato un’interrogazione ai Ministri Bellanova, Costa e Lamorgese, affinché anche il governo faccia sentire la sua presenza, con provvedimenti che abbiano ricadute sia pratiche sia simboliche di contrasto alla criminalità organizzata. Se il nostro paese tiene davvero, come dichiara, a sviluppare l’economia verde, non può prescindere dalla tutela della legalità, che tra le altre cose garantisce la leale concorrenza e le entrate nelle casse dello Stato”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, segretario della IX Commissione Agricoltura del Senato, nel commentare l’interrogazione presentata ai ministri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova e dell’Interno Luciana Lamorgese in merito alla presenza delle ecomafie nel mercato delle biomasse. Questo il link all’interrogazione: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1185146/index.html
“Vorrei sapere dai Ministri – aggiunge il senatore – quali iniziative intendano intraprendere per effettuare controlli efficaci sul corretto funzionamento nel mercato delle biomasse e, nel caso, quali siano gli esiti di tali controlli. E inoltre, quali urgenti misure, ciascuno nel proprio ambito, intendano adottare per scongiurare questo business illegale e porre così fine agli affari delle cosche calabresi”.