“Cultura e Matera 2019, difendi la Basilicata”. E’ stato questo il tema sviscerato in mattinata nella sala conferenze dell’hotel San Domenico di Matera nel corso di un incontro elettorale promosso da Liberi e Uguali in vista delle elezioni del 4 marzo.
La giornalista Margherita Agata ha intervistato sul tema Nichi Vendola, leader di Sinistra Italiana ed ex governatore della Regione Puglia e i candidati Filippo Bubbico e Cristiana Coviello. L’incontro è stato introdotto da Giuseppe Miolla, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana.
Prima dell’incontro ecco l’intervista rilasciata da Nichi Vendola in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo.
Il rischio è che dalle urne non esca una maggioranza netta per formare un governo in grado di poter guidare il Paese. Cosa ne pensa in merito Nichi Vendola? “Intanto bisogna contare i voti e vedere che Italia sorgerà dalle urne del 4 marzo. Per quanto riguarda Liberi e Uguali la disponibilità è a discutere con chiunque accetti di mettere al centro dell’agenda di governo la questione sociale, la lotta contro le disuguaglianze, l’intervento chirurgico su un terreno sociale che è esplosivo. Questa è la ragione sociale della nascita di Liberi e Uguali. Restituire alla sinistra le proprie bandiere, che sono i diritti del mondo del lavoro, la lotta contro la precarietà, contro le fragilità. Se non ci dovessero essere le condizioni della nascita di nessun Governo il Parlamento è sovrano nella possibilità di modificare la legge elettorale per tornare alle urne. Non c’è governo di scopo che possa vederci complici con settori del centrodestra. Ovviamente la fantasia della politica è grande ma dentro un recinto per noi blindato che si chiama lotta contro le disuguaglianze?
Qual’è il risultato che si aspetta di raggiungere Liberi e Uguali per il quale si riterrà soddisfatto? “Non c’è stata una vera campagna elettorale, pochissimi giorni occupati dalla propaganda televisiva. Per noi è un grande handicap per attraversare le piazze, le città, per avere un rapporto diretto con i cittadini. Liberi e Uguali è il simbolo più giovane, è il neonato, la novità più rilevante di questa campagna elettorale e tuttavia far conoscere un simbolo, consentire che si fidelizzi un pezzo di opinione pubblica rispetto al quel simbolo è un’operazione molto complicata. L’auspicio è che possa essere un bu0n inizio, l’inizio di una storia che il 5 marzo deve portare quella pattuglia di parlamentari che noi avremo, tutti i consensi che abbiamo guadagnato a diventare la nuova fabbrica di un grande partito della sinistra, di questo c’è bisogno in Italia. Perchè man mano che sparisce la sinistra spariscono i diritti delle persone, più debole è la sinistra più deboli sono le nuove generazioni, i lavoratori, quelli che sono già in partenza deboli. Non è la difesa di un ceto politico ma la difesa di una prospettiva di futuro”.
Nei giorni scorsi a Tito Scalo è morto un giovane all’interno di una fabbrica, cosa ne pensa di questa nuova morte bianca? “Se uno osserva le statistiche sugli incidenti sul lavoro si accorge che sono in crescita in tutta l’area del lavoro precario, del lavoro non tutelato e si svolge una vera e propria guerra nei confronti del mondo del lavoro, visto che sono decine di migliaia ogni anno gli incidenti sul lavoro, sono moltissimi i morti, centinaia e centinaia e sono migliaia e migliaia i feriti e i mutilati per ragioni di lavoro. E’ una guerra abbastanza invisibile nel senso che se ne parla ogni tanto quando scorre il sangue, quando c’è da piangere un morto, la verità è che gli incidenti sul lavoro sono figli della caduta della sicurezza nel mondo del lavoro, sono uno degli effetti dell’impoverimento della civiltà del lavoro”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con Vendola a Matera (foto www.SassiLive.it