Riportare il 9 al posto del punto interrogativo per ricomporre l’anno 2019. Parafrasando il cartello esposto sul palco del teatro Comunale per dare il titolo al suo comizio l’ex sindaco di Matera Nicola Buccico ha lanciato un appello al Governo De Ruggieri affinchè la città possa lavorare insieme verso il 2019, quando Matera rappresenterà l’Italia nel mondo con il titolo di capitale europea della cultura.
“Sono qui per esprimere i sentimenti di delusione e frustrazione rispetto a quanto prodotto nei primi dieci mesi di governo De Ruggieri. Mi dispiace che non ci sia il sindaco solo per un motivo, perchè avrebbe sentito di persona quello che sto dicendo evitando interpretazioni capziose da parte di rappresentanti di quartiere. Cosa è oggi Matera? Registriamo l’arrivo di valanghe di turisti ma dobbiamo guardare oltre il 2019 affinchè la ricchezza rimanga. Oggi non c’è famiglia che si è inventata un b&b o una casa vacanza e poi abbiamo pizze, focacce, un luccichio di un suk che fa del centro e dei Sassi di Matera un quartiere egiziano. Occorre trasformare questa opportunità di Matera 2019 in una occasione di sviluppo a lungo termine ma per farlo occorre progettare e governare bene in questa fase che ci separa dal 2019. Purtroppo devo registrare il futuro incerto della biblioteca, il patrimonio culturale della nostra città con decine di migliaia di volumi, una città sporca come non si era mai vista, con l’erba incolta persino nella villa comunale, il problema della discarica di La Martella, i disagi dei rioni abbandonati. Io mi reco poche volte al palazzo comunale ma i dipendenti comunali mi dicono che si lavora più al bar che negli uffici. E i garage del palazzo di via Aldo Moro sono diventati dei garage privati. Quest’anno non è stato organizzato neanche un evento a Pasqua e mi riferisco a Mater Sacra. Il sindaco ha detto che è stato annullato per mancanza di risorse m le risorse bisogna trovarle e pianificarle. Io mi domando l’utilità dell’ufficio di gabinetto che ha un costo faraonico. Io non l’ho mai avuto l’ufficio di gabinetto e credo che se anche questa Amministrazione avesse rinunciato con quei soldi si potevano finanziare questo e anche altri eventi. In questi mesi assistiamo anche a rapine, furti e fenomeni di criminalità che non si accompagnano alla ricchezza ma all’odore della ricchezza che questa città oggi riesce ad emanare. L’attenzione del mondo per Matera oggi è totale. La Treccani apre il suo sito con Matera ma c’è una dicotomia tra il brand di Matera che marcia nel mondo e un inconsistente governo cittadino. E’ evidente che c’è stato qualche vizio occulto e genetico in campagna elettorale, che non avevo previsto. In proposito mi prendo le mie responsabilità perchè non avevo capito il fenomeno. Abbiamo una rappresentanza comunale priva di rappresentatività. Noi siamo scesi in campo per Matera ma in campagna elettorale si sono scontrate le opposte anime del PD. C’era da una parte il PD ufficiale e poi famiglie, sottofamiglie e gruppi umani per De Ruggieri. Il problema è capire se in questo governo cittadino prevale l’interesse della città o il consolidamento di un interesse personale. Devo dire che in questo governo ci sono quaquaraqua, mezze figure, le società di mezzo si direbbe a Roma per mafia capitale. La partita in realtà non è finita con la campagna elettorale ma si gioca ancora nel PD. Se parli in strada con i consiglieri non ne trovi uno che parli bene della macchina amministrativa ma quando vanno al Comune tutti a dire sì madama Marchesa. Al sindaco De Ruggieri voglio dire una cosa: cerca di non diventare ostaggio di questa guerra in corso, ora galleggiando, ora mettendo la testa sott’acqua. Io credo che per Matera serviva un governo di eccellenza ma è evidente che i fili della nostra politica non sono targati Matera. So che l’altro giorno c’è stata una riunione di maggioranza alla quale non ho partecipato ovviamente. Si pensa di fare il tagliando alla giunta ma il tagliando si fa ad una macchina rodata non ad una macchina che è tutta da costruire. Noi siamo in Basilicata ma in una Basilicata particolare perchè Matera si trova sull’asse tracciato da Federico II che va da Melfi a Brindisi. Noi siamo stati nella terra d’Otranto e capitale della Basilicata prima di Potenza. Ma purtroppo il rapporto tra cittadini e potere è viziato. Potenza è il più grande scandalo impiegatizio d’Italia ma questo modello di sviluppo non ci riguarda perchè ci regala Tempa Rossa. Don Vincenzo Orofino, vescovo di Tricarico, continua a ripetere che non c’è da meravigliarsi perchè la storia della Basilicata è questa dai tempi di Colombo. Matera però non può vivere della luce riflessa di Potenza, io non ci sto. Certo, ammirico la calma olimpica di De Ruggieri quando dice che lui è come il principe di Condè prima della battaglia di Rocroi. Al sindaco voglio ricordare che il principe di Condè vinse quella battaglia ma ci furono anche 11 mila morti e 7 mila feriti. Alla città di Matera serve autonomia, libertà e capacità di guida. Con la vittoria di Matera 2019 la città di Matera deve essere la motrice dello sviluppo ed invece siamo diventati un vagone potentino. Dobbiamo tornare al timone prima possibile. Qualcuno pensa che questo è campanilismo demodè ma io dico che questa è storia. Oggi che la destra e la sinistra non sono più considerati degli ideali io sono sempre di destra ma se la destra è Salvini non sono di destra. Per risalire la china ci vuole quindi il Comune e la Fondazione, motore vero e centro di propulsione verso Matera 2019. Siamo arrivati al paradosso che devo difendere Verri. In campagna elettorale dissi a Verri: il tuo araldismo piemontese non ci piace, devi parlare di più con la città. De Ruggieri quando è diventato sindaco ha detto che Verri doveva andare via ma la scelta dipende dal Cda della Fondazione. Verri è rimasto con il beneplacito del Comune e della Regione ed è stato anche nominato consulente per il turismo in Puglia da quell’uomo forte e capace che è Emiliano. Ora io credo che non servono più le riunioni del cda e i consiglio comunali ma ci vogliono persone autoritarie con gli attributi virili che possano dire a Verri di decidere se vuole stare con noi o vuole andare in Puglia. Sempre a Potenza hanno trasformato il Cda della Fondazione e Adduce ha deto che vuole fare ricorso al Tar perchè lo statuto è stato stravolto. Io dico ad Adduce di lasciare stare il Tar perchè in questo modo si rallenta lo sviluppo e Adduce si sente materano non deve fare ricorso. Ma la Fondazione può andare avanti in questo modo? Hanno detto che Buccico vuole fare il Presidente della Fondazione. Se mi avessero offerto l’incarico avrei anche accettato perchè vi domando: avrei fatto peggio di Tortorelli? Comunque a me non interessa il ruolo da corniciaio. Alla Rettrice Sole invece vorrei che il nostro ex assessore Guida, che è anche docente universitaria e quindi la conosce bene, possa ricordare che il sole è una stella che gira attorno ai pianeti ma lei è solo un pianetino. Poi voglio fare gli auguri a Tortorelli, che è un esempio unico di strana clonazione umana. Tortorelli è presidente della Camera di Commercio, vice presidente del Conai, l’0rganismo che sta preparando il bando per i rifiuti, vice presidente della Fondazione e presidente del Consiglio Comunale”.
Poi Buccico guarda oltre: “L’occasione di essere diventata capitale europea della cultura per Matera è eccezionale ma oggi il bue è azzoppato. Dobbiamo seguire l’esempio di Liverpollo che è stata capitale europea della cultura nel 2008. Liverpool era in declino commerciale ma ha avuto il grande merito di drenare finanziamenti europei per assicurare il rilancio dal punto di vista economico e sociale. Come arriverà Matera al 2019? Il sindaco De Ruggieri ha detto che vuole presentare il Parco delle Cave all’ingresso della città. Un esercizio di calligrafia che sa fare bene ma voglio ricordare che siamo uno dei pochi capoluoghi penalizzati da un isolamento cronico per strade e ferrovia. Tornavo da Salerno qualche giorno fa e sono entrato nella galleria Tito-Brienza, un’opera eccezionale per collegare la costa tirrenica con piccoli paesi del Potentino. E noi da trent’anni chiediamo una bretella per collegare Matera con Gioia del Colle in modo da arrivare all’autostrada. Intanto c’è sempre quel ponte della Ferrovia che non è mai arrivata da Ferrandina a Matera costato 500 miliardi di lire. Con 160 milioni mi dicono che si può ottenere il collegamento ferroviario da Ferrandina a Matera, visto che il Governo ha pensato ad un progetto di una linea ferroviaria che collegherà Roma con Potenza”.
Buccico si occupa anche del Governo Renzi. “So che De Ruggieri è andato a Roma ad incontrare Renzi visto che per tre volte Renzi ha annullato la visita a Matera. Ma a noi non ci basta il biscottino con il caffè da Renzi. Tra l’altro so che De Ruggieri ha paragonato Renzi a Zanardelli, De Gasperi e Spadolini. Sono paragoni che non reggono. Domenica 17 aprile diamo un segnale al referendum e votiamo Sì affinchè finisca questo sfruttamento indiscriminato delle nostre ricchezze.”
Poi Buccico torna a concentrare l’attenzione sul nostro governo cittadino: “Serve un governo di eccellenze che abbia capacità progettuali nel settore più importante, quello urbanistico. Mi riferisco al piano strutturale, al piano strategico e al regolamento urbanistico. Per il pano strategico noi avevamo il professore Carrer, oggi abbiamo il professore Schiuma. Sempre professore è. Il problema è che non sa cos’è un piano strategico e si è inventato le officine con la Camera di commercio e le associazioni di categoria. Sul piano strategico ha scritto banalità, ovvietà e frasi fatte. Questa, la dico come farebbe in un film Ugo Tognazzi, è una supercazzola. Se non sei all’altezza, caro Schiuma, torni a casa. Invece abbiamo fatto nove mesi di inettitudine. Il piano regolatore di Matera è stato redatto da Piccinato, i quartieri dai più grandi architetti di fama internazionale e ci sono stati anche concorsi internazionali per i Sassi. Il piano strutturale per fortuna ce l’ha Properzi. Poi c’è il regolamento urbanistico che apre i meccanismi per lo sviluppo ma noi chi abbiamo come assessore all’urbanistica, la Cangelli. A De Ruggieri voglio dire dove l’hai presa questa Cangelli, hai fatto un concorso, l’hai presa alla settimana enigmistica? Non mi interessa la querelle Scarola-Cangelli piuttosto mi sembra importante che si lavori per aggiornare il regolamento urbanistico altrimenti non possiamo sapere dove si può costruire ma del regolamento urbanistico non si è mai discusso anche se l’asssessore Cangelli si è incontrato più volte con il professore Nigro. Sia chiaro: l’area Barilla deve restare a destinazione pubblica e anche la vecchia area industriale di contrada La Vaglia deve restare a destinazione pubblica. Ricordo che quando ero sindaco abbiamo fatto due concorsi internazionali, un per piazza della Visitazione con i più grandi architetti del mondo e uno per il giardino urbano e degli ipogei”.
Il sindaco De Ruggieri è dispiaciuto perchè Alfano non è venuto a Matera e infatti eri Matera è stata a lutto. Cangelli fa parte del gruppo di Alfano anche se non ha un rappresentante in consiglio comunale qui a Matera. Chiederò ad Alfano se riporta la Cangelli a Foggia visto che chiede anche i rimborsi per il viaggio a Matera. La realtà è che non c’è un Consiglio comunale qui a Matera. Come siamo caduti in basso. La Cangelli è quella che scrive ai dirigenti dicendo che si è studiata la pratica in modo da agire in autotutela. Non c’è correttezza amministrativa e giuridica. Ho sentito del piano triennale delle opere pubbliche, bene si faccia. Anche se i 100 milioni c’erano già. Sulla discarica di La Martella c’è un contenzioso in fase embrionale tra i Nas e il Comune di Matera. Purtroppo ci sono costi per il trasporto dei rifiuti insostenibili che ricadono sulle famiglie con la Tari. Ma adesso speriamo di vincere il ricorso al Tar dopo che l’assessore Quintano ha sbagliato le aliquote. E invito il sindaco ad accelerare sul bando per i rifiuti. Una sola cosa mi ha lasciato turbato. Durante il comizio dissi a Cappella che non si doveva spacchettare quando si fanno le gare e di fermare gli affidamenti diretti. Invece la prassi di Cappella è stata ripresa e anche oggi abbiamo diversi affidamenti sotto i 40 mila euro. Il primo provvedimento importante della giunta De Ruggieri è stato per contrada Granulari visto che il progettista dei lavori è il dirigente Lomurno. Io lo avrei fatto dopo un anno. Poi voglio citare altri due esempi. La riqualificazione del quartiere San Giacomo dove in quatro giorni si è passati dal progetto alla consegna dei lavori e al progetto per il piano del traffico affidato ad un ingegnere delle Fal. Il piano del traffico l’abbiamo fatto noi e quindi bastava chiamare il redattore del piano e chiedere se c’erano delle osservazioni da fare per modificarlo. Invece vediamo questi ragazzi con la pettorina arancione che girano le strade per registrare il flusso dei veicoli e per contare le vetture parcheggiate. Quindi questa amministrazione è come l’altra. Che bisogno c’era di fare affidamenti diretti. Ecco perchè dobbiamo rivoltare come un calzino la macchina comunale. Nella Dc c’era il manuale Cencelli e si distribuivano incarichi in base alla percentuale di voti ottenuti. Oggi siamo tornati all’epoca di quel manuale. A favore di De Ruggieri voglio dire che quando è fuori rappresenta bene Matera ma la scissione è qui, nel governo cittadino. E noi non vogliamo stare a rimorchio di Potenza. Quando si è sparsa la voce che avrei fatto questo comizio mi hanno offerto dei ramoscelli d’ulivo, mi hanno detto che confidavano nella mia intelligenza, mi hanno parlato di scialuppe. Io faccio un semplice comizio per parlare ai miei amici e per ricordare che viviamo un momento storico eccezionale. Le ambiguità e le fughe in avanti non sono ammese. Bisogna avere il coraggio di voltare pagina e sposare il civismo con la passione dell’appartenenza Ecco perchè ci siamo ribellati quando abbiamo visto che i vagoni sono tornati a Potenza. Noi ci riprenderemo i vagoni perchè il titolo lo abbiamo vinto noi. Se avesse vinto Potenza oggi Matera sarebbe in serie B e non giocherebbe nemmeno i play-off. Matera sia mortificata. Dopo circa un anno il passato ritorna ma non ci interessano le divisioni. Noi dobbiamo unire la città se vogliamo vincere questa battaglia, perchè altrimenti dopo il 2019 saremo sopraffatti da Gravina, Altamura e dal potere impiegatizio di Potenza. Basta con le magliette. La nostra maglietta è il bue di Matera. La nostra capacità di riscatto è il carro che si straccia il 2 luglio. Ecco perchè dobbiamo togliere il punto interrogativo su questo cartello e rimettere il 9. Al sindaco chiedo di assumersi le sue responsabilità. Il 2 aprile mi ha scritto una lettera in cui dichiara di voler ricomporre i legami di amicizia e di lavorare per garantire a Matera l’autorevolezza che ha conquistato anche con il titolo di capitale europea della cultura nel 2019. Matera è una città che ha sempre accolto chi è venuto da fuori e spesso i forestieri si ono trovati anche meglio dei materani. Oggi la città è cresciuta e tutti abbiamo dato il nostro contributo, sbagliando e lottando con i sacrifici. De Ruggieri deve quindi lanciare un messaggio di unità senza farsi suggestionare. Il 2019 è ieri e non domani e a metà 2016 non abbiamo fatto nulla. In questa città devono essere riconosciuti i diritti ma il consenso non si costruisce sul bisogno ma sulle speranze e sulle aspirazioni dei nostri cittadini. Non siamo esulti di questa città e quindi ho fatto questo comizio solo per dire questo. Chiedo pertanto che il mio appello venga raccolto anche dal consiglio comunale di Matera. Io adoro Matera, Matera è nel mio cuore”.
Michele Capolupo
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La replica del sindaco De Ruggieri dopo il comizio di Nicola Buccico
L’appello all’unità e alla qualità del governo cittadino, lanciato nel suo pubblico colloquio da Nicola Buccico mi trova necessariamente d’accordo.
Mi permetto ricordare che fu questo l’impegno assunto al momento dell’elezione riconoscendo nella mia natura quella di pontiere e non di guastatore. Dopo la difficile fase di partenza, nei prossimi giorni
lavorerò perché, definiti i passaggi obbligati dei bilanci, si nomini un nuovo governo della città che tenga conto delle indicazioni oggi confermate. No al manuale Cencelli, no alle magliette, sì alla riconosciuta competenza dell’esecutivo.
Quello, comunque, che va apprezzato è il richiamo allo spirito unificante che deve impregnare la città perché diventi elemento di rafforzamento del suo ruolo territoriale.
La nota del coordinatore regionale del movimento “Noi con Salvini” Antonio Cappiello dopo il comizio di Nicola Buccico
Alla luce delle esternazioni dell’avvocato senatore Nicola Buccico, durante il suo comizio di oggi al cinema comunale quando afferma che se Salvini è di destra lui non si ritiene uomo di destra, posso affermare che mi dispiace sentire certi discorsi da un uomo che si ritiene un personaggio acculturato. Vorrei ricordare a Buccico che lui appoggia un governo cittadino con un sindaco che ha dichiarato che tutto quello che dice e fa Pittella per lui è giusto, un governatore che sta svendendo un intero popolo e che i valori di destra sono nella difesa della patria e del suo popolo, quello che realmente in questo momento della vita sta facendo solo Matteo Salvini assieme a tanti uomini e donne.
Antonio Cappiello coordinatore regionale Noi con Salvini Basilicata.
La fotogallery del Comizio di Nicola Buccico (foto www.SassiLive.it)
Perché’ ha parlato il padre al posto del figlio.?
Padre o Figlio ha parlato un “Materano” che ha sempre portato alto il nome di Matera e sopratutto difende la sua città’ con i denti!!!!!Non mi sembra che nel suo discorso avesse chiesto altro’ all’infuori dell’unità’ ed in difesa della materanità
E così anche il vecchio bue nero si è accorto che la città dta andando a puttane… qualcuno però gli dica che le stelle non girano attorno ai pianeti.
Apprezzo cimunque la presa di distanze da Salvini
Ho ascoltato ed apprezzato il comizio dell’avvocato Nicola BUCCICO. Ha esposto nella maniera giusta quella che è la situazione al Comune di Matera ed alla Fondazione Matera 2019. Ha detto quello che pensa il materano, la gente, indipendentemente se di destra o di sinistra. Ha detto chiaramente, come ho più volte commentato su questo sito, che Potenza vuole impossessarsi di un titolo che non gli appartiene. Mi trovo perfettamente d’accordo con l’Avvocato BUCCICO quando invita le forze politiche a superare quelle divisioni che servono solo ad avvantaggiare chi sta per preparando una invasione di campo da Potenza. Non è un fatto di campanile ma è come se la coppa dei Campioni la vince il Milan ed invece se ne appropria il Benfica. Come detto in altri commenti, la MOTRICE è e rimane Matera. Se Potenza vuole agganciare un vagone, lo devono chiedere non pretendere o utilizzare mezzi non condivisi. La strada che deve percorrere questa motrice la decidono i materani; Il macchinista della Motrice lo decide il materano. Questo per quanto concerne Matera 2019. Per quanto concerne l’Amministrazione Comunale di Matera le uniche cose “fatte” sono state le assegnazione di poltrone con compensi che potevano essere destinati a gente che mangia grazie alle mense di alcune parrocchie e di volontari. Per il resto: ZERO.
nino silecchia
https://www.youtube.com/watch?v=LYKCOdU0A30. giusto per ricordare.
Dopo un anno, ma già da un bel pezzo, che “i nodi arrivano al pettine”. Come si pretende che un’amministrazione funzioni se questa è frutto di un “blob” di liste elettorali coalizzatesi solo per vincere le elezioni del maggio 2015. Troppi galli in un pollaio non fanno mai giorno e Matera rischia di perdere una grande occasione di sviluppo dovuto la fatto che il Materano nelle urne pensa solo al proprio parente o amico anziché al bene della propria Città.
Purtroppo non siamo in un’epoca di autonomie. Quindi sono sicuro che il processo decisionale sarà verticistico, partirà quindi dal Governo nazionale nel momento in cui deciderà di prendere in mano la questione e investirà tutti i soggetti fiduciari all’interno delle amministrazioni locali. Se a Roma vogliono, questo consiglio comunale salta domani mattina approfittando soprattutto di queste divisioni. Adduce deve avere una grande fiducia nei suoi avversari per permettersi di sposare la linea di “unità cittadina” di Buccico, non mi sembra così fattibile la cosa. Penso invece che ognuno farà valere il proprio specifico peso politico pur di prevalere. Le intese che auspica Buccico fanno parte di culture politiche e contesti storici diversi. Oggi non è l’era del cinghiale bianco ma dello squalo bianco.