Nicola Dagostino, presidente dell’associazione Difesa del Territorio Lucano in una nota invita l’assessore regionale Aldo Berlinguer a dimettersi. Di seguito le motivazioni nella nota integrale.
Dagostino, presidente asssociazione Difesa del Territorio Lucano): “Dopo due anni e mezzo di fallimenti l’assessore regionale Berlinguer si dimetta”.
L’assessore regionale Berlinguer, forse perché stimolato da qualche sindaco lucano, innamorato del suo comune dell’entroterra collinare materano, comune oramai in fase di estinzione grazie all’inutilità delle politiche regionali messe in campo, ora si accorge della destrutturazione anche delle rete Taranto-Roma che interessa le fermate di Metaponto, Ferrandina scalo e Potenza. Sono due anni e mezzo che Berlinguer prende un lauto stipendio e tutti i benefit grazie alle tasse di noi lucani.
Ci aspettavano in questo tempo almeno un risultato su tutti i fronti aperti regionali.
Sulla questione Eni-petrolio-ambiente solo sterili comunicati ad ogni fiammata nel centro Oli di Viggiano. Pure la diffida inviata all’Eni, da quello che si legge sui giornali, pare irreperibile in Regione.
Sulle infrastrutture mi indichi Berlinguer se in due anni e mezzo è stato aperto un nuovo cantiere nella provincia di Matera. Senza dimenticare che sulla Potenza-Melfi si continua a morire e la Basentana è ridotta a tratturo di montagna con cambi di corsia ogni chilometro.
Sui collegamenti ferroviari in questi due anni e mezzo si è consumata la cancellazione dell’unica tratta rimasta, la Taranto-Roma, con cui un lucano poteva, dico poteva, raggiungere Roma. Al tuo insediamento c’erano due intercity sulla tratta. Ora un unico treno. Gli hamburger industriali si fanno tritando le mucche di fine carriera. Ora Trenitalia destina alla tratta i treni di fine carriera: i ritardi sulla linea sono sempre imputabili a cause tecniche. Ma i lucani possono continuare a viaggiare con questi rischi?
Dopo due e mezzo l’assessore deve rendersi conto dell’inutilità della propria azione e fare un passo indietro. Lo deve a tutti noi lucani.
Dimenticavo la Pista Mattei. Ci porteremo i nostri figli con le macchinine elettriche.
Nicola Dagostino, presidente dell’Associazione Difesa del Territorio Lucano