Quali prospettive per Matera in vista del 2019, quando la città dei Sassi sarà la capitale europea della cultura? Di seguito le riflessioni del giornalista materano Nino Grilli, che chiama in causa “la politica obsoleta e perniciosa su Matera Capitale”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Uscire dagli obsoleti e perniciosi schemi della politica. E’ l’ancora cui appigliarsi per sperare di salvare la città di Matera e proiettarla verso più chiari e apprezzabili orizzonti. Le beghe all’interno dell’attuale maggioranza, l’inconsistenza di una blanda minoranza sta minando fortemente le speranze della futura Capitale Europea della Cultura nel 2019. In queste condizioni le rosee aspettative che sembrava aver conquistato con questo ambizioso titolo sono destinate a perire miseramente. E’ sotto gli occhi di tutti che la Città dei Sassi sta ancora vivacchiando sugli allori degli ultimi recenti anni e che solo un certo processo mediatico, non certamente promosso dall’attuale amministrazione comunale, riesce ancora a far arrivare un po’ di attenzione dei visitatori, attratti soltanto, per fortuna, dall’incomparabile visione degli antichi rioni. L’arrivo di turisti va scemando in maniera del tutto visibile, anche perché iniziative di un certo spessore sono andate gradatamente diminuendo. Alcune, in verità, sono del tutto scomparse, attenuando in tal modo quel clima di vitalità che sarebbe necessario per rappresentare una città viva e desiderosa di affermarsi proprio sul fondamentale piano culturale. Al momento è solamente la splendida visione dei Sassi, offerta in tutte le prospettive, di giorno o di notte che sia, a salvare l’immagine di questa città. Viene il sospetto, forse non del tutto infondato, che non si è in grado di intraprendere una vera attività promozionale e di evoluzione della situazione, tale da rendere sostanziosa la ghiotta opportunità che la nomina ha offerto a questa comunità. Probabilmente mancano soggetti capaci e intraprendenti che conoscano quali possano essere concrete azioni di impulso per una città, di solito indolente, che non ha mai dovuto affrontare simili circostanze. Quel che sembra del tutto evidente è che l’attuale situazione, legata alla politica locale, non appare capace a provocare una decisa svolta verso un cambiamento, epocale sì, ma assolutamente necessario. Un limite che penalizza la città e la relega ai margini di un successo, vanificando le capacità e le enormi possibilità che questa indicazione di livello europeo potrebbe garantire. Un clima del tutto sconsiderato quello rappresentato da un consesso cittadino che fatica persino a portare su quegli scranni i rappresentanti delle varie fazioni politiche delegate al governo della città. E’ il fatale campanello d’allarme di un’incapacità concreta nell’affrontare una necessaria occasione di attenzione verso i problemi della città, ancor più quando accade, in maniera specifica, tra le file dell’attuale maggioranza. Sarebbe questo, invece, il momento della compattazione e non solo tra le file della maggioranza, facendo affidamento su un doveroso e onesto senso del dovere verso la comunità materana. Bisognerebbe avere il coraggio di lasciarsi dietro le spalle i “giochini” di quella sciocca politica d’altri tempi e, rimboccandosi le classiche maniche, badare al bene comune. Il sospetto, in verità dell’inquietante situazione incombe in misura maggiore sulle ombre che gravitano all’esterno e in prossimità degli attuali rappresentanti politici locali, con la loro dannosa influenza e con la segreta speranza, forse, di impossessarsi di un ruolo d’immagine più che di una concreta benefica sostanza. Sarebbe un pericoloso ritorno agli obsoleti schemi di una vecchia, obsoleta e perniciosa politica, quella cioè che bada più agli interessi personali piuttosto che al bene della città. Occorre una vera sterzata verso idonee condotte, badando più alla soluzione dei problemi che andrebbero affrontati con criterio e anche con un po’ di umiltà, affidandosi a figure competenti e professionali che certamente sarebbero in grado di portare Matera a ricoprire dignitosamente nel 2019, oramai alle porte, il prestigioso ruolo di Capitale Europea della Cultura. Bando alle ciance, dunque!
Nino Grilli
Concordo in tutto con il pensiero di Grilli.
A conferma di quanto esprime é notizia di oggi che il prossimo G7 avrà luogo a Bari, congratulazioni ed in bocca al lupo quindi ai nostri vicini baresi che come sempre hanno la capacità di raccogliere le sfide e di rimboccarsi le maniche, a differenza di certi matusalemme che non riescono neanche a dare un senso ad un flusso turistico al quale non offriamo altro che la “solita cartolina” che farà da sfondo per un selfie da pubblicare su chissà quale social…
E avoglia a starnazzare come paperi quando Emiliano sembra voler dire “datela a noi questa opportunità che sappiamo come sfruttarla”. Tanto sbraitare e tutto è tornato nel solito torpore!
Il vecchio adagio recita: c voln l’ummn sop o fammn!