Il giornalista materano Nino Grilli commenta i risultati delle elezioni regionali che hanno decretato nuovamente la vittoria del centrosinistra. Di seguito la nota integrale.
In Basilicata sul fronte politico? Nulla di nuovo!
Un nuovo importante momento elettorale si è appena concluso in Basilicata! Il risultato più consistente è quello ottenuto da chi ha deciso di non andare a votare. Il segnale di sfiducia nei riguardi della politica è di quelli forti se oltre il 50% degli aventi diritto al voto hanno disertato le urne. Il paradosso è che questa fetta maggioritaria di elettori astenuti non avrà alcun rappresentante in seno al nuovo consesso regionale. A comporre il nuovo parlamentino saranno quindi rappresentanti della minoranza degli elettori lucani. Se togliamo da questa considerazione l’unica nota positiva, ossia la riduzione del numero dei consiglieri regionali, ai lucani non rimane che piangere del loro stesso male. Se, ancora, affidiamo le valutazioni alla logica dei numeri il panorama della politica lucana appare ancora più sconsolante. Aventi diritto al voto meno di 600mila, di cui poco più del 40%-ossia 240mila- ha espresso un voto. Se togliamo da questa percentuale le immancabili schede bianche o nulle, la quota tende immancabilmente a calare. Di questi voti ritenuti validi meno del 60%- 148mila- sono andati alla coalizione vincente di centrosinistra( 12 seggi), poco più del 20%-51mila- alla coalizione perdente di centrodestra(5 seggi), meno del 9%- 21mila- per il 5stelle(2 seggi), poco più del 5%- 12mila- per il Sel (1 seggio). Quello che manca al conteggio finale dei votanti è stato distribuito tra altri candidati che hanno ottenuto solo percentuali da prefisso telefonico. La sintesi finale che ne scaturisce è che la politica tutta in Basilicata ha perso. Il risultato finale del resto non esprime certo la volontà dei lucani in una misura quanto meno accettabile per poterla considerare come tale. Tra consensi di bandiera, di clientelismo sfacciato, di costrizione per tutelare il posto di lavoro o per semplice affido amicale, il quadro che emerge non può rappresentare la vera volontà del popolo lucano. Sarà pur vero che chi non si esprime spesso ha sempre torto, ma in questo caso nasce proprio il rifiuto di pensare che il popolo lucano non riesca ad avere un minimo sussulto per modificare una situazione politica che continua a penalizzarla oramai da più di un ventennio, partendo dal post-balena bianca al fantomatico centrosinistra. Ancor più dopo le recenti vicende che hanno visto protagonisti cosiddetti politici che, occupandosi falsamente di politica, hanno semplicemente ed anche sfacciatamente continuato a perseguire interessi personali a discapito dell’intera comunità lucana. Appare del tutto improbabile auspicare una sorta di cambiamento se alle spalle della maggioranza continuano ad aleggiare figure che seppure in maniera malcelata sembrano non gradire il nuovo(si fa per dire!) protagonismo. Scaltri personaggi che, nel contempo, in maniera pervicace, non intendono affatto mollare la presa, lesti a riprendere a dettare legge e a condizionare l’attività politica regionale, in virtù di elevate posizioni di potere politico ottenute sebbene per non si sa quali meriti. La Basilicata, intanto, continua a soffrire una penosa situazione economica e soprattutto occupazionale, con particolare riferimento a quella giovanile. Nulla da sperare sul fronte dell’opposizione, come del resto in passato. Sarà ancora una posizione di facciata, salvo condividere come è avvenuto di recente, nel condividere un destino giudiziario che ha disegnato situazioni compromettenti se non addirittura squallide, battezzate tra rimborsopoli e scontrinopoli di dubbio gusto. In Basilicata, insomma, ancora una volta nulla è cambiato! Si è semplicemente trasformato. In ambigua maniera camaleontica.
Nino Grilli
Ma perchè cambiare? Stiamo tanto bene così. Il popolo lucano è tradizionalista e saggio. Meglio essere pecora che montone. Una regione di sudditi e colma d’ignoranza, da chi non va a votare a chi spera in un aiuto.
Essere libero è impagabile, E qui lo sono in pochi.
Avevo ragione io…… L ho sempre detto che siete un popolo di poveracci e dimenticati da dio…..
Chi può se ne andasse da Matera…… Fate come me è molte altre persone che hanno abbandonato e rinnegato la terra dove hanno vissuto per anni perché non ha dato mai nulla di buono solo disagi….disoccupazione….e maleducazione……bisogna andare avanti diversamente….. In altre regioni del nord magari più sviluppate dove sicuramente si vive meglio…basta vivere così…… Siete patetici!!!!!!!!
Ora capisco perché vi chiamano terroni……non hanno tutti i torti…….
Invece dobbiamo esultare per ever eletto il potentino Pittella alla regione. Perchè ha promesso che Matera uscirà dall’isolamento infrastrutturale, il polo del salotto ritornerà ai vecchi tempi, costruirà l’aeroporto a Pisticci scalo, inonderà Matera di contributi economici e soprattutto farà diventare Matera il capoluogo di regione. W Pittella.
Spero che il tuo intervento sia una battuta spiritosa.
l’ultima frase è l’esatta imagine di chi non si è asservito ancora una volta al “potere” ; ebbene si, ci si sente impagabilmente liberi di circolare ancora per la città a testa alta ; morirete servi di gente spudorata che oltretutto non ha nessuna considerazione di voi !!!
Ma qualcuno si è posto il problema che forse l’ alternativa al centrosinistra era peggiore?
Possibile che circa 150.000 persone ne capiscono meno di questa decina che scrive su questo sito?
Sull’ astensionesmo inoltre vorrei dire che in america per le presidenziali arrivare al 42% dei votanti sarebbe un avvenimento unico.
In europa non si raggiunge quasi mai il 50-55% dei votanti quindi di che stiamo parlando, fermo restando che io sono fermamente convinto che la cosa peggiore in assoluto che si può fare è non andare a votare.
Caro Lillino campa cavallo e company non è andando via dalla nostra terra che si risolvono i problemi(forse ne arrivano tanti altri), ma esprimendo una reazione democratica, che parte da un’attiva e più attenta partecipazione .
Chi va via o dice sempre le stesse cose, equivale a coloro che con la loro assenza alle urna, ha legittimato ancora una volta lo stesso governo.
La democrazia e la vita civile è tale quando un popolo decide l’alternanza per avere la possibilità di sapere giudicare con più obiettività.
ORMAI IL POPOLO LUCANO E’ IL POPOLO CHE DA SEMPRE VOTA IL MALE DI SE STESSO.
RIPOSA IN PACE BASILICATA, A BREVE LE TUE OSSA LE METTERANNO IN UN COFANETTO, OVVERO NON ESISTERAI PIU’.ALLORA NON CI SARA’ PIU’ BISOGNO DI LAMENTARSI.
Giuseppe il momento si avvicina sempre più…… Lo si vede giorno per giorno……
La puzza di cacca e’ arrivata fin qui al nord….. Pensa un po’ tu…..
Vuoi una reazione democratica e partecipazione del cittadino??….. E’ una cosa che ti puoi scordare…. Solo a chiacchiere si può ottenere e quindi io stanco di tutte queste chiacchiere…. false democrazie e partecipazioni che ho deciso di andarmene ben felice dalla terra di origine ed è una cosa che dovresti fare anche tu…… Basta perdere tempo…. Io ne ho perso già troppo…….la democrazia e la vita civile a Matera non esiste…..cosa perdi ancora tempo????
MOTTO MATERANO…….
Meglio cento giorni da pecora che uno da leoni…..