Si è svolto questa mattina in piazza Vittorio Veneto a Matera il volantinaggio contro “la secessione dei ricchi” che alcune regioni del Nord Italia (con in testa il Veneto, seguita da Lombardia, Emilia Romagna e altre) stanno tentando e che il Governo starebbe predisponendosi a consentire approvando le norme sul “federalismo differenziato”.
Mentre era in corso il volantinaggio, la lettera aperta che viene allegata a questo comunicato stampa, è stata preliminarmente consegnata al Presidente del Senato per il tramite degli Uffici di Polizia del Commissariato di Matera (che ringraziamo).
Nella lettera, oltre che sottolineare i gravissimi rischi per la Basilicata e per tutte le regioni meridionali che verrebbero dall’approvazione dei provvedimenti annunciati si avanzano due richieste precise. La prima è la sospensione delle procedure approvative almeno fino a quando non saranno definiti i LEP (i Livelli Essenziali di Prestazione) che il Parlamento avrebbe dovuto definire da ben 17 anni, come ha più volte sottolineato la Corte Costituzionale, e che dovrebbero definire gli standard minimi garantiti a tutti i cittadini italiani in materia di servizi e diritti. La seconda è la richiesta che la materia torni alla responsabilità del Parlamento che ha il dovere di esprimersi su una vicenda tanto delicata da non poter essere lasciata alle decisioni solo dell’esecutivo.
Nella lettera aperta i due firmatari (Nicola Manfredelli e Gianni Fabbris) fanno appello alla sensibilità della Senatrice Casellati perché si faccia carico della questione e si annuncia l’intervento presso i Parlamentari eletti in Basilicata perché si esprimano.
Nella Conferenza stampa che è seguita al volantinaggio, Nicola Manfredelli, infatti, ha annunciato che nella giornata di domani (martedi 6 novembre) al termine dell’incontro in Prefettura a Potenza, verrà diffuso il messaggio rivolto ai parlamentari lucani “perché dicano cosa intendono fare, se intendono fare qualcosa, per tutelare gli interessi dei lucani che sarebbero vittime di un vero scippo e di un provvedimento truffa nei loro confronti se passasse il disegno annunciato dal Governo in carica”
“Serve una forte mobilitazione sociale e serve il pieno coinvolgimento di tutte le forze sociali, dei movimenti, delle realtà associative libere per contrastare il disegno di espropriare ancora una volta il Sud di diritti e di futuro” hanno sostenuto i diversi intervenuti in Conferenza Stampa (fra di loro rappresentanti di Associazioni, realtà sociali e movimenti politici diversi).
“Una mobilitazione tanto più urgente quanto più è chiara la necessità di scendere in campo direttamente.” Ha sostenuto Gianni Fabbris chiamando a raccolta la società civile lucana “La possibilità che le Basilicata esca dalla crisi drammatica in cui è precipitata per le responsabilità dei governi regionali e nazionali che si sono succeduti in questi ultimi decenni e che ancora tengono schiacciate le prospettive per il futuro, sta nelle nostre mani; decisivo sarà il ruolo di quella parte di società civile che quotidianamente e da tempo si impegna in autonomia e indipendenza a garantire i diritti sociali, ambientali, al lavoro e di democrazia delle nostre comunità”.
Basilicatachiama annuncia, così, che il 14 novembre a Potenza presso la Sala del Seminario si terrà l’Assemblea fondativa della Costituente dell’Alleanza Sociale per il Polo Elettorale alternativo al Centro destra, al Centro Sinistra e oltre il Movimento Cinque Stelle.
Un percorso che viene dopo mesi di incontri e iniziative, convocato da un documento/appello all’unità pubblicato in rete alla pagina www.basilicatachiama.it e che ha l’obiettivo dichiarato di aprire un percorso da chiudere entro due settimane aperto a tutti coloro che vorranno contribuire a unificare gli sforzi per l’Alternativa elettorale.
Un percorso dal basso che, dopo essersi ritrovato nel documento di intenti pubblicato in rete da Basilicatachiama, ha obiettivi chiari: entro quindici giorni dalla partenza sarà siglato in assemblea pubblica l’accordo sul programma elettorale, la composizione delle liste, la natura e il carattere dell’alleanza sociale e la persona che sarà chiamata a guidarla nella prossima competizione elettorale per le Regionali.
Un percorso plureale e diversificato, non ideologico ma fortemente di governo e di alternativa, senza primogeniture di sedicenti generali autoproclamati, chiaro e cristallino, senza strumentalismi e tatticismi, senza scorciatoie che mette al centro i contenuti: sud, ambiente, diritti, lavoro, giovani, solidarietà, futuro, alternativa al modello della consociazione e del nepotismo che ci è stato fin qui imposto.