No Scorie Trisaia: “L’illusione di trattenere i lucani con la promessa di Barrdi del gas gratis smentita dal razionamento Ue”. Di seguito la nota integrale.
Che il gas gratis – sconto sul gas del presidente Bardi fosse una misura sorpassata e di mera propaganda politica, visto il reddito energetico applicato da altre regioni italiane, lo avevamo ampiamente anticipato. Lo spreco di ulteriori opere di metanizzazione avverrà allorquando la UE proibirà le caldaie dal 2029 con l’uso dei bruciatori a gas per il riscaldamento.
Ora l’illusione propagandata dal presidente Bardi di poter trattenere qualche abitante in più in Basilicata, promettendo gas gratis, è smentita nei fatti dall’incubo del suo razionamento.
L’Unione Europea, a seguito del conflitto Russia -Ucraina ( a cui l ‘italia si è auto invitata) e per il taglio delle forniture della Russia ha deciso di razionare del 15% le forniture del gas agli stati e alle famiglie.
Il ministro Cingolani, da parte sua, invita all’ottimismo con una previsione del razionamento del 7% che riguarderà l ‘Italia.
La realtà è che l’Europa, pur non avendo concordato un prezzo comune per il gas, impone comunque il suo razionamento nella fornitura. Va considerato che questo è solo il primo anno e le quote di razionamento potrebbero salire negli anni. L’incertezza degli approvigionamenti è solo un aspetto di ciò che ci attende in termini di riduzione di consumi fossili nei prossimi anni. Senza contare che sono ripartite le centrali a carbone, con buona pace di chi vi abita vicino, con la speculazione sulla guerra che ha fatto schizzare i prezzi dei beni energetici.
Se il presidente Bardi insiste con la propaganda del gas gratis o con lo sconto del gas è palese che, ancora una volta, a guadagnarci saranno solo le compagnie energetiche, che faranno utili attraverso gli aumenti della bolletta energetica pagata anche dai lucani (vedi costi aggiuntivi), nonostante i lucani siano macro produttori di energia a danno di ambiente, salute e territorio. Al danno economico e quello ambientale, i lucani devono pretendere che il presidente Bardi punti sull’ indipendenza energetica regionale, che può essere assicurata con le fonti rinnovabili/reddito energetico/comunità energetiche alle famiglie,quindi non per soli 10 anni ma per oltre 25 fonti rinnovabili che contribuiscano anche a ridurre la Co2 e creare nuovi posti id lavoro puliti in una regione che, malgrado le promesse fatte negli ultimi decenni, continua a spopolarsi.