Nel corso del suo ultimo comizio tenuto in compagnia del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano il sindaco Salvatore Adduce aveva annunciato la disponibilità del giudice Silvana Arbia diventare il garante per la trasparenza amministrativa del Comune di Matera. Questa la dichiarazione di Adduce: “Noi facciamo proposte per la trasparenza e dopo aver fatto sottoscrivere un patto a tutti i candidati consiglieri ho proposto di nominare anche un garante per la trasparenza amministrativa. E’ un magistrato di Senise, si chiama Silvana Arbia e ha scritto un libro in cui racconta la sua esperienza internazionale relativa alle indagini per accertare i delitti del genocidio commesso in Ruanda. Lo scorso anno è stata candidata anche per il Consiglio Regionale di Basilicata con lista Tsipras. Silvana è molto incuriosita da questa proposta e ha dichiarato la sua disponibilità ad accettare questo incarico a Matera, a titolo esclusivamente gratuito”.
In mattinata attraverso un comunicato stampa è arrivata la smentita di Silvana Arbia. Di seguito il testo integrale.
Il magistrato Silvana Arbia, in merito al comizio di mercoledì sera a Matera per il turno di ballottaggio delle elezioni comunali, tenuto dal sindaco Salvatore Adduce, e relativamente alla parte in cui è stata chiamata in causa, precisa quanto segue:
“Il sindaco Salvatore Adduce mi ha contattata telefonicamente, proponendomi una collaborazione in ordine ad un possibile ruolo di garante della trasparenza amministrativa. Ho risposto che, oggi, è meglio non immaginare ruoli di quel tipo in assenza di contenuti e piattaforme precise e ben individuate.
Ho chiarito che per aggiungere qualcosa di nuovo alla politica e all’amministrazione pubblica, serva indipendenza e non solo parvenza di legalità. Ho anche riferito che sarebbe stato controproducente, in questo momento di campagna elettorale, parlare di queste cose, annunciando qualcosa che per ora non è realizzabile.
Il candidato sindaco Adduce, già all’inizio della conversazione telefonica, mi ha proposto una sorta di assessorato alla legalità, ma ho detto che non era il caso di discuterne, essendo l’assessore un componente di un’entità politica.
Abbiamo, comunque, conversato con ampia apertura di vedute, come del resto è mia abitudine, sempre e in tutte le occasioni in cui sono chiamata a dialogare. Ho sottolineato che sul possibile ruolo di garante della legalità era decisamente il caso di pensarci con calma, essendo questioni delicate che vanno costruite con attenzione, nei tempi dovuti e necessari. Ho anche evidenziato che, come magistrato, avrei dovuto considerare la proposta quando si sarebbe formulata in termini concreti per poi ottenere, se nel caso, le necessarie autorizzazioni.
Certo, come ho sempre fatto nei miei interventi pubblici, nell’interesse della Basilicata, mia terra d’origine, ho manifestato una disponibilità generale verso questa regione, ma al di fuori di schieramenti politici.
Al dialogo telefonico, è seguita una mia e-mail al sindaco in cui ho ringraziato per la fiducia accordatami e fatto presente di non poter assumere alcun impegno. Ho solo chiarito che se il sindaco Adduce avesse riferito il fatto di avermi consultata, ciò avrebbe riflesso la realtà.
Non ho riferito che andrò a Matera. Non ho parlato di un Collegio di garanti. Preciso di non aver parlato di alcun gruppo di lavoro da formare.
C’è una mia nota al sindaco che riassume quello che io ho compreso delle motivazioni che lo hanno spinto a sottopormi la proposta anzidetta (indipendenza, competenza, necessità di ricorrere a meccanismi di garanzia esterni indipendenti dall’amministrazione e dalle logiche partitiche e poltiiche).
Ho osservato che incarichi del tipo di quelli che mi sono stati proposti devono essere gratuiti al fine di rafforzarne l’indipendenza”.
Silvana Arbia
Precisazione del sindaco Adduce a seguito della nota di Silvana Arbia
“Confermo ogni parola che ha scritto stamani la dott.ssa Silvana Arbia, riportando la nostra conversazione.
Con la dott.ssa Arbia abbiamo condiviso l’opportunità di istituire la figura del garante per la trasparenza e l’anticorruzione. E sono stato felice che l’autorevole giudice internazionale abbia manifestato molta attenzione e disponibilità a prendere in considerazione la proposta che la riguardava, autorizzandomi a riferire della nostra telefonata e sottolineando, giustamente, che uno strumento istituzionale che voglia essere presidio di trasparenza e legalità deve essere assolutamente indipendente da ogni potere e non legato ad alcuna parte politica.
Queste sono le cose che in sintesi ho riferito ieri sera durante il comizio.
Ribadisco che, se sarò nuovamente sindaco, costituiremo una Autorità che vigili sulla trasparenza e la legalità. Un’Autorità del tutto indipendente, come ha detto la dottoressa Arbia, perché anche il comune sarà una delle parti controllate, come tutte le fondazioni e tutti i soggetti che l’Autorità vorrà e dovrà controllare. Occorrerà dunque definire in modo chiaro e senza alcuna ambiguità i compiti di questa Autorità, autonoma, indipendente, di altissimo profilo.
Auspico che la dott.ssa Arbia vorrà confermare la sua disponibilità quando avrà verificato la definizione giuridica della struttura, per renderla uno strumento serio e forte a tutela e garanzia sia dei cittadini che di Matera.
Parlavo ieri sera verso le 23 e i giornali hanno sintetizzato in pochi minuti e in modo estremo le mie frasi che volevano essere attente a indicare la disponibilità così come concessa dalla dott.ssa Arbia e soprattutto il mio impegno a dotare prestissimo Matera di questa nuova istituzione a presidio della legalità”.
dispiace dirlo perchè comunque è il sindaco di questa città, ma adduce si sta comportando da vanna marchi di matera 2015. e sempre da materano non schierato devo riconoscere che deruggieri ieri sera ha detto il giusto: adduce sta facendo un autogol dietro l’altro.
sicuramente matera non meritava una campagna elettorale così meschina come quella mostrata dal sindaco uscente. il sangue agli occhi che mostra in questi giorni ci fa chiedere: ma è proprio il caso che una persona con incarico pubblico si accanisca con tanta ferocia pur di non abbandonare la poltrona?
Gentile pingopallomt,
mi dispiace deluderla ma il suo camuffamento da presunto “…materano non schierato” è piuttosto maldestro, e pertanto sarebbe più opportuno se dichiarasse esplicitamente la sua preferenza per lo schieramento deruggeriano senza metafore vannamarchiane. Ne gioverebbe senza dubbio la chiarezza.
Personalmente ritengo piuttosto ipocrita il suo discorso che attribuisce alla fazione adduciana comportamenti scorretti e fame di poltrone e potere, lasciando intendere così che dalla parte deruggiana ci siano solo persone dedite al bene comune e che rifuggono qualunque interesse di potere.
La verità è che entrambe quelle parti, per come sono composte, sono piene di vecchia politica appena riverniciata dalla presenza di nuovi virgulti, molti dei quali ormai già fuori dal consiglio comunale, e che hanno fatto da peones portatori d’acqua dei vecchi volponi.
Ciò nonostante io andrò a votare, perchè il mio diritto di voto non lo regalo ne all’assenteismo intellettuale ne a quello menefreghista.
Sceglierò ragionando sulla coalizione che garantisce maggiore stabilità e prospettiva operativa, conscio che non è quello che avrei voluto. Ma nella vita spesso le cose non vanno come avremmo voluto, e purtuttavia la nostra responsabilità è viverla comunque con dignità. Mi stia bene.