Nomine commissari Sanità Lucana, Perrino e Leggieri (M5s): “Il diritto alla salute negato dal clientelismo”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
In vista dell’imminente voto politico il Presidente della Giunta Regionale, Pittella, corre a rafforzare i propri bastioni elettorali nel tentativo di frenare un’emorragia di consensi che pare, dai sondaggi, inarrestabile.
Alcune scelte della Giunta Pittella, adottate negli ultimi giorni, lo confermerebbero: in particolare, balza in evidenza quella di commissariare le Aziende Sanitarie e l’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza.
Una decisione fortemente contestata da più parti, anche dall’interno dello stesso dilaniato Partito Democratico lucano. Una decisione che appare non trovare alcun fondamento nella legge e che sembra un atto di puro arbitrio di una politica arrogante che crede di essere al di sopra di tutto e di tutti. Anche dei diritti dei cittadini, in primis quello alla salute. E’ bene ricordare infatti che, in base alla Legge regionale n. 39 del 2001, la decisione di procedere al commissariamento deve fondarsi su ragioni di carattere specifico e non può essere totalmente discrezionale, frutto di una mera convenienza di calcolo politico-elettorale.
Per questo, riteniamo che le nomine dei commissari da parte della Giunta regionale siano viziate da illegittimità in quante prive di fondamento giuridico.
Ecco le ragioni che hanno indotto i portavoce regionali del Movimento 5 Stelle lucano a presentare un’interrogazione per chiedere chiarimenti sul commissariamento della sanità lucana. In particolare, i portavoce Leggieri e Perrino, chiedono le ragioni che hanno portato al commissariamento delle due aziende sanitarie regionali e dell’Ospedale San Carlo di Potenza e se si ritiene che siano stati rispettati tutti i parametri previsti dalla Legge regionale n. 39 del 2001.
La nomina dei commissari fa seguito all’attivazione della gara del valore di 45 milioni di euro per allargare la già folta platea di precari in ambito sanitario e distribuire qualche zuccherino dal sapore clientelare in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Aspettiamo che anche su questa storia venga fatta chiarezza, anche se siamo convinti che ben poche giustificazioni convincenti potranno giungere in merito.