Idea, Monte in testa e Movimento 5 Stelle in una nota annunciano che l’Amministrazione Comunale di Montascaglioso ha deciso di non far realizzare il forno crematorio nel cimitero comunale. Di seguito la nota integrale.
Oltre il danno il beffa. La vicenda del forno crematorio a Montescaglioso dimostra la considerazione del sindaco zito e la sua giunta nei confronti dei cittadini che amministrano.
Leggendo la deliberazione n. 61 del 18/09/2019 con la quale la giunta Zito revoca la proposta dell’1/04/2019 per la realizzazione di un forno crematorio a Montescaglioso, ci si chiede se l’amministrazione comunale nelle comunicazioni voglia deridere i cittadini montesi o voglia “diabolicamente” distorcere, senza ritegno, la realtà.
Non solo ai cittadini montesi è arrivato tra capo e collo un forno crematorio, notizia piombata in piena estate dopo che l’opposizione ha preso atto che la proposta preliminare del 1° Aprile si era trasformata in una aggiudicazione di gara del 2 agosto, senza passare dal Consiglio Comunale, ma gli stessi cittadini sono stati trattati come degli “sprovveduti che hanno avuto una reazione esagerata” e che “hanno pregiudizi e preconcetti”! Non ci dilungheremo nel ricordare i passaggi di questa procedura che i montesi conoscono a memoria. Al di là di quello che viene affermato maldestramente nella delibera di revoca, ribadiamo che se davvero il comportamento della giunta Zito fosse stato leale e corretto, avrebbe visto prima dell’accettazione della proposta il coinvolgimento attivo della cittadinanza. Era prima di accettare la proposta, Signor Sindaco, che la popolazione andava interpellata; prima di accettare la proposta, questa andava portata in Consiglio Comunale per discutere “istituzionalmente” se davvero il progetto fosse di pubblica utilità.
L’amministrazione si è guardata bene dal dare notizia di un progetto, proposto e gestito da privati, che secondo la giunta Zito era indispensabile per la nostra città, e il 2 agosto nelle segrete stanze della nostra Casa Comunale veniva aggiudicata una gara , la cui commissione aggiudicatrice era composta da un perito agrario che svolgeva le funzioni di RUP (Responsabile Unico del Procedimento), e che non aveva neanche le caratteristiche tecniche, secondo le norme sugli appalti pubblici, per svolgere tale ruolo, e un dottore commercialista!
Cari concittadini, la proposta di realizzazione di un forno crematorio a Montescaglioso è stata approvata dalla Giunta su una relazione illustrativa che era un semplice copia e incolla, con lacune di ogni tipo, con una descrizione geomorfologica del territorio che non era quella di Montescaglioso ma di Matera; una relazione corredata da rilievi e disegni illustrativi della città di Matera; una relazione che presentava una descrizione della morfologia del territorio di Matera e che non contemplava assolutamente il rischio idrogeologico a cui l’area del cimitero di Montescaglioso è sottoposta. Ricordiamo che l’area del cimitero oltre ad essere a pochi metri dal centro abitato è a pochi metri dalla frana, la zona R4.
E sarebbe questa la lealtà nei confronti dei cittadini?
In questa scellerata proposta di realizzazione del forno crematorio non solo sono state calpestate le più elementari forme di democrazia come la trasparenza (cavallo di battaglia della campagna elettorale di Zito), la condivisione, il rispetto delle regole , ma nella delibera 61 di revoca la giunta Zito sbeffeggia i cittadini che vengono considerati “non emancipati né culturalmente, né socialmente, né laicamente”.
Un forno crematorio, Sindaco, non è sinonimo di civiltà!
La civiltà, vorremmo ricordarlo al Sindaco e alla sua giunta, è ben altro! Civiltà è amministrare una comunità con senso di responsabilità: affermare che un forno crematorio non inquina invitando all’incontro del 13 settembre invece che degli esperti specializzati in effetti sulla salute da potenziale inquinamento ambientale, gli stessi signori che avrebbero realizzato il forno crematorio, non è dimostrare di avere a cuore la salute dei cittadini e non è essere leali. Amministrare una comunità significa essere equi senza creare favoritismi per alcune attività che da anni non versano canoni di affitto per locali di proprietà del Comune; cosa questa ancora più necessaria nel momento in cui Montescaglioso è stata mandata in dissesto finanziario. Amministrare significa essere attenti e garanti del benessere e della salute dei cittadini.
Civiltà è condividere con i cittadini le scelte importanti che determinano il futuro della nostra città, non l’imposizione di dannose e inutili iniziative portate avanti con metodi impositivi verso la comunità stessa.
Ancora a proposito di civiltà, Sindaco, ricordiamo a Lei e alla sua giunta, che, indipendentemente dalle scelte personali in fatto di cremazione o seppellimento, è stato proprio quando l’uomo nella sua lunga storia, ha cominciato a seppellire i suoi morti, a ricoprirli di terra rossa nell’illusione che il sangue continuasse ad irrorare il corpo, e a mettere i fiori sulla tomba, 40.000 anni fa, che è iniziata la civiltà. Il seppellimento dei morti da millenni è sinonimo di civiltà. L’incinerazione, per essere precisi storicamente, risale alle età primitive dell’uomo.
Parliamo quindi, di scelte personali e ingiudicabili ma non di civiltà; queste personali scelte non possono essere parametri di giudizio. Indipendentemente però dalle preferenze in fatto di cremazione o seppellimento un dato è oggettivo, incontrovertibile e ampiamente dimostrato dagli studi scientifici: un forno crematorio è un inceneritore e inquina.
I cittadini montesi non hanno avuto una paura spropositata come si legge nella vostra delibera di giunta, non hanno avuto pregiudizi e preconcetti, anzi si sono coscienziosamente informati, hanno capito che il forno crematorio era la fine di Montescaglioso dal punto di vista ambientale, culturale, economico, storico, sociale; hanno dimostrato, con un forte senso di appartenenza ad una comunità, che il futuro della loro città e dei loro figli non poteva essere svenduto per 30 denari (30.000 euro).